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Pierluigi Cattaneo – Strutture verso il Cielo
Per la prima volta a Roma, il pittore-scultore bresciano si presenta al pubblico romano attraverso un numero di opere tale da rendere possibile una lettura globale del suo percorso ormai ventennale d’artista, con un occhio di riguardo soprattutto verso la svolta recente, che ha interessato sia la sua attività di pittore, sia quella di scultore.
Comunicato stampa
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Il 17 dicembre inaugura, presso la B>Gallery di Roma, la mostra personale di Pierluigi Cattaneo dal titolo “Strutture verso il cielo”. Per la prima volta a Roma, il pittore-scultore bresciano si presenta al pubblico romano attraverso un numero di opere tale da rendere possibile una lettura globale del suo percorso ormai ventennale d’artista, con un occhio di riguardo soprattutto verso la svolta recente, che ha interessato sia la sua attività di pittore, sia quella di scultore. Visitabile fino al 16 gennaio 2010, la mostra è un’ottima occasione per venire a contatto con il percorso stilistico e la vita di uno dei maestri della produzione artistica bresciana.
Il percorso artistico di Cattaneo nella sua sintesi
Attraverso una trentina di immagini, alcune plastiche, altre a parete, Cattaneo propone al pubblico soprattutto la sua produzione più recente, in cui non manca però un attento lavoro di recupero del passato con due monografie sulla propria attività, a dimostrazione e supporto del lungo cammino di ricerca fatto dall’artista lungo questi oltre venti anni di produzione.
Negli ultimi dieci anni il percorso stilistico dell’autore si è avvicinato, in modo graduale, verso strutture e temi sempre meno evocativi, in cui le figure primarie hanno perso “consistenza” man mano, per approdare a forme dai contatti labili, quasi di memoria, con la realtà. Il mondo che ci consegna l’artista, in questi anni, è costruito su poche cromie, analoghe sia nelle forme plastiche che nelle tele bidimensionali; emerge soprattutto un mondo che, attraverso l’essenzialità, esprime il controllo dello spazio, problema centrale nella ricerca in atto.
Partendo quindi proprio da questa dimensione, le ultime ricerche espressive di Cattaneo delineano un racconto in cui le forme assumono il ruolo di ricordo, di rimando a qualcosa che non è scritto, ma vive nella memoria. Sono opere in cui la funzione principale emergente è di portare alla massima evidenza strutturale l’opera stessa, in cui dominante è il bisogno stilistico di controllo della figura.
Nel duplice cammino stilistico di Cattaneo, sono basilari tanto la struttura verticale - come progetto d’apertura verso un mondo “altro” -, quanto la struttura orizzontale, da parete, a significare il limite dell’andare incontro proprio a questo “altro”.
“ […]Con estremo garbo dipinge, come visto in una lente d’ingrandimento, un particolare di una città, di un paese, mettendo in evidenza, qualche casa, una finestra, una strada. E tutto intorno crea, su piani diversi, un insieme di linee e superfici che si completano vicendevolmente in una dimensione poetica”.
Giusi Gradiente (da “Arte e Cultura”)
“[…] Si tratta di un dipingere essenziale, di una elaborazione che tiene conto di una tridimensionalità mai scontata”.
Angelo Mistrangelo (da “Stampa Sera”)
“Il ritmo, come la linea, è in Cattaneo fondamento di una soluzione emotiva, per cui ogni elemento geometrico entra in relazione con le tonalità cromatiche. […] L’opera di Pierluigi Cattaneo va osservata con attenzione, cercando di comprenderne tutte le sottili affermazioni e l’intelligente intuizione di una ricerca espressiva che oltrepassa i confini della realtà”.
Antonio De Santis (Bergamo, aprile 1999)
Pierluigi Cattaneo: vita di un artista
Pierluigi Cattaneo nasce a Brescia nel 1952.
