TUFANOSTUDIO25 apre il suo spazio a giovani artisti provenienti da scuole d’arte italiane con un’iniziativa - che rientra nel più ampio progetto di CREARE LASCIANDO CREARE - nata in collaborazione con MUSEO TEO e il sostegno della rivista NEXT EXIT. Lo spirito di WORKINPROGRESS aderisce pienamente alla più ampia attività di TUFANOSTUDIO25 uno spazio anziché una galleria, un luogo in cui l’arte è presentata nel suo essere creazione, un luogo in cui accadono avvenimenti, un luogo in cui scorre un Fluxus che per sua natura è opera performativa che ha vita nel fluire del tempo.


Percorsi misurabili

progetto di Andrea Carini e Sabina Sala, a cura di Simona Castagna

Lunedì 19 giugno 2006 dalle ore 18.00 alle 21.00 presso TUFANOSTUDIO25 s'inaugura la mostra "Percorsi misurabili", che ospita, all'interno del ciclo d'interventi di WORKINGPROGRESS, i progetti degli artisti Andrea Carini e Sabina Sala.

Il lavoro di Andrea Carini si confronta con lo spazio, ne analizza e registra l'esterno e l'interno dello Studio, ne evidenzia la processualità operativa. Due lastre metalliche registrano la rielaborazione di un percorso spaziale, indagato e fotografato, dall'artista. Le immagini fotografiche e le elaborazioni grafiche documentano gli spazi. Nella sala/studio Carini interviene sulla lastra metallica, in cui è riprodotto un dipinto lievemente accennato e definito dalla presenza di segni e bagliori luminosi, costituiti da chiodi, che delineano l'incontro con una forma spaziale sferica. La linea e il punto invadono il supporto per farsi misurazione.

Cenere setacciata e finissima, riposta in vaschette sulla soglia d'entrata, invita il visitatore a lasciare accenni d'impronte, che si fissano sul grande tessuto nero con cui Sabina Sala allestisce lo spazio.

Un workinprogress che è registrazione di orme e ombre proiettate sulla parete, da un faro posto alle spalle del visitatore. Una telecamera riprende i diversi passaggi che diventano memoria di apparizioni, ricordo di possibili percorsi.

Durante il secondo incontro di lunedì 26 giugno l'artista proietta, nella sala/studio, il video delle ombre registrate dalla telecamera, mentre, al centro del grande tessuto nero, è posta l'installazione dal titolo "Il gioco del mondo", costituita da un foglio di catrame ricoperto di sabbia su cui è stato tracciato il gioco del mondo. Sopra al tracciato appare l'ombra di un possibile giocatore. Accanto, poste su di una teca di vetro, vi sono i calchi in cemento di alcune scarpe spaiate.

Simona Castagna