Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Pierluigi Pusole CODICI
Surreali visioni immaginifiche, luci riflesse e ombre lunari rivelano ipotesi di un nuovo vedere. Come un codice comunicativo attraverso il quale rappresentare le cose del mondo, spazi, volumi e fronte della storica Villa Rospigliosi divengono metafora di codici complessi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
CODICI è il progetto di Pierluigi Pusole a cura di Riccardo Farinelli presentato da ChorAsis presso gli spazi espositivi della Villa Rospigliosi di Prato e visitabile fino al 31 luglio.
Medesime date toscane in cui, l’attento lavoro di Pusole, trova stimolante eco in due luoghi storici diversi per natura e vocazione: il palazzo comunale a Siena con “Capricci” e Villa Rospigliosi a Prato con “Codici”. Rimbalzi densi di senso nelle due proposte espositive, la Natura e i diversi modi di interpretarla da parte delle civiltà dell’uomo.
Le armi narrative di Pusole sono dunque la metafora e le regole-base del fare pittura, che lo avvicinano alle ricerche linguistiche avviate nel secolo scorso e proseguite nel presente, dove la presenza ideale del pubblico ne giustifica l’esito.
Lavorando sul concetto di pittura, Pusole pone in esposizione un ciclo di lavori, le cui luci riflesse e ombre lunari rivelano ipotesi e intenzioni di altre facce e possibilità di un nuovo vedere. Strutturalmente e concettualmente, potremmo dire che l’esposizione a Villa Rospigliosi ha come nucleo di partenza la luce, elemento-base del vedere e della pittura, insieme al suo contrario, l’ombra. Luce naturale, solare, rivelatrice di spazi e volumi, il cui esserci e strutturarsi mostra ipotesi e intenzioni intorno all’esser qui, abitanti di questo pianeta, in rapporto a quanto ci preesiste e ci circonda.
Di quegli spazi e volumi, però, si mostra la luce riflessa, lunare, rivelando di quelle ipotesi e intenzioni altre facce, altre possibilità. Non è un caso, infatti, che i dipinti di Pusole siano quasi monocromi, capaci di rimandare a paesaggi cinerei ma anche di proiettarci nella dimensione della speculazione immaginativa: un invito a seguire l’artista in uno stato di stupore, dove surreali visioni paiono aprire altri orizzonti. Strutture comunicative, rivelatrici di un desiderio di possesso e di conoscenza, rivolto a se stessi e agli altri, chiunque essi siano.
Pensato come un codice comunicativo attraverso il quale rappresentare le cose del mondo, l’artista fa degli spazi, dei volumi e del fronte della Villa, una metafora, trasformando la storica dimora in una sorta di accumulatore-elaboratore di codici complessi, le diverse interpretazioni date dall’uomo alla Natura.
Così il bosco della Ragnaia diventa romanticamente la natura selvaggia e senza controllo, mentre le armoniose geometrie del giardino all’italiana rinviano l’idea rinascimentale della natura educata secondo un ordine che la rende governabile.
Le due utopie, ordine e disordine, trovano un momento di sintesi nella facciata della Villa sulla quale e nella quale convergono, restituendone visibilmente l’energia attraverso le proprie aperture. Finiscono per diventare luminosissime segnalazioni rivolte al mondo e all’universo, un codice affascinante da essere interpretato.