La passione e la manualità dell’arte gli viene tramandata dal nonno materno, che gli insegna l’uso del disegno e dell’acquarello.
Nel 1969 s’iscrive all’Istituto d’Arte Savoldo dove ha come docente Kem Damy, figura che determina un forte mutamento nello stile pittorico dell’artista: inizia ad emergere una forma espressiva nuova, che si fa “sintesi”, e dove il tratto diviene “essenziale” e “simbolico”.
Negli anni ’70 affianca alla produzione pittorica, caratterizzata da tratti essenziali e simbolici, l’attività della scultura. Nel 1977 diventa socio del gruppo artistico “Moretto”, del quale rimarrà presidente per i cinque anni a seguire.
Dagli anni ’80 subentrano, come temi prediletti di studio, la femminilità, la genesi umana e il dolore.
Nella seconda metà degli anni ’90 lavora a quattro mani con il pittore ed amico William Fantini, realizzando opere scultoree-pittoriche che trovano collocazione presso Chiese, Istituti scolastici ed Enti pubblici. Nel 1996 fonda l’Associazione Culturale Centro Arte Lupier ed apre uno spazio espositivo per l’arte contemporanea a Gardone Val Trompia.
Dal “connubio” tra l’attività artistica e di Presidente dell’associazione deriva una nuova evoluzione espressiva, in cui Cattaneo si libera da ogni residuo di provincialismo, per avviarsi in modo definitivo verso l’interpretazione di nuove tensioni ideali.
Nel 1997, l’incontro con l’artista Giorgio del Basso lo porta a sperimentarsi anche nelle installazioni: esperienza che lo porterà ad adottare, nelle opere scultoree, grandi formati e l’utilizzo di materiali nuovi, quali la resina e il ferro.
In questi anni la sua esperienza di gallerista conduce ad un intenso scambio culturale: ciò influenza profondamente la sua arte, che diviene sempre più protesa ad un confronto internazionale. Dal 2005 introduce nella scultura ulteriori materiali: paper, cartone, corde, nylon, acciaio … e talvolta inserisce nell’arte plastica il colore della sua tavolozza pittorica, rendendo “altra” la realtà raffigurata.
Vive e lavora a Gardone Val Trompia (BS).
Il percorso artistico di Cattaneo nella sua sintesi
Attraverso una trentina di immagini, alcune plastiche, altre a parete, Cattaneo propone al pubblico soprattutto la sua produzione più recente, in cui non manca però un attento lavoro di recupero del passato con due monografie sulla propria attività, a dimostrazione e supporto del lungo cammino di ricerca fatto dall’artista lungo questi oltre venti anni di produzione.
Negli ultimi dieci anni il percorso stilistico dell’autore si è avvicinato, in modo graduale, verso strutture e temi sempre meno evocativi, in cui le figure primarie hanno perso “consistenza” man mano, per approdare a forme dai contatti labili, quasi di memoria, con la realtà. Il mondo che ci consegna l’artista, in questi anni, è costruito su poche cromie, analoghe sia nelle forme plastiche che nelle tele bidimensionali; emerge soprattutto un mondo che, attraverso l’essenzialità, esprime il controllo dello spazio, problema centrale nella ricerca in atto.
Partendo quindi proprio da questa dimensione, le ultime ricerche espressive di Cattaneo delineano un racconto in cui le forme assumono il ruolo di ricordo, di rimando a qualcosa che non è scritto, ma vive nella memoria. Sono opere in cui la funzione principale emergente è di portare alla massima evidenza strutturale l’opera stessa, in cui dominante è il bisogno stilistico di controllo della figura.
Nel duplice cammino stilistico di Cattaneo, sono basilari tanto la struttura verticale - come progetto d’apertura verso un mondo “altro” -, quanto la struttura orizzontale, da parete, a significare il limite dell’andare incontro proprio a questo “altro”.
