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Patrizia Pieroni
presentazione della collezione Autunno/Inverno 2007 – 2008
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“IL SENTIMENTO DEL TEMPO”
“Quoi? l’èternitè...” ...”L’eternità è il mare svanito con il sole”, diceva Arthur Rimbaud. Mentre Proust ambientava la sua “Ricerca del tempo perduto” in una atmosfera crepuscolare di sospensione del tempo. Tra passato e futuro.
Come i manichini che interpretano la collezione autunno-inverno 2007/2008 di Patrizia Pieroni.
Seduti, in piedi o in movimento, danno l’impressione di aspettare qualcuno o qualcosa. Qualcuno o qualcosa che reinventi il passato, illumini il presente, orienti lo sguardo al futuro. Perciò gli abiti che indossano rappresentano tutte le sfumature del sentimento del tempo: attesa, speranza, memoria, rimpianto, nostalgia...
Le linee citano ecletticamente epoche e stili: silhouette, drappeggi e tagli anni Venti, i volumi “New Look” degli anni Cinquanta, la provocazione degli anni Sessanta dei Beatles e della Pop Art, “cappotti felpa” contemporanei per inverni sempre più miti. Gli accessori (borse, gioielli-scultura) sia pure realizzati con materiali innovativi e di riciclo o con elementi che ricordano il tempo: lancette, quadranti di orologi usati in modo disordinato quasi ad indicare un tempo che si è perso, quasi disciolto. Si chiamano “ricordi”. Come le borse a forma di vecchi bauli o antichi borsellini giganti.
La tavolozza spazia dal grigio piombo al rame ossidato, dal verde muschio ai rossi (lacca, rubino, ma anche lilla e viola). E il vestito, bianco “da sposa” si intitola: “eterno?”. Con la lettera minuscola e il punto interrogativo. Perchè viviamo nel presente e nelle domande senza risposta.
I tessuti usati sono lane metalliche gualcite, tweed invecchiati, felpe double in lana e filo di seta, taffettà con filo di ferro nella trama che lo rende scultoreo, broccati ricamati con filo di rame, riesumazione della vigogna come simbolo dell’intramontabile.
“Quoi? l’èternitè...” ...”L’eternità è il mare svanito con il sole”, diceva Arthur Rimbaud. Mentre Proust ambientava la sua “Ricerca del tempo perduto” in una atmosfera crepuscolare di sospensione del tempo. Tra passato e futuro.
Come i manichini che interpretano la collezione autunno-inverno 2007/2008 di Patrizia Pieroni.
Seduti, in piedi o in movimento, danno l’impressione di aspettare qualcuno o qualcosa. Qualcuno o qualcosa che reinventi il passato, illumini il presente, orienti lo sguardo al futuro. Perciò gli abiti che indossano rappresentano tutte le sfumature del sentimento del tempo: attesa, speranza, memoria, rimpianto, nostalgia...
Le linee citano ecletticamente epoche e stili: silhouette, drappeggi e tagli anni Venti, i volumi “New Look” degli anni Cinquanta, la provocazione degli anni Sessanta dei Beatles e della Pop Art, “cappotti felpa” contemporanei per inverni sempre più miti. Gli accessori (borse, gioielli-scultura) sia pure realizzati con materiali innovativi e di riciclo o con elementi che ricordano il tempo: lancette, quadranti di orologi usati in modo disordinato quasi ad indicare un tempo che si è perso, quasi disciolto. Si chiamano “ricordi”. Come le borse a forma di vecchi bauli o antichi borsellini giganti.
La tavolozza spazia dal grigio piombo al rame ossidato, dal verde muschio ai rossi (lacca, rubino, ma anche lilla e viola). E il vestito, bianco “da sposa” si intitola: “eterno?”. Con la lettera minuscola e il punto interrogativo. Perchè viviamo nel presente e nelle domande senza risposta.
I tessuti usati sono lane metalliche gualcite, tweed invecchiati, felpe double in lana e filo di seta, taffettà con filo di ferro nella trama che lo rende scultoreo, broccati ricamati con filo di rame, riesumazione della vigogna come simbolo dell’intramontabile.
11
luglio 2007
Patrizia Pieroni
11 luglio 2007
presentazione
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
MAXXI – MUSEO DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
Roma, Via Guido Reni, 4a, (Roma)
Roma, Via Guido Reni, 4a, (Roma)
Vernissage
11 Luglio 2007, ore 11
Autore




