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Pietro Coppola – Materia
Verrebbe da pensare che ci siano due anime nell’artista Pietro Coppola. Una pittorica ed una scultorea
Comunicato stampa
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Materia.
Verrebbe da pensare che ci siano due anime nell'artista Pietro Coppola. Una pittorica ed una scultorea. Una tanto colorata da spingersi fin al limitare del caotico e l'altra talmente lineare e monocromatica che, ferma sul bianco della pietra della Maiella, par voglia sottolineare l'essenza delle cose, la loro purezza e semplicità. Appaiono due energie, una delle quali cattura la luminosità del cielo ed una che la restituisce. Una che eccita e l'altra che placa. Una che guarda verso il futuro ed una che, nostalgica, si volta verso il passato. Il tutto al punto che si ha la sensazione d'avere a che far con due persone distinte.
Ma è semplicemente un'apparenza. Un equivoco.
In realtà, nell'arte di Coppola tutto si fonde e viene ricondotto ad un unico senso d'esistere, quello legato alla materia, all'essenza ed alla spiritualità della stessa madre terra, colma appunto di ovvia multidimensionalità. Ed è, difatti, nel "gentile” e nel “forte", ideali contraddistintivi della sua terra d'origine, che Pietro racchiude tutto il sentimento della sua produzione. E' qui che la sua artisticità trova reale significato, restituendoci un immagine unica, un'unica, pregevole, identità.
Luigi Pagliarini
Nekiart.
Conoscevo Pietro come persona ma non come artista; dunque, posso dire ora di conoscere Pietro Coppola noeticamente: un essere caratterizzato dalla singolarità, dall'irripetibilità, dalla relazionalità, dalla finitudine.
Le coincidenze hanno fornito l'incontro per stabilire come architettare un sito web per le sue opere, contenute tutte all'interno della sua abitazione dove vive con il padre ottantasettenne Salvatore e il fratello Paride, complice e sostenitore di molte delle sue installazioni.
Nella loro casa non c'è metro quadrato di muro spoglio. Ogni quadro, spesse volte progettato e realizzato su misura per una porzione di muro, di spigolo, di pilastro, tappezza letteralmente l'abitazione da cima a fondo come se fosse un Merzbau Dada di Schwitters; ma qui non sono i biglietti del tram o del teatro, i legnetti e i giornali trovati a caso per strada ad essere raccolti ed assemblati, sono installazioni di quadri come pale d'altare, labirinti cromatici concatenati l'uno all'altro e tutti in uno solo. Allucinazioni lucide senza lisergici, materia plasmata, dàttili di un mondo infero e supero. Geometria non più euclidea, non più cartesiana come assoluta descrizione e spiegazione delle forme, ma frattale. Come congiungere caos e cosmo, respirare un fiore della notte sbucato sul muschio di quercia o annusare l'aroma di un tè delle isole trasportato in una cassa di legno di mare. L'imperfetto è il tempo che meglio si adegua alla sua poetica, tempo che ci proietta anteriormente al presente in cui parliamo, ma non ci dice esattamente quando e quanto a lungo. Di qui il suo fascino.
E' così l'arte di Pietro Coppola, artista che vive in Abruzzo, a Popoli, sulla sponda del fiume Pescara dove l'Aterno diviene suo affluente. Pietro, quando non dipinge, modella o assembla, lavora per le persone in età senile. Dal 1984 si occupa di problematiche della terza età e forse questo operare, assieme alle sue letture preferite, Hillman, Eco e Frankl lo conducono ad una profonda riflessione sulla condizione umana nel suo agonismo esistenziale, esternato dai suoi bassorilievi pittorici che comincia a produrre nel 1999.
Ed è proprio Victor E. Frankl e la sua Logoterapia, intervento ideato per aiutare a ritrovare il senso della propria esistenza, a condurre la ricerca artistica di Coppola in questa direzione antropologica, evidenziata peraltro dall'installazione "Ricerca di Senso" proprio in omaggio a Frankl.
Arte dedicata allora al significato della vita nella dimostrazione del potere dell'uomo di ricercarlo, attuarlo e realizzarlo come significato unico relazionato ad ogni singola persona e ad ogni singola situazione. Arte come significato unico di situazione individuale, autentica solo in termini di autotrascendenza.
Tonio Di Carlo
Pietro Coppola nasce il 18/02/1960.
Il suo interesse per la pittura e la sua produzione inizia nel 1999.
La sua prima mostra personale nel 2005 allestita presso lo studio diaframma multimediaLAB di Bussi sul Tirino,
contemporaneamente al suo esordio nel web con il sito nekiat.com, eccellente al premio web Italia 2005 nella sezione Arte
e Cultura. Nell'estate del 2005 scopre la Pietra Bianca della Maiella, divenendo subito dopo Operatore Artsitico della
Pietra Bianca della Maiella (scalpellino) frequentando il corso specifico, Organizzato dalla Comunità Montana
Maiella-Morrone e dalla Provincia di Pescara, tenuto dal Professor Franco Maria del Ponte, docente dell'Istituto Statale
d'Arte di Pescara.
Figura tra i fondatori dell'Associazione De Lecto in Pietra, costituita di recente a Lettomanoppello.
Di recenete Pietro Coppola è stato selezionato dal Consiglio Scientifico della Biennale Internazionale dell'Arte
Contemporanea di Firenze tra centinaia di artisti provenienti da ogni parte del mondo e sarà per questo presente
all'edizione 2007 dal 1 al 9 dicembre alla Fortezza Da Basso di Firenze.
