Gessica La Pira porta in mostra la bellezza come risposta alla crisi culturale contemporanea
Con una visione profondamente femminile e spirituale, Gessica La Pira trasforma l’arte in uno strumento per educare alla bellezza, alla speranza e al risveglio collettivo.
Firenze, 24 Aprile 2025 | È stata inaugurata ieri pomeriggio, nel suggestivo Chiostro Grande della SS. Annunziata a Firenze, la mostra personale dell’artista Gessica La Pira dal titolo “Poesia e Salvezza”. Il progetto espositivo, ideato e realizzato dalla stessa artista, affronta uno dei temi più urgenti del nostro tempo: la perdita di identità della cultura nel tessuto sociale contemporaneo. Il progetto è curato da Francesca Roberti, con l’ideazione di Giovanna Ottavi, e il patrocinio del Comune di Firenze e della Regione Toscana.
Attraverso un linguaggio pittorico potente e introspettivo, La Pira invita a una riflessione profonda: “Far luce sulla cultura” è la sua missione, utilizzando la poesia come strumento strategico per riaccendere la speranza. Secondo l’artista, educare alla bellezza significa educare alla speranza: parole e arte devono tornare a essere bussole accessibili a tutti, strumenti fondamentali per non arrendersi alla deriva culturale, ma riscoprire e ricostruire un’identità collettiva.
Le opere in mostra, realizzate con tecnica mista — carta, gesso, polvere di marmo di Carrara, terre naturali su tela — sono una dichiarazione d’intenti: nei colori e nei materiali utilizzati scompare ogni distinzione tra buoni e cattivi, cittadini e detenuti. Siamo tutti esseri umani, con le nostre fragilità, le nostre storie.
Gessica La Pira, originaria di Montepulciano, è stata inserita nell’edizione 2024 dell’Atlante dell’Arte Contemporanea edito da Giunti Editore, in collaborazione con Star Group e con il patrocinio del Metropolitan Museum of Art di New York. La sua poetica unisce riferimenti alla natura, alla tradizione e alla società, con una marcata attenzione al mondo femminile.

Nei suoi lavori domina la luce: il colore bianco è costantemente presente, simbolo di una dimensione sacrale legata al femminile – alla donna come madre, forza generatrice e figura portatrice di delicatezza e potenza insieme.
La mostra è curata da Francesca Roberti e ha anche una forte valenza sociale: il ricavato sarà devoluto al sostegno di progetti di reinserimento per detenuti ed ex detenuti del Carcere di Sollicciano e Gozzini, promossi dall’Associazione C.I.A.O. – Centro Informazione Ascolto e Orientamento ODV per detenuti, e dall’Associazione Volontariato Penitenziario – Centro Diurno Attavante ODV di Firenze.
Orari di apertura:
10:30/13:00 - 14:00/18:00
Info e contatti:
3335778330
T. +39 348 69 58 466
T. +39 320 96 63 101