“Queste foto sono nate l’estate scorsa, durante un viaggio nella Repùblica da Guiné-Bissau, nell’Africa Occidentale. Non c’è un filo conduttore nelle foto che ho fatto in Guinea-Bissau. Sono partito per un viaggio di un mese cercando il più possibile di arrivare in Africa “vuoto”, senza sovrastrutture, senza condizionamenti. Sono partito con la speranza che fosse lei a rapirmi. Questo non è successo, perché non sono riuscito a capire un popolo così lontano dal nostro, non sono riuscito ad immedesimarmi nella vita e nella cultura di quelle persone e penso che questo sia stato un bene perché non basterebbe una vita per capirne la cultura, la sofferenza, la voglia di vivere. E’ l’interesse che riponiamo nel cercare di fare nostra una vita che non ci appartiene a rendere inutili i pochi sforzi fatti per aiutare i cosiddetti paesi in via di sviluppo. Per aiutarli a raggiungere il nostro “benessere”. Sono tornato indignato ma con tanta voglia di fare. Indignato per lo spreco che si fa della vita umana, ma con la voglia di tornare in Africa capace di aiutare le persone a seguire una loro strada. Le foto sono ritratti di persone che vogliono farsi conoscere, che vogliono vivere. Il mio obiettivo è solo quello di incuriosire, far pensare ad un mondo lontano per prendere coscienza del nostro”.
Pierluigi Colavini

Pierluigi Colavini è nato a Roma e ha 24 anni. Laureato in ingegneria elettronica, da sempre si dedica alla fotografia e ai bambini. E’ capo scout e animatore. Da quest’anno è volontario in Africa.