Punto e Capitol, questo è lo slogan che accompagna l´inaugurazione della Mostra BUIO nel cuore della città di Salerno, nella Galleria Capitol.

Luogo emblematico, carico di significati simbolici, storici e culturali, un punto di osservazione privilegiato dello scorrere del tempo e degli eventi della città il Capitol diviene, ora più che mai, un luogo, un contenitore al servizio della città.

sabato 12 dicembre, alle ore 18.30 negli spazi della Galleria in C.so Vittorio Emanuele 191/195, sarà inaugurata la Mostra di Pietro Lista.

BUIO è una mostra curata da Marco Alfano con progettazione ed allestimento a cura della Bottega San Lazzaro ed è un evento incluso nell´ambito delle manifestazioni promosse dal Comune di Salerno per il Natale 2009.
La mostra raccoglie otto tele di grandi dimensioni (200x150 cm.), tutte dipinte dal maestro Pietro Lista negli ultimi mesi del 2009.

Il ciclo, per la sua ipotesi di lavoro originale, rappresenta un momento inedito nel percorso creativo del noto maestro salernitano. La sequenza delle opere, infatti, caratterizzata da un´essenzialità stilistica senza precedenti, rappresenta una novità assoluta rispetto
alla pittura più conosciuta al grande pubblico di Pietro Lista, che, giunto alla soglia dei settant´anni, non finisce di stupire, presentando queste opere in anteprima alla Galleria Capitol di Salerno.

Nelle opere esposte in mostra, l´artista propone un annullamento quasi assoluto del colore, basando la sua ricerca unicamente sulla modulazione del nero e del bianco, secondo un´indagine segnata dall´introspezione, per un risultato di grande intensità evocativa e poetica.

«È una pittura scarna, quella attuale di Pietro Lista - scrive Marco Alfano nel saggio critico in catalogo - che trasforma la tela in un oscuro blocco monolitico, che non teme di confrontarsi con la terribilità di un nero che evoca un silenzioso vuoto, quale metafora dello sguardo fermato sull´annullamento; non dei "valori" pittorici, presenti sia nella tessitura materica dello "schermo" bituminoso, sia nel gesto che definisce le forme nello spazio, forme che lampeggiano e svaniscono senza mai apparentemente trasformarsi in qualcosa di concreto [...] bensì in «una "privazione" immaginativa, che sarà da intendersi diversa dalla semplice "assenza", in quanto questa privazione implica ancora un rimando alla forma, di cui l´opera denunzia la perdita [...]».

«L´intento di Lista, nel ciclo dal titolo "Buio", è quello di liberarsi dal "peso" materiale che lega il carattere molteplice della pittura ad una ristretta "attualità", provando a scardinarne la sua "corposa" presenza; egli rinserra la pittura, la fa uscire dall´opera, e restituisce così quest´ultima alla "possibilità" ulteriore, lasciando sulla tela soltanto il residuo, l´ultimo bagliore di una pesantezza carnale, presentandone il telos, vale a dire il fine e insieme il compimento nel distacco dal visibile [...]».

In occasione della mostra, sarà pubblicato un catalogo, edito da MMMAC Edizioni - Museo dei Materiali Minimi d´Arte Contemporanea, che presenta, oltre alle illustrazioni dell´intero ciclo, un testo critico di Marco Alfano.