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Photofestival 2020
Dopo il tempo “sospeso” di questi mesi di emergenza, Photofestival, la rassegna milanese di fotografia, si prepara a fare tornare a vivere a tutti la cultura dell’immagine. 140 le mostre previste, con un palinsesto diffuso in città, nell’hinterland e in alcune province lombarde.
Comunicato stampa
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140 mostre fotografiche in oltre due mesi di programmazione con un palinsesto diffuso che abbraccia l’intera Città Metropolitana di Milano e coinvolge diverse località della Lombardia: è Photofestival, la più importante e ricca rassegna milanese di fotografia d’autore che giunge alla quindicesima edizione con rinnovato entusiasmo.
Dopo l’inevitabile slittamento dal tradizionale periodo primaverile all’autunno a causa dell’emergenza sanitaria, la manifestazione, che ora è in programma dal 7 settembre al 15 novembre 2020, assume un significato particolare e si pone come un’occasione di ripartenza per la città di Milano e la sua linfa vitale culturale.
“L'edizione 2020 di Photofestival è particolarmente importante perché, dopo l'emergenza Covid, rimette in moto la Grande Milano degli eventi diffusi sul territorio. - dichiara Carlo Sangalli, Presidente Confcommercio - É una manifestazione pensata per la componente professionale della fotografia ma coinvolge i due macro-settori strategici, turismo e cultura, che sono stati tra quelli più penalizzati dal lockdown. Settori che vanno sostenuti con forza e continuità perché sono vitali per la ripresa economica del nostro Paese.”
Il titolo dell’edizione 2020 - “Scenari, orizzonti, sfide. Il mondo che cambia.” - è imprevedibilmente il grande tema di questo momento storico unico, che ha lasciato un segno indelebile nelle nostre vite, modificando approcci e percezioni.
Nonostante le molte difficoltà legate a questo periodo complesso e critico, l’organizzazione di Photofestival, sotto la direzione artistica di Roberto Mutti, ha saputo dare forma a una rassegna all’altezza delle aspettative, grazie al prezioso lavoro svolto con gli operatori culturali, i galleristi, i musei, gli autori che hanno creduto nel progetto, arricchendo il palinsesto dal punto di vista numerico e qualitativo.
Il programma della manifestazione spazia come sempre tra personali e collettive di autori di fama internazionale, fotografi professionisti e talenti emergenti, proponendo generi molto vari: dal ritratto allo still-life, dallo sport alla natura, dalla ricerca alla fotografia di viaggio.
Da segnalare due importanti collettive:
“Sguardi a fior di Pelle”, dal 5 al 25 ottobre al Centro Culturale di Milano, realizzata in collaborazione con l’azienda farmaceutica Giuliani, raccoglie un panorama di importanti autori italiani e internazionali che si sono misurati dalla seconda metà dell’Ottocento a oggi con i più diversi generi fotografici, raccontando in parallelo la capacità di ogni sistema produttivo di trasformarsi. Tra gli autori in mostra: Giorgio Sommer, Luigi Chierichetti, Josef Sudek, Gianni Berengo Gardin, Roberto Polillo, Mario Giacomelli, Luigi Ghirri, Franco Fontana, Nino Migliori.
“Il rigore dello sguardo” dall’1 al 15 ottobre a Palazzo Castiglioni, reduce da un’esposizione a Parigi, raccoglie opere dell’archivio della Fondazione 3M realizzate in epoche diverse da autori famosi (Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Ferruccio Leiss, Gianni Borghesan, Piergiorgio Branzi, Franco Fontana, Federico Vender, Elio Luxardo) e da altri più giovani.
Consistente il contributo femminile al programma di questa edizione, che vede la presenza di 41 mostre personali di fotografe, 21 mostre collettive che coinvolgono circa 70 autrici, e 18 curatici.
I luoghi espositivi di Photofestival spaziano come sempre dagli ambiti ufficiali di gallerie d’arte, musei, biblioteche e sedi municipali, a spazi non istituzionali come negozi e show-room, per ampliare il numero dei fruitori. Cuore pulsante del circuito si conferma ancora una volta Palazzo Castiglioni sede di Confcommercio Milano, manifesto artistico dell’Art Nouveau, denominato il “Palazzo della Fotografia” di Photofestival, che ospita alcune delle esposizioni più interessanti in programma.
Da rilevare l’ulteriore diffusione del progetto che dal territorio metropolitano milanese si amplia sino a includere le province lombarde di Lecco, Monza, Pavia e Varese.
Accanto alle mostre, è previsto un programma di eventi e attività di coinvolgimento con incontri, presentazioni, letture portfolio e workshop pensati per parlare alle nuove generazioni, oltre che agli appassionati di fotografia. (v. programma eventi)
Confermato il catalogo cartaceo della manifestazione che, distribuito gratuitamente in tutti gli spazi espositivi del circuito e in alcuni luoghi turistici e culturali di Milano, rappresenta uno strumento importante per la diffusione della cultura fotografica.
Novità assoluta di questa quindicesima edizione è la mappa dei luoghi di Photofestival, per orientarsi facilmente in città alla ricerca delle mostre. La guida è consultabile nelle pagine finali del catalogo, suddivisa per aree, ed è disponibile in versione web dal sito milanophotofestival.it : un nuovo servizio per favorire la fruizione dei contenuti, agevolando i percorsi e programmando gli itinerari fotografici.
Altra novità introdotta in questa edizione è il Premio “Le immagini rilegate” per il miglior libro fotografico dell’anno, cui Photofestival ha deciso di dare vita per mettere a confronto le diverse realtà di questo prodotto editoriale. Il vincitore sarà proclamato da un’apposita giuria in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata.
“Tagliare il traguardo di quindici edizioni è senza dubbio per noi motivo di orgoglio ma anche occasione di qualche importante considerazione - dichiara Roberto Mutti, Direttore Artistico di Photofestival -. Perché, se questo risultato è il frutto del tanto lavoro che il nostro gruppo ha svolto con grande determinazione, è anche vero che lo abbiamo fatto sulla spinta degli sponsor che ci hanno sostenuto, degli inserzionisti e delle aziende non solo fotografiche che ci sono state vicine, delle associazioni che ci hanno aiutato, delle gallerie, dei tanti e diversi operatori, delle fotografe e dei fotografi che ci hanno fatto sentire la loro voglia di essere con noi. E tutto ciò, in un anno difficilissimo come questo, ha un significato particolare perché conferma la correttezza della nostra politica culturale da sempre inclusiva e attenta a proporre progetti di qualità anche nelle zone periferiche e pazienza se alcuni, pochi invero, ci riservano un aristocratico distacco. A questi rispondiamo non solo con la forza dei numeri perché 140 mostre sono comunque un risultato importante ma anche con l’ampliamento del nostro progetto a città come Monza e Lecco e Pavia. Nonostante tutto quanto è successo in questo tragico 2020, abbiamo ribadito i nostri punti fermi come la proposta del catalogo cartaceo stavolta arricchito dalle mappe cittadine per meglio programmare le visite, l’idea di inserire ad ogni edizione qualcosa di nuovo (quest’anno il premio al miglior libro fotografico), la ricchezza di un programma che include anche incontri, workshop, letture portfoli e, non da ultimo, la disponibilità ad accogliere nuovi talenti da affiancare agli autori già affermati.
Ora come sempre il giudizio passa a quelli che non ci piace definire con il termine passivo di utenti ma preferiamo chiamare appassionati perché lo sono. Saranno le loro reazioni, i loro consigli, le loro critiche a guidarci ancora una volta in una strada non semplice perché talvolta ci piace non assecondare il gusto comune ma avventurarci in proposte più audaci”.
“Nei momenti e nelle situazioni più difficili della nostra storia la fotografia, o meglio, le storie per immagini raccontate dai fotografi hanno svolto un ruolo centrale per documentare, sensibilizzare e stimolare la rinascita - afferma Marco Di Lernia, Presidente di AIF - Associazione Italiana Foto & Digital Imaging -. Questa 15ª edizione di Photofestival, fortemente voluta dai sui organizzatori, è un appuntamento ancor più significativo in un 2020 segnato dall’emergenza: rappresenta, per la città di Milano, un’occasione di ripartenza che AIF è orgogliosa di poter condividere. Tengo a sottolineare che grande merito va riconosciuto alle aziende di AIF che hanno sostenuto il progetto di quest’anno nonostante le criticità che hanno dovuto e che stanno ancora affrontando, dovendo operare delle scelte in relazione alle risorse e agli investimenti in un 2020 così imprevedibile.