Verrebbe da pensare che ci siano due anime nell'artista Pietro Coppola. Una pittorica ed una scultorea. Una tanto colorata da spingersi fin al limitare del caotico e l'altra talmente lineare e monocromatica che, ferma sul bianco della pietra della Maiella, par voglia sottolineare l'essenza delle cose, la loro purezza e semplicità. Appaiono due energie, una delle quali cattura la luminosità del cielo ed una che la restituisce. Una che eccita e l'altra che placa. Una che guarda verso il futuro ed una che, nostalgica, si volta verso il passato. Il tutto al punto che si ha la sensazione d'avere a che far con due persone distinte.
Ma è semplicemente un'apparenza. Un equivoco.
In realtà, nell'arte di Coppola tutto si fonde e viene ricondotto ad un unico senso d'esistere, quello legato alla materia, all'essenza ed alla spiritualità della stessa madre terra, colma appunto di ovvia multidimensionalità. Ed è, difatti, nel "gentile” e nel “forte", ideali contraddistintivi della sua terra d'origine, che Pietro racchiude tutto il sentimento della sua produzione. E' qui che la sua artisticità trova reale significato, restituendoci un immagine unica, un'unica, pregevole, identità.
Luigi Pagliarini
Nekiart.
Conoscevo Pietro come persona ma non come artista; dunque, posso dire ora di conoscere Pietro Coppola noeticamente: un essere caratterizzato dalla singolarità, dall'irripetibilità, dalla relazionalità, dalla finitudine.
Le coincidenze hanno fornito l'incontro per stabilire come architettare un sito web per le sue opere, contenute tutte all'interno della sua abitazione dove vive con il padre ottantasettenne Salvatore e il fratello Paride, complice e sostenitore di molte delle sue installazioni.
Nella loro casa non c'è metro quadrato di muro spoglio. Ogni quadro, spesse volte progettato e realizzato su misura per una porzione di muro, di spigolo, di pilastro, tappezza letteralmente l'abitazione da cima a fondo come se fosse un Merzbau Dada di Schwitters; ma qui non sono i biglietti del tram o del teatro, i legnetti e i giornali trovati a caso per strada ad essere raccolti ed assemblati, sono installazioni di quadri come pale d'altare, labirinti cromatici concatenati l'uno all'altro e tutti in uno solo. Allucinazioni lucide senza lisergici, materia plasmata, dàttili di un mondo infero e supero. Geometria non più euclidea, non più cartesiana come assoluta descrizione e spiegazione delle forme, ma frattale. Come congiungere caos e cosmo, respirare un fiore della notte sbucato sul muschio di quercia o annusare l'aroma di un tè delle isole trasportato in una cassa di legno di mare. L'imperfetto è il tempo che meglio si adegua alla sua poetica, tempo che ci proietta anteriormente al presente in cui parliamo, ma non ci dice esattamente quando e quanto a lungo. Di qui il suo fascino.
E' così l'arte di Pietro Coppola, artista che vive in Abruzzo, a Popoli, sulla sponda del fiume Pescara dove l'Aterno diviene suo affluente. Pietro, quando non dipinge, modella o assembla, lavora per le persone in età senile. Dal 1984 si occupa di problematiche della terza età e forse questo operare, assieme alle sue letture preferite, Hillman, Eco e Frankl lo conducono ad una profonda riflessione sulla condizione umana nel suo agonismo esistenziale, esternato dai suoi bassorilievi pittorici che comincia a produrre nel 1999.
Ed è proprio Victor E. Frankl e la sua Logoterapia, intervento ideato per aiutare a ritrovare il senso della propria esistenza, a condurre la ricerca artistica di Coppola in questa direzione antropologica, evidenziata peraltro dall'installazione "Ricerca di Senso" proprio in omaggio a Frankl.
Arte dedicata allora al significato della vita nella dimostrazione del potere dell'uomo di ricercarlo, attuarlo e realizzarlo come significato unico relazionato ad ogni singola persona e ad ogni singola situazione. Arte come significato unico di situazione individuale, autentica solo in termini di autotrascendenza.
Tonio Di Carlo
Pietro Coppola nasce il 18/02/1960.
Il suo interesse per la pittura e la sua produzione inizia nel 1999.
La sua prima mostra personale nel 2005 allestita presso lo studio diaframma multimediaLAB di Bussi sul Tirino,
contemporaneamente al suo esordio nel web con il sito nekiat.com, eccellente al premio web Italia 2005 nella sezione Arte
e Cultura. Nell'estate del 2005 scopre la Pietra Bianca della Maiella, divenendo subito dopo Operatore Artsitico della
Pietra Bianca della Maiella (scalpellino) frequentando il corso specifico, Organizzato dalla Comunità Montana
Maiella-Morrone e dalla Provincia di Pescara, tenuto dal Professor Franco Maria del Ponte, docente dell'Istituto Statale
d'Arte di Pescara.
Figura tra i fondatori dell'Associazione De Lecto in Pietra, costituita di recente a Lettomanoppello.
Di recenete Pietro Coppola è stato selezionato dal Consiglio Scientifico della Biennale Internazionale dell'Arte
Contemporanea di Firenze tra centinaia di artisti provenienti da ogni parte del mondo e sarà per questo presente
all'edizione 2007 dal 1 al 9 dicembre alla Fortezza Da Basso di Firenze.
08
ottobre 2006
Pietro Coppola – Materia
Dall'otto ottobre al 05 novembre 2006
arte contemporanea
Location
ECOTECA
Pescara, Via Giovanni Caboto, 19, (Pescara)
Pescara, Via Giovanni Caboto, 19, (Pescara)
Vernissage
8 Ottobre 2006, ore 21
Autore
Curatore