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Ragnhild Nes – Quando le parole aggrediscono il visibile si cancellano
SARP è lieto di accogliervi a questo appuntamento per conoscere le opere dell’artista norvegese Ragnhild Nes: Quando le parole aggrediscono il visibile si cancellano, mostra curata da Truls Blaasmo.
Comunicato stampa
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SARP è lieto di accogliervi a questo appuntamento per conoscere le opere dell’artista norvegese Ragnhild Nes: Quando le parole aggrediscono il visibile si cancellano, mostra curata da Truls Blaasmo.
La Sicilia, isola del mediterraneo, la sua storia, i miti, culti ancestrali, ma soprattutto la luce abbacinante, il nero della lava e il paesaggio hanno stimolato un nuovo punto di vista, un modo diverso di vedere e percepire il mondo dell’artista, immergendosi completamente nello spirito della Sicilia, terra di emozioni. L’apice delle sue emozioni ha raggiunto il massimo di livello sinestetico con l’escursione al vulcano Etna, come Emily Lowe, viaggiatrice inglese che nel 1857 visita la Sicilia e ne esalta la bellezza del paesaggio. Ispirandosi alle poesie di Emily Dickinson, Nes identifica il vulcano Etna con la vita stessa, energia e dolore, dove il rosso della lava e del nero contrasta nello stesso tempo con la luce accecante del sole. Lo spirito dell’artista si è immerso completamente nell’essere del mondo che la circonda e immergendosi, in questo territorio unico ha colto la sua reale essenza, che trova compimento nelle sue tele. Le sue opere nascono da una creatività poetica, che nasce dalla parola, dal linguaggio. La scrittura e il momento creativo della scrittura, è il suo modo di contestualizzare un’emozione, una riflessione, un sogno, un palpito e catturare uno scorcio del e nel tempo.
Per Nes, la poesia dal greco poiesis è creazione, che in un rapporto sinestetico mescola varie percezioni sensoriali e visive. La pittura, come le parole fissa le cose viventi nel tempo e nello spazio, diventano immagini sovrapposte che galleggiano l’una sull’altra senza convergenza. Le sue poesie sono il suo respiro e i colori sono le sue parole con le quali Nes scrive i suoi testi. Sono frammenti del mondo, in cui le cose non sono più cose. Sono state deprivate di essenza e gli oggetti sono scomparsi, ma si trasformano in striature, superfici illuminate, paesaggi stilizzati, in cui il colore acquista una grande forza espressiva e cromatica. L’ istante presente che è l’unico momento che viviamo, si riempie dei colori, delle impressioni, e l’azzurro del cielo diventa visibile senza la parola “cielo”.
Quando le parole aggrediscono il visibile si cancellano.
La Sicilia, isola del mediterraneo, la sua storia, i miti, culti ancestrali, ma soprattutto la luce abbacinante, il nero della lava e il paesaggio hanno stimolato un nuovo punto di vista, un modo diverso di vedere e percepire il mondo dell’artista, immergendosi completamente nello spirito della Sicilia, terra di emozioni. L’apice delle sue emozioni ha raggiunto il massimo di livello sinestetico con l’escursione al vulcano Etna, come Emily Lowe, viaggiatrice inglese che nel 1857 visita la Sicilia e ne esalta la bellezza del paesaggio. Ispirandosi alle poesie di Emily Dickinson, Nes identifica il vulcano Etna con la vita stessa, energia e dolore, dove il rosso della lava e del nero contrasta nello stesso tempo con la luce accecante del sole. Lo spirito dell’artista si è immerso completamente nell’essere del mondo che la circonda e immergendosi, in questo territorio unico ha colto la sua reale essenza, che trova compimento nelle sue tele. Le sue opere nascono da una creatività poetica, che nasce dalla parola, dal linguaggio. La scrittura e il momento creativo della scrittura, è il suo modo di contestualizzare un’emozione, una riflessione, un sogno, un palpito e catturare uno scorcio del e nel tempo.
Per Nes, la poesia dal greco poiesis è creazione, che in un rapporto sinestetico mescola varie percezioni sensoriali e visive. La pittura, come le parole fissa le cose viventi nel tempo e nello spazio, diventano immagini sovrapposte che galleggiano l’una sull’altra senza convergenza. Le sue poesie sono il suo respiro e i colori sono le sue parole con le quali Nes scrive i suoi testi. Sono frammenti del mondo, in cui le cose non sono più cose. Sono state deprivate di essenza e gli oggetti sono scomparsi, ma si trasformano in striature, superfici illuminate, paesaggi stilizzati, in cui il colore acquista una grande forza espressiva e cromatica. L’ istante presente che è l’unico momento che viviamo, si riempie dei colori, delle impressioni, e l’azzurro del cielo diventa visibile senza la parola “cielo”.
Quando le parole aggrediscono il visibile si cancellano.
01
ottobre 2022
Ragnhild Nes – Quando le parole aggrediscono il visibile si cancellano
Dal primo al 30 ottobre 2022
arte contemporanea
Location
SARP PALAZZO PREVITERA
Linguaglossa, Via D. Alighieri, 22, (CT)
Linguaglossa, Via D. Alighieri, 22, (CT)
Orario di apertura
18-20
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione