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Rebecca Forster – La diva di Verona va a Manhattan (passando per Nizza)
mostra di disegni e sculture
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Scrive Angela Madesani: "Mi pare di riuscire a riscontrare in alcuni disegni di grandi
dimensioni del 2005 una sorta di summa di quanto Rebecca Forster sta facendo da qualche
anno a questa parte. In questi è una fusione di culture, in grado di creare un rapporto dialettico,
di confronto fra diversi elementi. Nei disegni è la mappa di Bergamo, ma è anche una figurina,
che appare di frequente, quella di una scultura del XIV secolo del Museo di Castelvecchio di
Verona, presa di spalle. Il tutto inserito in una forma, forse architettonica, che esce da qualsiasi
idea costruttiva preconcetta. Anzi, pare strano, ma nasce dall'osservazione di un sacchetto di
taralli su un tavolo...
Le mappe stilizzate, trasformate sono nei lavori degli ultimi quattro o cinque anni, anni complessi,
di grande trasferte, di profonde riflessioni. Forster, tuttavia, è interessata a andare oltre le mappe,
a scovare, cercare. E' dentro, sotto di esse.
Il suo cammino è documentato. I suoi passi diventano punti, disegnati, incisi, scolpiti...
Qui tra le città che ha girato: Nizza, New York, Bergamo, Verona, si muove come
un archeologo "urbano" del presente...
Nei suoi vulcani di ottone l'oro del materiale diviene colore di luce, in cui sono incise
mappe per ripercorrere la memoria, la storia, personale, ma anche collettiva.
Senza però, riferimenti precisi. Piuttosto accenni, che si scoprono attraverso l'affascinante
processo dell'osservazione."
dimensioni del 2005 una sorta di summa di quanto Rebecca Forster sta facendo da qualche
anno a questa parte. In questi è una fusione di culture, in grado di creare un rapporto dialettico,
di confronto fra diversi elementi. Nei disegni è la mappa di Bergamo, ma è anche una figurina,
che appare di frequente, quella di una scultura del XIV secolo del Museo di Castelvecchio di
Verona, presa di spalle. Il tutto inserito in una forma, forse architettonica, che esce da qualsiasi
idea costruttiva preconcetta. Anzi, pare strano, ma nasce dall'osservazione di un sacchetto di
taralli su un tavolo...
Le mappe stilizzate, trasformate sono nei lavori degli ultimi quattro o cinque anni, anni complessi,
di grande trasferte, di profonde riflessioni. Forster, tuttavia, è interessata a andare oltre le mappe,
a scovare, cercare. E' dentro, sotto di esse.
Il suo cammino è documentato. I suoi passi diventano punti, disegnati, incisi, scolpiti...
Qui tra le città che ha girato: Nizza, New York, Bergamo, Verona, si muove come
un archeologo "urbano" del presente...
Nei suoi vulcani di ottone l'oro del materiale diviene colore di luce, in cui sono incise
mappe per ripercorrere la memoria, la storia, personale, ma anche collettiva.
Senza però, riferimenti precisi. Piuttosto accenni, che si scoprono attraverso l'affascinante
processo dell'osservazione."
18
ottobre 2005
Rebecca Forster – La diva di Verona va a Manhattan (passando per Nizza)
Dal 18 ottobre al 19 novembre 2005
arte contemporanea
Location
SPAZIOTEMPORANEO
Milano, Via Solferino, 56, (Milano)
Milano, Via Solferino, 56, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 16–19,30
Vernissage
18 Ottobre 2005, ore 18,30
Autore