Fra le diverse attività sostenute dall’associazione Photofestival è indubbiamente un punto cardine: il nostro obiettivo è infatti quello di promuovere la cultura dell’immagine e dare vita a nuove riflessioni sulla fotografia e sul suo ruolo, culturale, ma anche comunicativo, sempre più importante nella nostra società e in un mondo che cambia. Anche nel periodo più drammatico dell’anno, durante il lockdown, abbiamo constatato come gli appassionati di fotografia siano stati molto attivi in rete presentandosi puntualmente alle tantissime iniziative e agli eventi in tema che sono stati organizzati dai vari operatori del settore, sono quindi convinto che Photofestival 2020 sarà un grande successo come e forse più di quanto avvenuto nelle precedenti edizioni”.
“Un’iniziativa che travalica il classico campo di gioco di un’azienda Farmaceutica - sottolinea Fabio Rinaldi, Head R&D Giuliani Spa -. Esserci per Giuliani durante un’iniziativa così importante come Photofestival significa ripartire dal territorio che ci ospita, Milano, duramente colpita dall’emergenza sanitaria ma andando a toccare corde che invitino i presenti a fermarsi e guardare. Come responsabili di R&D sappiamo come il tempo abbia un’importanza strategica per ogni ricerca che svolgiamo, spesso ci corre contro, per una volta invece vogliamo metterlo in pausa, e se possibile lasciarci trasportare indietro attraverso il percorso offerto dalla collettiva”.
Simona Colombo, group marketing communications director Gruppo Cimbali, dichiara: “È con grande emozione che riapriamo le porte del nostro Flagship FAEMA di Via Forcella, con un estratto del progetto fotografico “Changing world: the women of coffee-portraits from Masaka”, ideato da Francesco Sanapo con Flavio e Frank, che ritrae le donne della città di Masaka, in Uganda, dove sono state avviate iniziative per promuovere la parità di genere nelle famiglie di coltivatori di caf fè. Uno sguardo autentico che, attraverso il caffè, assicura dignità e prospettive di vita alle donne del posto. È nella forza delle immagini fotografiche che le storie prendono vita e migrano, al di là dei confini che mai come oggi, fanno sentire il proprio limite”.
Promosso e organizzato da AIF - Associazione Italiana Foto & Digital Imaging, Photofestival è realizzato in collaborazione con Confcommercio Milano ed è patrocinato da Comune di Milano e Regione Lombardia. L’edizione 2020 del festival, supportata dalle singole Aziende associate ad AIF, si avvale del sostegno di Fondazione Cariplo e degli Sponsor Giuliani, azienda farmaceutica impegnata nella ricerca di soluzioni innovative per la salute e il benessere delle persone, e Gruppo Cimbali, leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine professionali per caffè.
Dopo l’inevitabile slittamento dal tradizionale periodo primaverile all’autunno a causa dell’emergenza sanitaria, la manifestazione, che ora è in programma dal 7 settembre al 15 novembre 2020, assume un significato particolare e si pone come un’occasione di ripartenza per la città di Milano e la sua linfa vitale culturale.
“L'edizione 2020 di Photofestival è particolarmente importante perché, dopo l'emergenza Covid, rimette in moto la Grande Milano degli eventi diffusi sul territorio. - dichiara Carlo Sangalli, Presidente Confcommercio - É una manifestazione pensata per la componente professionale della fotografia ma coinvolge i due macro-settori strategici, turismo e cultura, che sono stati tra quelli più penalizzati dal lockdown. Settori che vanno sostenuti con forza e continuità perché sono vitali per la ripresa economica del nostro Paese.”
Il titolo dell’edizione 2020 - “Scenari, orizzonti, sfide. Il mondo che cambia.” - è imprevedibilmente il grande tema di questo momento storico unico, che ha lasciato un segno indelebile nelle nostre vite, modificando approcci e percezioni.
Nonostante le molte difficoltà legate a questo periodo complesso e critico, l’organizzazione di Photofestival, sotto la direzione artistica di Roberto Mutti, ha saputo dare forma a una rassegna all’altezza delle aspettative, grazie al prezioso lavoro svolto con gli operatori culturali, i galleristi, i musei, gli autori che hanno creduto nel progetto, arricchendo il palinsesto dal punto di vista numerico e qualitativo.
Il programma della manifestazione spazia come sempre tra personali e collettive di autori di fama internazionale, fotografi professionisti e talenti emergenti, proponendo generi molto vari: dal ritratto allo still-life, dallo sport alla natura, dalla ricerca alla fotografia di viaggio.
