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Primi Fiati
Partendo dal pensiero dell’uomo nei confronti della realtà che lo circonda, sette giovani artisti hanno riflettuto sulla possibilità della ricerca di un medium nei rapporti con l’altro, con l’oggetto, con l’assoluto.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Martedì 3 dicembre si inaugura presso la Galleria Arte Spazio la mostra Primi Fiati: una collettiva di
giovani artisti, che hanno deciso di “uscire allo scoperto” e rivelare la loro ricerca artistica. Ognuno di
loro non è alla prima esperienza espositiva, ma in questa collettiva si presentano in quanto gruppo che
tenta di relazionarsi in un “pensiero condiviso”, pur mantenendo la propria individualità. Il progetto è
il risultato delle tante riflessioni iniziate durante le lezioni nelle aule accademiche e dal loro continuo
sviluppo dato dal confronto e dalla condivisione.
Partendo dal pensiero dell’uomo nei confronti della realtà che lo circonda, gli autori hanno riflettuto
sulla possibilità della ricerca di un medium nei rapporti con l’altro, con l’oggetto, con l’assoluto. Stato
d’animo che si riflette nel creare un’ “opera”, che faccia da tramite con la realtà, proprio partendo
dalla considerazione sulla difficile relazione dell’uomo con il mondo. Si giunge così a porsi e a porre
al fruitore interrogativi essenziali per quella che è la domanda diffusa, oggi, sul senso dell’esperienza
estetica: può l’opera d’arte divenire un “oggetto” che si ponga come medium di comunicazione e di
espressione tra l’intimità del soggetto e la realtà esterna? O persino con l’assoluto?
Pietro Fortuna, docente all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, che ha seguito e preparato i nostri
giovani artisti al loro debutto, così scrive:
“Il titolo è Primi fiati, ovvero una riflessione sulla distanza ovviamente non solo in senso spaziale,
diciamo fenomenologico, ma come condizione originaria compresa in quel complesso universo che
più propriamente chiamiamo esteriorità. Da qui l’avvio a considerazioni sulla nostra difficile relazione
con il mondo, a come l’arte e altre forme di pensiero hanno tentato di contenere l’impatto o lo hanno
forzato eleggendo la frontalità a soglia, a confine e alimentando dunque la promessa nelle forme che
conosciamo, fede, verità…
Ma Primi fiati, rimanda anche all’esordio dei nostri ragazzi come novelli artisti che hanno percepito
la gravità del compito, l’annunciarsi di una qualche responsabilità che per sentirla veramente chiede
soltanto tempo e una forza che non ha certo bisogno di muscoli in quanto non deve essere esercitata
ma contenuta, accumulata perché sia piena impotenza e dunque pensiero”.
Nella mostra il fruitore troverà diverse espressioni artistiche, tutte sapientemente allestite nel dialogo
continuo tra la forma e il suo stare nello spazio, e potrà approfondire il suo primo approccio estetico
direttamente con gli artisti.
Lara Caccia
giovani artisti, che hanno deciso di “uscire allo scoperto” e rivelare la loro ricerca artistica. Ognuno di
loro non è alla prima esperienza espositiva, ma in questa collettiva si presentano in quanto gruppo che
tenta di relazionarsi in un “pensiero condiviso”, pur mantenendo la propria individualità. Il progetto è
il risultato delle tante riflessioni iniziate durante le lezioni nelle aule accademiche e dal loro continuo
sviluppo dato dal confronto e dalla condivisione.
Partendo dal pensiero dell’uomo nei confronti della realtà che lo circonda, gli autori hanno riflettuto
sulla possibilità della ricerca di un medium nei rapporti con l’altro, con l’oggetto, con l’assoluto. Stato
d’animo che si riflette nel creare un’ “opera”, che faccia da tramite con la realtà, proprio partendo
dalla considerazione sulla difficile relazione dell’uomo con il mondo. Si giunge così a porsi e a porre
al fruitore interrogativi essenziali per quella che è la domanda diffusa, oggi, sul senso dell’esperienza
estetica: può l’opera d’arte divenire un “oggetto” che si ponga come medium di comunicazione e di
espressione tra l’intimità del soggetto e la realtà esterna? O persino con l’assoluto?
Pietro Fortuna, docente all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, che ha seguito e preparato i nostri
giovani artisti al loro debutto, così scrive:
“Il titolo è Primi fiati, ovvero una riflessione sulla distanza ovviamente non solo in senso spaziale,
diciamo fenomenologico, ma come condizione originaria compresa in quel complesso universo che
più propriamente chiamiamo esteriorità. Da qui l’avvio a considerazioni sulla nostra difficile relazione
con il mondo, a come l’arte e altre forme di pensiero hanno tentato di contenere l’impatto o lo hanno
forzato eleggendo la frontalità a soglia, a confine e alimentando dunque la promessa nelle forme che
conosciamo, fede, verità…
Ma Primi fiati, rimanda anche all’esordio dei nostri ragazzi come novelli artisti che hanno percepito
la gravità del compito, l’annunciarsi di una qualche responsabilità che per sentirla veramente chiede
soltanto tempo e una forza che non ha certo bisogno di muscoli in quanto non deve essere esercitata
ma contenuta, accumulata perché sia piena impotenza e dunque pensiero”.
Nella mostra il fruitore troverà diverse espressioni artistiche, tutte sapientemente allestite nel dialogo
continuo tra la forma e il suo stare nello spazio, e potrà approfondire il suo primo approccio estetico
direttamente con gli artisti.
Lara Caccia
03
dicembre 2013
Primi Fiati
Dal 03 al 22 dicembre 2013
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Catanzaro
Catanzaro, (Catanzaro)
Catanzaro, (Catanzaro)
Orario di apertura
dal 3 al 8 dicembre aperto tutti i giorni dalle 15,00 alle 20,00
dal 9 al 22 dicembre aperto venerdì, sabato e domenica, o su appuntamento
(info 333 5788442 – 320 6886437)
Vernissage
3 Dicembre 2013, h 19
Autore
Curatore