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Renato Marini – Poesia Sognante
Il percorso artistico di Renato Marini è da sempre improntato sulla rappresentazione immaginaria dell’effimero paesaggistico, del naturale oltre le cose. Da uomo sentimentalmente legato al suo territorio di nascita ha costantemente ricercato il modus operandi per fissarlo sulla tela.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
Titolo: RENATO MARINI: Poesia Sognante.
Organizzazione: Nuova Officina Solare Arte Contemporanea.
Luogo: Corso Nazionale n°12, Termoli.
Data: 29 novembre / 12 dicembre 2025
Inaugurazione: sabato 29 novembre ore 18.00
Apertura: tutti i giorni 18.00 – 20.30
Presentazione
Il percorso artistico di Renato Marini è da sempre improntato sulla rappresentazione immaginaria dell'effimero paesaggistico, del naturale oltre le cose. Da uomo sentimentalmente legato al suo territorio di nascita ha costantemente ricercato il modus operandi per fissare sulla tela l'intrinseca essenza del non visibile, del non percepibile a occhio nudo, la rappresentazione labile e ancestrale di una natura aspra e dolce come quella molisana.
Nei suoi dipinti si percepiscono linee e stesure cromatiche fatte di colori tenui intervallate da pseudoalberi, pseudocase, pseudolaghi o fiumi, che materializzano allo sguardo di chi osserva un profondo spazio quasi immateriale: sono forme eteree che richiamano alla mente estensioni infinite già percepite in altre esperienze sensoriali ma dimenticate. Sono dipinti che hanno la forza essenziale per coinvolgere lo spettatore nel viaggio della percezione visiva alla ricerca della propria visione del mondo.
Per raggiungere e ottenere questa poesia cromatica Renato Marini si avvale, come elemento cromatico essenziale, della fenomenica della luce, intesa come concetto fondamentale per manifestare la rivelazione spirituale del creato.
Nella storia dell'arte ci sono state esperienze artistiche d'immenso valore creativo che hanno utilizzato la luce come fonte d'ispirazione e di ricerca estetica, ricordando tra queste la pittura en plein air degli Impressionisti francesi e la pittura del sublime dell'inglese Turner: tuttavia, per sintetizzare meglio l'arte di Renato Marini mi pare interessante ricordare, in questa occasione, l'esperienza dei Chiaristi lombardi che intorno agli anni '30 hanno sperimentato l'interpretazione e l'uso della luce nella loro opera.
I Chiaristi usavano la tecnica di dipingere su una tela preparata con del bianco ancora umido in modo da stratificare pennellate veloci di colore che si stemperavano di tono per ottenere effetti di chiara morbidezza dei soggetti rappresentati; Marini, invece procede in modo più riflessivo, stempera con attenta sintesi il colore diluendolo sulla tavolozza, immaginando progressivamente lo sviluppo della profondità di campo.
Un'esperienza in continua evoluzione che negli ultimi anni ha maturato la necessità di eliminare gli elementi pseudorappresentativi della natura presenti nelle opere precedenti per strutturare campiture di colore orizzontale, che raccontano ancora la presenza di un poetico paesaggio, ma che evocano al contempo sempre più l'autonomia astratta del colore: un procedimento di sintesi estetica che ricorda la magnifica opera di Antonio Calderara, eccelso artista che ha fatto vibrare le superfici delle sue tele con una forza cromatica luminosa ineguagliabile.
Le opere esposte in questa mostra dimostrano dunque tutto lo sforzo creativo e tutta la forza espressiva che Renato Marini ha maturato fino ad oggi, regalandoci una personalissima percezione simbolica e sensitiva della natura definibile come poesia sognante.
