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Pietro Coletta – Gerolamo Romanino / Sacra conversazione
Sacra Conversazione: arte e antica e contemporanea a confronto. Pietro Coletta si confronta con uno splendido dipinto attribuito al Romanino e che ora viene esposto per la prima volta al pubblico dopo un lungo restauro (presso l¹Istituto Zanolini-Ravenna) che ne determina una nuova lettura.
Comunicato stampa
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Si tratta di cogliere un dialogo in cui le forme espressive non sono semplicemente accostate secondo un principio di giustapposizione, ma vivono le une con le altre, chiarendosi vicendevolmente, creando uno spazio d¹incontro. Quando un artista contemporaneo riflette sulle opere del passato, cerca di cogliere la logica interna dell¹opera con la quale dialoga per riproporne il senso, secondo il linguaggio del proprio tempo.
Il dipinto attribuito al Romanino ci riconduce a una Sacra Conversazione. Il dipinto restaurato ci mostra una Madonna col bambino, ai lati della quale sono poste due sante martiri: Santa Caterina d¹Alessandria, alla destra, e santa Cecilia, alla sinistra. Ai piedi della Vergine è collocato San Giovannino. Il mondo della salvezza si concentra nella presentazione di un bambino, sorretto da una donna, simbolo della Chiesa. Il figlio di Dio è presentato all¹umanità, ai testimoni che hanno accettato la morte, pur di non abiurare la propria fede.
Coletta interpreta in modo libero ed essenziale questa ³epifania², attraverso un percorso simbolico. La soglia di una cornice in ferro, introduce alla presentazione del divino, interpretato attraverso una lamina d¹oro leggermente ricurva, ad abbracciare il mondo circostante. Il divino si manifesta attraverso un abbraccio del mondo, rappresentato da una base circolare, simbolo della terra sul quale è posto un¹asta in ferro, l¹asse del mondo. Al lato opposto della parete sulla quale si trova la lamina d¹oro è disegnata una croce in grafite, polo dialettico complementare di quell¹abbraccio al mondo. Due rotoli in rame e in ottone plasmati dall¹artista, assistono, come le sante, alla presentazione del divino. I materiali vibrano alla luce, come i manti delle santa cecilia e di santa Caterina, quasi fossero attraversati da un soffio, il soffio dello spirito. (A. Dall¹Asta S. I.)
Il dipinto attribuito al Romanino ci riconduce a una Sacra Conversazione. Il dipinto restaurato ci mostra una Madonna col bambino, ai lati della quale sono poste due sante martiri: Santa Caterina d¹Alessandria, alla destra, e santa Cecilia, alla sinistra. Ai piedi della Vergine è collocato San Giovannino. Il mondo della salvezza si concentra nella presentazione di un bambino, sorretto da una donna, simbolo della Chiesa. Il figlio di Dio è presentato all¹umanità, ai testimoni che hanno accettato la morte, pur di non abiurare la propria fede.
Coletta interpreta in modo libero ed essenziale questa ³epifania², attraverso un percorso simbolico. La soglia di una cornice in ferro, introduce alla presentazione del divino, interpretato attraverso una lamina d¹oro leggermente ricurva, ad abbracciare il mondo circostante. Il divino si manifesta attraverso un abbraccio del mondo, rappresentato da una base circolare, simbolo della terra sul quale è posto un¹asta in ferro, l¹asse del mondo. Al lato opposto della parete sulla quale si trova la lamina d¹oro è disegnata una croce in grafite, polo dialettico complementare di quell¹abbraccio al mondo. Due rotoli in rame e in ottone plasmati dall¹artista, assistono, come le sante, alla presentazione del divino. I materiali vibrano alla luce, come i manti delle santa cecilia e di santa Caterina, quasi fossero attraversati da un soffio, il soffio dello spirito. (A. Dall¹Asta S. I.)
22
settembre 2004
Pietro Coletta – Gerolamo Romanino / Sacra conversazione
Dal 22 settembre al 23 ottobre 2004
arte antica
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GALLERIA SAN FEDELE
Milano, Via Ulrico Hoepli, 3A-B, (Milano)
Milano, Via Ulrico Hoepli, 3A-B, (Milano)
Orario di apertura
16 - 19.00 (mattino su richiesta) chiuso lunedì e festivi
Curatore




