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Pier Toffoletti – Reperti
Tra spirito e sensualità nel segno del linguaggio del corpo: gli spazi della Galleria Errepi Arte di Mantova si aprono all’arte di Pier Toffoletti. L’artista udinese, espone un ciclo di opere intense in una personale intitolata “Reperti” che sarà inaugurata domenica 1° aprile alle ore 17,30.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Galleria Errepi Arte – Mantova
Domenica 1° aprile 2012 ore 17.30
“Pier Toffoletti. Reperti”
Tra spirito e sensualità nel segno del linguaggio del corpo: gli spazi della Galleria Errepi Arte di Mantova si aprono all’arte di Pier Toffoletti. L’artista udinese, classe 1957, espone un ciclo di opere intense in una personale intitolata “Reperti” che sarà inaugurata domenica 1° aprile alle ore 17.30 e che proseguirà sino al 29 aprile. Come osserva Paola Artoni, alla quale è affidata la presentazione in occasione del vernissage, la pittura di Toffoletti: “recupera il significato sacro del corpo umano, in primis di quello femminile. Inghiottito dalla voracità delle immagini dei mass media il corpo rischia di perdere la sua irrinunciabile vocazione all’autentica espressione. Non è un caso che un messaggio così profondo arrivi da un artista che ha praticato le discipline orientali, che ha messo il proprio corpo a contatto con le profondità marine come subacqueo, che ha macinato chilometri a contatto con la natura imparando a respirare all’unisono con i boschi, che ha conosciuto come speleologo le asperità delle rocce e le cavità delle grotte da esplorare e dalle quali riaffiorare sempre rinnovati e sempre diversi. Da un artista così fisicamente consapevole e, al tempo stesso, proteso verso la spiritualità non può che nascere una pittura che sembra incisa sulle rocce, disegnata sulla sabbia, con la morbidezza della pelle che emerge in un contrasto affascinante. Da questa immersione riemergono i suoi reperti: sono documenti catturati dall’attualità, sono racconti narrati con il linguaggio del corpo puro nella sua nudità, liberato da ogni prigione di falsità e cliché, pronto a vibrare e a diventare un tutt’uno con il cosmo”.
Pier Toffoletti è nato nel 1957 in provincia di Udine. Vive e lavora a Udine. La sua passione per l’arte è precoce ed è una eredità del nonno artista.
Nel 1976 si è diplomato in arti applicate, grafica pubblicitaria e fotografia presso il Liceo artistico di Udine.
Nel 1999 ha esposto presso l’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo e nel 2002 è stato invitato a partecipare alla mostra di artisti giapponesi “La meraviglia dell’arte”, allestita presso il Palazzo Zenobio a Venezia.
Nel 2004 ha esposto presso il Consolato Generale d’Italia a Coral Gables (Florida).
Nel 2005 ha allestito una personale presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo, presentata dal Capo del Dipartimento del Ministero Beni e Attività Culturali e, sempre nello stesso anno, è stato invitato ad esporre dall’Asahi Art Communication di Tokyo nella Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia.
Nel 2007 ha rappresentato l’Italia in una collettiva di artisti giapponesi nel Palazzo della Gran Guardia di Verona.
Tra le personali si ricordano quelle del 2008 presso il Museo Correr di Venezia e il Palazzo Senato di Milano (nello stesso anno ha partecipato ad OPEN XI al Lido di Venezia), del 2009 alla Villa Farsetti di Santa Maria di Sala (Venezia) e del 2011 presso il Palazzo Molino Stucky a Venezia. Sempre lo scorso anno ha esposto nel Padiglione Italia della Biennale di Venezia nella sede del Palazzo delle Esposizioni di Torino.
Ha partecipato a oltre duecento mostre, fra personali e collettive, e numerose sono state le sue partecipazioni a mostre e fiere internazionali in Europa (Austria, Belgio, Francia, Svizzera, Slovenia, Spagna, Ucraina, Repubblica Ceca) e negli Stati Uniti (Las Vegas, Art Miami, Art Expo New York).
Errepi Arte
Via Accademia, n. 17 - 46100 Mantova
Inaugurazione della personale di
Pier Toffoletti “Reperti”
Domenica 1° aprile 2012 ore 17.30
Presentazione a cura di Paola Artoni
Sino al 29 aprile 2012
Apertura al pubblico:
- dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30
- sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 20.00
- e su appuntamento: cel. 347-2638068
Per informazioni: tel. 0376-366027, Fax 0376-310998, info@errepiarte.com;
Comunicato stampa, biografie e immagini su:
www.errepiarte.com, www.errepiarte.it
***
Pier Toffoletti nasce nel 1957 in provincia di Udine.