(Nino Barone)
Biografia
Nato a Larino (CB) nel 1955 vive e lavora a Campomarino (CB). Inizia a dipingere nella metà degli anni settanta. Nel 1990 fonda il Centro Culturale IL CAMPO a Campomarino ora divenuto Archivio Storico dove sono conservate oltre 580 opere di artisti molti dei quali hanno scritto una pagina importante di storia dell'arte contemporanea in Italia e all'estero. Ha organizzato diverse mostre sia personali che collettive collaborando con artisti nazionali e internazionali. Nel 2000 stringe amicizia con Christo e sua moglie Jeanne Claude e in occasione del ventennale della fondazione (1990 - 2010) del Centro ospita presso gli spazi del Campo una sua mostra personale. Evento storico per Campomarino e per l'intera regione Molise.
Il suo lavoro è fortemente legato al paesaggio molisano: nei suoi dipinti il paesaggio non è solo rappresentato, ma trasfigurato in un'immagine mentale, un confine tra memoria e astrazione. Secondo i critici, Marini "accende un'attenzione educata verso i paesaggi della sua terra" e nei suoi lavori emergono visioni di astrazione ma anche ricordi di radici concrete. Oltre a dipingere, Marini è un organizzatore culturale: attraverso il Centro Culturale IL CAMPO ha promosso eventi d'arte e mostre coinvolgendo artisti emergenti e affermati. Il suo Centro ha un ruolo importante anche per la scena artistica molisana, contribuendo alla valorizzazione culturale del territorio.
Attualmente presso gli spazi della Caffetteria 10 punto 5 di Termoli cura l'esposizione dei 5 dipinti "Un Artista al Mese" giunta a tutt'oggi alla sua XXXV edizione.
Le sue opere sono presenti in diversi Musei tra cui il Museo d'arte
Contemporanea di Termoli MACTE e collezioni pubbliche e private. Diversi storici e critici dell'arte hanno scritto sulla sua ricerca artistica tra I quali: Achille Pace, Guido Montana, Alessandro Masi, Vittorio Sgarbi, Giorgio Di Genova, Maurizio Vitiello, Tommaso Evangelista, Eolo Costi, Hugo Orlando, Antonio Picariello, Lara De Lena, Michele Porsia, Leo Strozzieri, Lucio del Gobbo, Enzo Le Pera, Raffaele Nigro, Nino Barone.
Titolo: RENATO MARINI: Poesia Sognante.
Organizzazione: Nuova Officina Solare Arte Contemporanea.
Luogo: Corso Nazionale n°12, Termoli.
Data: 29 novembre / 12 dicembre 2025
Inaugurazione: sabato 29 novembre ore 18.00
Apertura: tutti i giorni 18.00 – 20.30
Presentazione
Il percorso artistico di Renato Marini è da sempre improntato sulla rappresentazione immaginaria dell'effimero paesaggistico, del naturale oltre le cose. Da uomo sentimentalmente legato al suo territorio di nascita ha costantemente ricercato il modus operandi per fissare sulla tela l'intrinseca essenza del non visibile, del non percepibile a occhio nudo, la rappresentazione labile e ancestrale di una natura aspra e dolce come quella molisana.
Nei suoi dipinti si percepiscono linee e stesure cromatiche fatte di colori tenui intervallate da pseudoalberi, pseudocase, pseudolaghi o fiumi, che materializzano allo sguardo di chi osserva un profondo spazio quasi immateriale: sono forme eteree che richiamano alla mente estensioni infinite già percepite in altre esperienze sensoriali ma dimenticate. Sono dipinti che hanno la forza essenziale per coinvolgere lo spettatore nel viaggio della percezione visiva alla ricerca della propria visione del mondo.
Per raggiungere e ottenere questa poesia cromatica Renato Marini si avvale, come elemento cromatico essenziale, della fenomenica della luce, intesa come concetto fondamentale per manifestare la rivelazione spirituale del creato.
Nella storia dell'arte ci sono state esperienze artistiche d'immenso valore creativo che hanno utilizzato la luce come fonte d'ispirazione e di ricerca estetica, ricordando tra queste la pittura en plein air degli Impressionisti francesi e la pittura del sublime dell'inglese Turner: tuttavia, per sintetizzare meglio l'arte di Renato Marini mi pare interessante ricordare, in questa occasione, l'esperienza dei Chiaristi lombardi che intorno agli anni '30 hanno sperimentato l'interpretazione e l'uso della luce nella loro opera.