Da segnalare due importanti collettive:
“Sguardi a fior di Pelle”, dal 5 al 25 ottobre al Centro Culturale di Milano, realizzata in collaborazione con l’azienda farmaceutica Giuliani, raccoglie un panorama di importanti autori italiani e internazionali che si sono misurati dalla seconda metà dell’Ottocento a oggi con i più diversi generi fotografici, raccontando in parallelo la capacità di ogni sistema produttivo di trasformarsi. Tra gli autori in mostra: Giorgio Sommer, Luigi Chierichetti, Josef Sudek, Gianni Berengo Gardin, Roberto Polillo, Mario Giacomelli, Luigi Ghirri, Franco Fontana, Nino Migliori.
“Il rigore dello sguardo” dall’1 al 15 ottobre a Palazzo Castiglioni, reduce da un’esposizione a Parigi, raccoglie opere dell’archivio della Fondazione 3M realizzate in epoche diverse da autori famosi (Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Ferruccio Leiss, Gianni Borghesan, Piergiorgio Branzi, Franco Fontana, Federico Vender, Elio Luxardo) e da altri più giovani.
Consistente il contributo femminile al programma di questa edizione, che vede la presenza di 41 mostre personali di fotografe, 21 mostre collettive che coinvolgono circa 70 autrici, e 18 curatici.
I luoghi espositivi di Photofestival spaziano come sempre dagli ambiti ufficiali di gallerie d’arte, musei, biblioteche e sedi municipali, a spazi non istituzionali come negozi e show-room, per ampliare il numero dei fruitori. Cuore pulsante del circuito si conferma ancora una volta Palazzo Castiglioni sede di Confcommercio Milano, manifesto artistico dell’Art Nouveau, denominato il “Palazzo della Fotografia” di Photofestival, che ospita alcune delle esposizioni più interessanti in programma.
Da rilevare l’ulteriore diffusione del progetto che dal territorio metropolitano milanese si amplia sino a includere le province lombarde di Lecco, Monza, Pavia e Varese.
Accanto alle mostre, è previsto un programma di eventi e attività di coinvolgimento con incontri, presentazioni, letture portfolio e workshop pensati per parlare alle nuove generazioni, oltre che agli appassionati di fotografia. (v. programma eventi)
Confermato il catalogo cartaceo della manifestazione che, distribuito gratuitamente in tutti gli spazi espositivi del circuito e in alcuni luoghi turistici e culturali di Milano, rappresenta uno strumento importante per la diffusione della cultura fotografica.
Novità assoluta di questa quindicesima edizione è la mappa dei luoghi di Photofestival, per orientarsi facilmente in città alla ricerca delle mostre. La guida è consultabile nelle pagine finali del catalogo, suddivisa per aree, ed è disponibile in versione web dal sito milanophotofestival.it : un nuovo servizio per favorire la fruizione dei contenuti, agevolando i percorsi e programmando gli itinerari fotografici.
Altra novità introdotta in questa edizione è il Premio “Le immagini rilegate” per il miglior libro fotografico dell’anno, cui Photofestival ha deciso di dare vita per mettere a confronto le diverse realtà di questo prodotto editoriale. Il vincitore sarà proclamato da un’apposita giuria in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata.
“Tagliare il traguardo di quindici edizioni è senza dubbio per noi motivo di orgoglio ma anche occasione di qualche importante considerazione - dichiara Roberto Mutti, Direttore Artistico di Photofestival -. Perché, se questo risultato è il frutto del tanto lavoro che il nostro gruppo ha svolto con grande determinazione, è anche vero che lo abbiamo fatto sulla spinta degli sponsor che ci hanno sostenuto, degli inserzionisti e delle aziende non solo fotografiche che ci sono state vicine, delle associazioni che ci hanno aiutato, delle gallerie, dei tanti e diversi operatori, delle fotografe e dei fotografi che ci hanno fatto sentire la loro voglia di essere con noi. E tutto ciò, in un anno difficilissimo come questo, ha un significato particolare perché conferma la correttezza della nostra politica culturale da sempre inclusiva e attenta a proporre progetti di qualità anche nelle zone periferiche e pazienza se alcuni, pochi invero, ci riservano un aristocratico distacco. A questi rispondiamo non solo con la forza dei numeri perché 140 mostre sono comunque un risultato importante ma anche con l’ampliamento del nostro progetto a città come Monza e Lecco e Pavia. Nonostante tutto quanto è successo in questo tragico 2020, abbiamo ribadito i nostri punti fermi come la proposta del catalogo cartaceo stavolta arricchito dalle mappe cittadine per meglio programmare le visite, l’idea di inserire ad ogni edizione qualcosa di nuovo (quest’anno il premio al miglior libro fotografico), la ricchezza di un programma che include anche incontri, workshop, letture portfoli e, non da ultimo, la disponibilità ad accogliere nuovi talenti da affiancare agli autori già affermati.