Pierluigi Pusole
nasce a Torino nel 1963 dove vive. Rappresenta uno dei maggiori interpreti di quella che è definita giovane figurazione italiana, tendenza espressiva nell'ambito della pittura iconica delineatasi a partire dagli anni '90Le sue prime esposizioni risalgono agli anni '80, con le personali all'Unione Culturale di Torino, allo Studio Corrado Levi di Milano, alla Galleria Minini, Brescia, alla Galleria Guido Carbone di Torino e allo Studio Cristofori di Bologna e le collettive Ordine e disordine, a cura di Renato Barilli a Palazzo dell’Arengo di Rimini; Ucronia, Kunstverein Ludwigshafen am Rheim (DE) ed Examples: new italian art, a cura di Corrado Levi, Riversides Studio Londra (UK). Negli anni '90 si menzionano le ripetute personali alla Galleria Guido Carbone di Torino, alla Galleria Cannaviello di Milano, alla Galleria Lucien Bilinelli di Bruxelles, al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea presso l'Università La Sapienza di Roma, e tra le collettive la presenza alla Biennale di Venezia del 1990 sezione Aperto, a cura di Renato Barilli. Numerose le personali e collettive in Italia, Francia, Svizzera, Grecia, Germania, Romania. Avec, A.P.A.C. Nevers (FR); la mostra Anni '90, a cura di R. Barilli, alla Galleria Civica d'Arte Moderna di Bologna; la partecipazione ad Ultime Generazioni nella 12.a Quadriennale di Roma; Immagini italiane, a cura di Ludovico Pratesi, Medienmeile am Hafen a Dusseldorf e Colonia (DE); Arte italiana: la pittura iconica, MAMBO di Bologna; Tra le collettive dell’ultimo periodo si ricorda Futurama a cura di Bruno Corà, Raffaele Gavarro e Marco Meneguzzo, Museo Pecci, Prato; Arte italiana, a cura di Lorand Hegyi, Galleria d’Arte Moderna di Bratislava (CZ); Arte Italiana 1968-2007, presso Palazzo Reale, Milano; Experimenta, alla Farnesina Ministero degli Esteri di Roma. La guerra che verrà non è la prima al M.A.R.T. di Rovereto; Liberi tutti, a cura di Cristiana Perrella e Luca Beatrice, al Museo Ettore Fico di Torino; Evidence. A New State of Art, a cura di Alessandro Demma, Castel Sant’Elmo, Napoli e al National Gallery-Georgian National Museum di Tbilisi (Georgia); Un’infinita bellezza, a cura di Guido Curto, Venaria Reale (Torino); Pittura Italiana Oggi, Triennale di Milano, 2023.
ChorAsis –LoSpazioDellaVisione. APS, associazione culturale di sostegno agli artisti, sperimentazione, produzione di progetti espositivi e promozione di forme d’arte contemporanea con sede presso la settecentesca villa Rospigliosi (già villa Aldobrandini) di Prato. Il progetto di ricerca indaga sulle relazioni tra il passato e il presente, in dialogo tra arte, natura e storia e in costante rapporto di interazione con il territorio. Punto focale la cura del processo creativo, gli artisti sono invitati a rapportarsi liberamente con gli ambienti della villa e il suo parco giardino nella creazione site specific di opere e interventi installativi, performativi, laboratoriali. Dal 2019 ad oggi ChorAsis ha realizzato 26 progetti espositivi.
Medesime date toscane in cui, l’attento lavoro di Pusole, trova stimolante eco in due luoghi storici diversi per natura e vocazione: il palazzo comunale a Siena con “Capricci” e Villa Rospigliosi a Prato con “Codici”. Rimbalzi densi di senso nelle due proposte espositive, la Natura e i diversi modi di interpretarla da parte delle civiltà dell’uomo.
Le armi narrative di Pusole sono dunque la metafora e le regole-base del fare pittura, che lo avvicinano alle ricerche linguistiche avviate nel secolo scorso e proseguite nel presente, dove la presenza ideale del pubblico ne giustifica l’esito.
Lavorando sul concetto di pittura, Pusole pone in esposizione un ciclo di lavori, le cui luci riflesse e ombre lunari rivelano ipotesi e intenzioni di altre facce e possibilità di un nuovo vedere. Strutturalmente e concettualmente, potremmo dire che l’esposizione a Villa Rospigliosi ha come nucleo di partenza la luce, elemento-base del vedere e della pittura, insieme al suo contrario, l’ombra. Luce naturale, solare, rivelatrice di spazi e volumi, il cui esserci e strutturarsi mostra ipotesi e intenzioni intorno all’esser qui, abitanti di questo pianeta, in rapporto a quanto ci preesiste e ci circonda.
Di quegli spazi e volumi, però, si mostra la luce riflessa, lunare, rivelando di quelle ipotesi e intenzioni altre facce, altre possibilità. Non è un caso, infatti, che i dipinti di Pusole siano quasi monocromi, capaci di rimandare a paesaggi cinerei ma anche di proiettarci nella dimensione della speculazione immaginativa: un invito a seguire l’artista in uno stato di stupore, dove surreali visioni paiono aprire altri orizzonti. Strutture comunicative, rivelatrici di un desiderio di possesso e di conoscenza, rivolto a se stessi e agli altri, chiunque essi siano.
Pensato come un codice comunicativo attraverso il quale rappresentare le cose del mondo, l’artista fa degli spazi, dei volumi e del fronte della Villa, una metafora, trasformando la storica dimora in una sorta di accumulatore-elaboratore di codici complessi, le diverse interpretazioni date dall’uomo alla Natura.