I Chiaristi usavano la tecnica di dipingere su una tela preparata con del bianco ancora umido in modo da stratificare pennellate veloci di colore che si stemperavano di tono per ottenere effetti di chiara morbidezza dei soggetti rappresentati; Marini, invece procede in modo più riflessivo, stempera con attenta sintesi il colore diluendolo sulla tavolozza, immaginando progressivamente lo sviluppo della profondità di campo.
Un'esperienza in continua evoluzione che negli ultimi anni ha maturato la necessità di eliminare gli elementi pseudorappresentativi della natura presenti nelle opere precedenti per strutturare campiture di colore orizzontale, che raccontano ancora la presenza di un poetico paesaggio, ma che evocano al contempo sempre più l'autonomia astratta del colore: un procedimento di sintesi estetica che ricorda la magnifica opera di Antonio Calderara, eccelso artista che ha fatto vibrare le superfici delle sue tele con una forza cromatica luminosa ineguagliabile.
Le opere esposte in questa mostra dimostrano dunque tutto lo sforzo creativo e tutta la forza espressiva che Renato Marini ha maturato fino ad oggi, regalandoci una personalissima percezione simbolica e sensitiva della natura definibile come poesia sognante.
(Nino Barone)
Biografia
Nato a Larino (CB) nel 1955 vive e lavora a Campomarino (CB). Inizia a dipingere nella metà degli anni settanta. Nel 1990 fonda il Centro Culturale IL CAMPO a Campomarino ora divenuto Archivio Storico dove sono conservate oltre 580 opere di artisti molti dei quali hanno scritto una pagina importante di storia dell'arte contemporanea in Italia e all'estero. Ha organizzato diverse mostre sia personali che collettive collaborando con artisti nazionali e internazionali. Nel 2000 stringe amicizia con Christo e sua moglie Jeanne Claude e in occasione del ventennale della fondazione (1990 - 2010) del Centro ospita presso gli spazi del Campo una sua mostra personale. Evento storico per Campomarino e per l'intera regione Molise.
Il suo lavoro è fortemente legato al paesaggio molisano: nei suoi dipinti il paesaggio non è solo rappresentato, ma trasfigurato in un'immagine mentale, un confine tra memoria e astrazione. Secondo i critici, Marini "accende un'attenzione educata verso i paesaggi della sua terra" e nei suoi lavori emergono visioni di astrazione ma anche ricordi di radici concrete. Oltre a dipingere, Marini è un organizzatore culturale: attraverso il Centro Culturale IL CAMPO ha promosso eventi d'arte e mostre coinvolgendo artisti emergenti e affermati. Il suo Centro ha un ruolo importante anche per la scena artistica molisana, contribuendo alla valorizzazione culturale del territorio.
Attualmente presso gli spazi della Caffetteria 10 punto 5 di Termoli cura l'esposizione dei 5 dipinti "Un Artista al Mese" giunta a tutt'oggi alla sua XXXV edizione.
Le sue opere sono presenti in diversi Musei tra cui il Museo d'arte
Contemporanea di Termoli MACTE e collezioni pubbliche e private. Diversi storici e critici dell'arte hanno scritto sulla sua ricerca artistica tra I quali: Achille Pace, Guido Montana, Alessandro Masi, Vittorio Sgarbi, Giorgio Di Genova, Maurizio Vitiello, Tommaso Evangelista, Eolo Costi, Hugo Orlando, Antonio Picariello, Lara De Lena, Michele Porsia, Leo Strozzieri, Lucio del Gobbo, Enzo Le Pera, Raffaele Nigro, Nino Barone.
29
novembre 2025
Renato Marini – Poesia Sognante
Dal 29 novembre al 12 dicembre 2025
arte contemporanea
Location
Nuova Officina Solare
Termoli, Corso Nazionale, 12, (CB)
Termoli, Corso Nazionale, 12, (CB)
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 18-20,30
Autore