La sua passione per la pittura è molto precoce. Nel 1976 consegue il diploma di “maestro in arte applicata nel ramo di grafica pubblicitaria e fotografia” presso il Liceo artistico di Udine. Nel 1979 apre uno studio pubblicitario operando come creativo in campagne pubblicitarie e come regista di spots televisivi e video clip. Collabora con emittenti televisive nazionali e locali realizzando diversi cortometraggi in cartoni animati e video clip. Fino al 1995 Toffoletti dipinge nei ritagli di tempo, alternando questa sua passione a quella della speleologia. Tra il ’92 ed il ’95, una serie di viaggi nel centro e sud America, segnano l’inizio di un importante cambiamento che lo porta ad impegnarsi a tempo pieno nella pittura.
Ha partecipato al oltre duecento mostre fra personali e collettive. Nel 2011 una personale presso il Palazzo Molino Stucky a Venezia, nel 2009 alla Villa Farsetti di Santa Maria di Sala (VE). Nel 2008 mostra personale presso il Museo Correr di Venezia, sempre nel 2008 ha partecipato ad OPEN XI al Lido di Venezia e alla personale presso Palazzo Senato di Milano.
Nel 2007 ha partecipato ad una collettiva di dieci artisti di fama, dal titolo “EPIFANIA DI UN ALBERO” presso il Palazzo Pretorio di Cittadella (Padova); ancora nel 2007 a Verona al Palazzo della Gran Guardia è stato invitato ad esporre, in rappresentanza italiana, ad una collettiva di artisti giapponesi.
Nel 2004 ha esposto ad ART MIAMI e a diverse edizioni di ART EXPO New York.
Nel 2005 altra personale presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo presentata dal Capo Dipartimento del Ministero Beni e Attività Culturali’, nello stesso anno è invitato ad esporre, come rappresentante dell’arte italiana, dall’Asahi Art Communication di Tokyo al Palazzo Scuola Grande San Giovanni Evangelista a Venezia. Nel 2004 espone presso il Consolato Generale d’Italia a Coral Gables (Florida) e nel 2002 è invitato, in rappresentanza italiana, a partecipare alla mostra di artisti giapponesi “La meraviglia dell’arte” presso il Palazzo Zenobio a Venezia.
Nel 1999 espone presso l’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo.
Numerose le sue partecipazioni a mostre e fiere internazionali in Austria, Francia, Svizzera, Slovenia, Las Vegas, Miami, New York, Madrid, Belgio, Ucraina, Rep. Ceca, ecc.
- L'UOMO E L'ARTISTA -
La passione di Pier per l'arte nasce fin da giovanissimo. I suoi familiari si accorgono presto delle potenzialità artistiche ereditate dal nonno.A 12 anni un paio di libri d'arte su Michelangelo e Cézanne regalatigli dalla zia, lo spingono a cercare di riprodurre quelle figure e quindi, invece di comprarsi cose da ragazzi come tutti i suoi coetanei, appena ha un po' di soldi Pier va in una drogheria della vicina Cividale a comprare il necessario per dipingere. Al ricordo di quel negozio Pier avverte ancora l'odore delle spezie miste ad olii.
Finite le scuole dell'obbligo si iscrive all'istituto Statale d'Arte di Udine, dove inizia a studiare i classici e rielabora in diverse tecniche alcune opere di Michelangelo. La scuola gli permette di scoprire un'altra grande passione: la fotografia. I servizi fotografici di ambienti rurali che Pier si diverte a realizzare in questo periodo diventano una testimonianza di come era il territorio prima che venisse devastato e profondamente rivoluzionato dal terremoto del '76.
Nel '76 consegue il diploma in Arte applicata, grafica pubblicitaria e fotografia. Durante il periodo scolastico Pier si avvicina alle filosofie orientali e soprattutto allo Yoga, disciplina alla quale si dedicherà, insegnando l'Hata Yoga, per sette anni. In questo periodo si reca per due volte in Francia dove viene iniziato ai primi stadi di elevazione spirituale.
Nel '78 apre uno studio di grafica e produzione di filmati pubblicitari relegando la pittura nei ritagli di tempo. Si impegna come regista di video musicali, spot televisivi documentari e cartoni animati. Apre anche un ramo d'azienda radiofonico e nel giro di pochi anni possiede due emittenti radio. Parallelamente al lavoro si dedica a hobbies come la subacquea, la speleologia e il trekking. Tiene corsi di sopravvivenza e per dieci anni fa parte del Gruppo Regionale di Soccorso Alpino Sezione Speleologica. Il legame con la natura diventa sempre più stretto.
Gli anni di attività speleologica lo portano ad avere un intimo rapporto con la roccia che spesso calca il suo corpo e il suo viso. Pier impara a conoscerla e a sottomettersi a lei per superare certi profondi anfratti. Nel grembo di "madre terra" prova le emozioni più forti, che vanno dai momenti di pace ed armonia a quelli di panico e sgomento perché coinvolto in tragici incidenti. La voce di Pier trema e si emoziona ancora quando parla di queste cose.