Così il bosco della Ragnaia diventa romanticamente la natura selvaggia e senza controllo, mentre le armoniose geometrie del giardino all’italiana rinviano l’idea rinascimentale della natura educata secondo un ordine che la rende governabile.
Le due utopie, ordine e disordine, trovano un momento di sintesi nella facciata della Villa sulla quale e nella quale convergono, restituendone visibilmente l’energia attraverso le proprie aperture. Finiscono per diventare luminosissime segnalazioni rivolte al mondo e all’universo, un codice affascinante da essere interpretato.
Pierluigi Pusole
nasce a Torino nel 1963 dove vive. Rappresenta uno dei maggiori interpreti di quella che è definita giovane figurazione italiana, tendenza espressiva nell'ambito della pittura iconica delineatasi a partire dagli anni '90Le sue prime esposizioni risalgono agli anni '80, con le personali all'Unione Culturale di Torino, allo Studio Corrado Levi di Milano, alla Galleria Minini, Brescia, alla Galleria Guido Carbone di Torino e allo Studio Cristofori di Bologna e le collettive Ordine e disordine, a cura di Renato Barilli a Palazzo dell’Arengo di Rimini; Ucronia, Kunstverein Ludwigshafen am Rheim (DE) ed Examples: new italian art, a cura di Corrado Levi, Riversides Studio Londra (UK). Negli anni '90 si menzionano le ripetute personali alla Galleria Guido Carbone di Torino, alla Galleria Cannaviello di Milano, alla Galleria Lucien Bilinelli di Bruxelles, al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea presso l'Università La Sapienza di Roma, e tra le collettive la presenza alla Biennale di Venezia del 1990 sezione Aperto, a cura di Renato Barilli. Numerose le personali e collettive in Italia, Francia, Svizzera, Grecia, Germania, Romania. Avec, A.P.A.C. Nevers (FR); la mostra Anni '90, a cura di R. Barilli, alla Galleria Civica d'Arte Moderna di Bologna; la partecipazione ad Ultime Generazioni nella 12.a Quadriennale di Roma; Immagini italiane, a cura di Ludovico Pratesi, Medienmeile am Hafen a Dusseldorf e Colonia (DE); Arte italiana: la pittura iconica, MAMBO di Bologna; Tra le collettive dell’ultimo periodo si ricorda Futurama a cura di Bruno Corà, Raffaele Gavarro e Marco Meneguzzo, Museo Pecci, Prato; Arte italiana, a cura di Lorand Hegyi, Galleria d’Arte Moderna di Bratislava (CZ); Arte Italiana 1968-2007, presso Palazzo Reale, Milano; Experimenta, alla Farnesina Ministero degli Esteri di Roma. La guerra che verrà non è la prima al M.A.R.T. di Rovereto; Liberi tutti, a cura di Cristiana Perrella e Luca Beatrice, al Museo Ettore Fico di Torino; Evidence. A New State of Art, a cura di Alessandro Demma, Castel Sant’Elmo, Napoli e al National Gallery-Georgian National Museum di Tbilisi (Georgia); Un’infinita bellezza, a cura di Guido Curto, Venaria Reale (Torino); Pittura Italiana Oggi, Triennale di Milano, 2023.
ChorAsis –LoSpazioDellaVisione. APS, associazione culturale di sostegno agli artisti, sperimentazione, produzione di progetti espositivi e promozione di forme d’arte contemporanea con sede presso la settecentesca villa Rospigliosi (già villa Aldobrandini) di Prato. Il progetto di ricerca indaga sulle relazioni tra il passato e il presente, in dialogo tra arte, natura e storia e in costante rapporto di interazione con il territorio. Punto focale la cura del processo creativo, gli artisti sono invitati a rapportarsi liberamente con gli ambienti della villa e il suo parco giardino nella creazione site specific di opere e interventi installativi, performativi, laboratoriali. Dal 2019 ad oggi ChorAsis ha realizzato 26 progetti espositivi.
15
giugno 2025
Pierluigi Pusole CODICI
Dal 15 giugno al 31 luglio 2025
arte contemporanea
Location
ChorAsis – Villa Rospigliosi
Prato, Via Firenze, 83, (PO)
Prato, Via Firenze, 83, (PO)
Orario di apertura
visite gratuite solo con prenotazione
Vernissage
15 Giugno 2025, dalle 10.00 alle 19.00
Ufficio stampa
Carla Carbone - ChorAsis
Autore
Curatore
Produzione organizzazione
Patrocini