Ora come sempre il giudizio passa a quelli che non ci piace definire con il termine passivo di utenti ma preferiamo chiamare appassionati perché lo sono. Saranno le loro reazioni, i loro consigli, le loro critiche a guidarci ancora una volta in una strada non semplice perché talvolta ci piace non assecondare il gusto comune ma avventurarci in proposte più audaci”.
“Nei momenti e nelle situazioni più difficili della nostra storia la fotografia, o meglio, le storie per immagini raccontate dai fotografi hanno svolto un ruolo centrale per documentare, sensibilizzare e stimolare la rinascita - afferma Marco Di Lernia, Presidente di AIF - Associazione Italiana Foto & Digital Imaging -. Questa 15ª edizione di Photofestival, fortemente voluta dai sui organizzatori, è un appuntamento ancor più significativo in un 2020 segnato dall’emergenza: rappresenta, per la città di Milano, un’occasione di ripartenza che AIF è orgogliosa di poter condividere. Tengo a sottolineare che grande merito va riconosciuto alle aziende di AIF che hanno sostenuto il progetto di quest’anno nonostante le criticità che hanno dovuto e che stanno ancora affrontando, dovendo operare delle scelte in relazione alle risorse e agli investimenti in un 2020 così imprevedibile.
Fra le diverse attività sostenute dall’associazione Photofestival è indubbiamente un punto cardine: il nostro obiettivo è infatti quello di promuovere la cultura dell’immagine e dare vita a nuove riflessioni sulla fotografia e sul suo ruolo, culturale, ma anche comunicativo, sempre più importante nella nostra società e in un mondo che cambia. Anche nel periodo più drammatico dell’anno, durante il lockdown, abbiamo constatato come gli appassionati di fotografia siano stati molto attivi in rete presentandosi puntualmente alle tantissime iniziative e agli eventi in tema che sono stati organizzati dai vari operatori del settore, sono quindi convinto che Photofestival 2020 sarà un grande successo come e forse più di quanto avvenuto nelle precedenti edizioni”.
“Un’iniziativa che travalica il classico campo di gioco di un’azienda Farmaceutica - sottolinea Fabio Rinaldi, Head R&D Giuliani Spa -. Esserci per Giuliani durante un’iniziativa così importante come Photofestival significa ripartire dal territorio che ci ospita, Milano, duramente colpita dall’emergenza sanitaria ma andando a toccare corde che invitino i presenti a fermarsi e guardare. Come responsabili di R&D sappiamo come il tempo abbia un’importanza strategica per ogni ricerca che svolgiamo, spesso ci corre contro, per una volta invece vogliamo metterlo in pausa, e se possibile lasciarci trasportare indietro attraverso il percorso offerto dalla collettiva”.
Simona Colombo, group marketing communications director Gruppo Cimbali, dichiara: “È con grande emozione che riapriamo le porte del nostro Flagship FAEMA di Via Forcella, con un estratto del progetto fotografico “Changing world: the women of coffee-portraits from Masaka”, ideato da Francesco Sanapo con Flavio e Frank, che ritrae le donne della città di Masaka, in Uganda, dove sono state avviate iniziative per promuovere la parità di genere nelle famiglie di coltivatori di caf fè. Uno sguardo autentico che, attraverso il caffè, assicura dignità e prospettive di vita alle donne del posto. È nella forza delle immagini fotografiche che le storie prendono vita e migrano, al di là dei confini che mai come oggi, fanno sentire il proprio limite”.
Promosso e organizzato da AIF - Associazione Italiana Foto & Digital Imaging, Photofestival è realizzato in collaborazione con Confcommercio Milano ed è patrocinato da Comune di Milano e Regione Lombardia. L’edizione 2020 del festival, supportata dalle singole Aziende associate ad AIF, si avvale del sostegno di Fondazione Cariplo e degli Sponsor Giuliani, azienda farmaceutica impegnata nella ricerca di soluzioni innovative per la salute e il benessere delle persone, e Gruppo Cimbali, leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine professionali per caffè.
07
settembre 2020
Photofestival 2020
Dal 07 settembre al 15 novembre 2020
fotografia
Location
SEDI VARIE – Milano
Milano, (Milano)
Milano, (Milano)
Sito web
www.milanophotofestival.it