“ […]Con estremo garbo dipinge, come visto in una lente d’ingrandimento, un particolare di una città, di un paese, mettendo in evidenza, qualche casa, una finestra, una strada. E tutto intorno crea, su piani diversi, un insieme di linee e superfici che si completano vicendevolmente in una dimensione poetica”.
Giusi Gradiente (da “Arte e Cultura”)
“[…] Si tratta di un dipingere essenziale, di una elaborazione che tiene conto di una tridimensionalità mai scontata”.
Angelo Mistrangelo (da “Stampa Sera”)
“Il ritmo, come la linea, è in Cattaneo fondamento di una soluzione emotiva, per cui ogni elemento geometrico entra in relazione con le tonalità cromatiche. […] L’opera di Pierluigi Cattaneo va osservata con attenzione, cercando di comprenderne tutte le sottili affermazioni e l’intelligente intuizione di una ricerca espressiva che oltrepassa i confini della realtà”.
Antonio De Santis (Bergamo, aprile 1999)
Pierluigi Cattaneo: vita di un artista
Pierluigi Cattaneo nasce a Brescia nel 1952.
La passione e la manualità dell’arte gli viene tramandata dal nonno materno, che gli insegna l’uso del disegno e dell’acquarello.
Nel 1969 s’iscrive all’Istituto d’Arte Savoldo dove ha come docente Kem Damy, figura che determina un forte mutamento nello stile pittorico dell’artista: inizia ad emergere una forma espressiva nuova, che si fa “sintesi”, e dove il tratto diviene “essenziale” e “simbolico”.
Negli anni ’70 affianca alla produzione pittorica, caratterizzata da tratti essenziali e simbolici, l’attività della scultura. Nel 1977 diventa socio del gruppo artistico “Moretto”, del quale rimarrà presidente per i cinque anni a seguire.
Dagli anni ’80 subentrano, come temi prediletti di studio, la femminilità, la genesi umana e il dolore.
Nella seconda metà degli anni ’90 lavora a quattro mani con il pittore ed amico William Fantini, realizzando opere scultoree-pittoriche che trovano collocazione presso Chiese, Istituti scolastici ed Enti pubblici. Nel 1996 fonda l’Associazione Culturale Centro Arte Lupier ed apre uno spazio espositivo per l’arte contemporanea a Gardone Val Trompia.
Dal “connubio” tra l’attività artistica e di Presidente dell’associazione deriva una nuova evoluzione espressiva, in cui Cattaneo si libera da ogni residuo di provincialismo, per avviarsi in modo definitivo verso l’interpretazione di nuove tensioni ideali.
Nel 1997, l’incontro con l’artista Giorgio del Basso lo porta a sperimentarsi anche nelle installazioni: esperienza che lo porterà ad adottare, nelle opere scultoree, grandi formati e l’utilizzo di materiali nuovi, quali la resina e il ferro.
In questi anni la sua esperienza di gallerista conduce ad un intenso scambio culturale: ciò influenza profondamente la sua arte, che diviene sempre più protesa ad un confronto internazionale. Dal 2005 introduce nella scultura ulteriori materiali: paper, cartone, corde, nylon, acciaio … e talvolta inserisce nell’arte plastica il colore della sua tavolozza pittorica, rendendo “altra” la realtà raffigurata.
Vive e lavora a Gardone Val Trompia (BS).
17
dicembre 2009
Pierluigi Cattaneo – Strutture verso il Cielo
Dal 17 dicembre 2009 al 16 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
B>GALLERY
Roma, Piazza Di Santa Cecilia, 16, (Roma)
Roma, Piazza Di Santa Cecilia, 16, (Roma)
Orario di apertura
Lunedì – Venerdì: 11,00-13,00 e 16,00 – 20,30 Sabato 16,00 – 20,30 Chiuso la domenica
Vernissage
17 Dicembre 2009, ore 18.30
Sito web
www.cattaneopierluigi.com
Ufficio stampa
D-MOOD
Autore