Tra il '92 e il '94 partecipa a delle interessanti esplorazioni in ambienti naturali incredibili del Centro e Sud America che lo inducono a cambiare il suo stile di vita. Si rende conto di essersi fatto troppo coinvolgere dal lavoro. Troppi impegni. Troppi pensieri. Decide di vendere le emittenti radiofoniche e prendersi un anno di pausa.
Il '94 è l'anno della svolta. A Managua, in Nicaragua, Pier incontra un suo corregionale già docente dell'Accademia di Venezia, lì trasferitosi da tempo, che realizza murales giganteschi di una stupefacente bellezza. Pier capisce e sente che è arrivato il momento di dedicarsi completamente alla pittura. La scelta non è certo semplice. Notti insonni e sofferenza accompagnano la sua ricerca artistica.
Lo spunto, la chiave di tutto è ancora una volta da ricercare nella natura: Pier sente forte e irrefrenabile l'esigenza di ricreare superfici naturali come lastre di pietra grezza solcate da segni e graffiti che tanto l'hanno colpito nella sua avventura di speleologo. E' arduo far convivere figure classiche e superfici grezze, però le due cose fanno parte della sua storia e Pier cocciutamente produce tavole su tavole che finiscono poi regolarmente da lui distrutte o cancellate. Ma egli dimostra ancora una volta di essere l'uomo dalle scelte difficili ma emozionanti alla costante ricerca di avventura sia nel lavoro che nella vita ed i risultati presto arrivano. E' attraverso il rapporto intimo che lega l'uomo alla roccia che possiamo capire come mai ci troviamo di fronte a opere che sembrano talvolta scolpite nella pietra. I materiali stessi come polveri di marmo, argille o sabbie che l'artista usa per le superfici dei suoi quadri vengono portati in superficie dalle profondità delle sue esplorazioni.
Pier si impone di trovare una amalgama priva di elementi chimici. Egli è infatti l'uomo che si rivolge alla natura con l'animo gentile e attento di chi la natura la rispetta, la ama, la fa sua e in essa è in grado di scoprire i propri limiti.
L'Arte dona a Pier l'occasione di far emergere ciò che in anni di esperienze si è sedimentato in lui. E' quindi naturale, ora, per l'artista coniugare le sue ricerche in profondità, che sono sì fisiche ma anche e soprattutto interiori, con la ricerca di nuove superfici pittoriche.
Le figure dipinte, per lo più femminili, entrano a far parte integrante del fondo con pochi tocchi di pennello. Egli rivela in una intervista fattagli dalla rivista giapponese "Art Pictorial" (Novembre 2004) che il soggetto, la donna, è un pretesto per rappresentare l'essenza naturale che in fondo è in ognuno di noi. E' la natura stessa spogliata di ogni pregiudizio o maschera.
Le incisioni e i graffiti sono diventati un misterioso linguaggio proprio dell'Arte di Pier. Ultimamente egli sostiene: "I media ci bombardano di immagini e scritte, testi su testi che ormai mi rimbalzano addosso perché ho una mente semplice e non ce la faccio a sostenere troppi input, perciò guardo questi testi, li spoglio del loro significato e li trovo interessanti come texture, come immagine; ed ecco che li riciclo nei miei quadri facendoli diventare una forma d'arte." Questo rispecchia il momento particolare che l'artista sta attraversando. E' in atto un cambiamento.Pier sente l'esigenza di esplorare nuovi mondi artistici, mondi che già conosce a livello di tecnica come la fotografia, il filmato, l'animazione o la scultura. Vuole sondare maggiormente l'attualità o rivisitare il Rinascimento in chiave ancora più moderna, si sta spingendo ancora più in là della sua "rievocazione del presente" cui si riferisce la prima parte di questo libro.
Questo continuo evolversi fa sì che Pier abbia sempre l'entusiasmo e la voglia di esprimersi che sono alla base della sua ricerca artistica.
Compagna di vita e di lavoro fin dal '79 è la moglie Manuela, che lo ha seguito e sostenuto in tutte le sue avventure, lavorando sempre a stretto contatto con grande responsabilità ed abilità. Non a caso Pier ama definire il suo matrimonio come: "La cosa più bella che potesse capitarmi". Tuttora come prima e più di prima Manuela è una presenza per lui importantissima e mai invadente perché Pier è uno spirito libero.
01
aprile 2012
Pier Toffoletti – Reperti
Dal primo al 29 aprile 2012
arte moderna e contemporanea
arte contemporanea
arte moderna
arte contemporanea
arte moderna
Location
ERREPI ARTE
Mantova, Via Dell'accademia, 17, (Mantova)
Mantova, Via Dell'accademia, 17, (Mantova)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10-12.30 e 16-19.30
sabato e domenica 10-12.30 e 16-20
Vernissage
1 Aprile 2012, ore 17.30
Autore
Curatore




