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Residenza d’artista – Veronica Neri
Dal 4 al 28 luglio 2025, Veronica Neri è in residenza a Paola con Lieve come ciò che scompare, progetto che intreccia pratiche installative e materiali effimeri per riflettere su memoria, abbandono e cura nei cimiteri calabresi. A cura di Gina Venneri, con il coordinamento di Luca Granato.
Comunicato stampa
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LIEVE COME CIÒ CHE SCOMPARE
Residenza d’artista di Veronica Neri
4 – 28 luglio 2025
Osservatoriomaree, Paola (CS) – Costa Tirrenica
Dal 4 al 28 luglio 2025, l’artista Veronica Neri è ospite di Osservatoriomaree a Paola, sulla costa tirrenica calabrese, per una nuova tappa del programma di residenze dedicato alla sperimentazione artistica in dialogo con il territorio. La residenza, a cura di Gina Venneri e coordinata da Luca Granato, prende il titolo di Lieve come ciò che scompare e interroga, attraverso i cimiteri calabresi, le tensioni tra pratiche di cura, processi di abbandono e forme mutevoli di attribuzione di senso nello spazio memoriale.
Il progetto si concentra sull’osservazione dei gesti minimi e residuali legati alla commemorazione dei defunti, in particolare l’uso e la dismissione di fiori recisi e altri materiali votivi. Attraverso un approccio che intreccia pratiche installative, raccolta di materiali organici e riflessione etnografica, Neri esplora le soglie tra presenza e assenza, tra ciò che resta e ciò che lentamente svanisce. I luoghi cimiteriali, sempre più spesso trascurati o svuotati di significato rituale, diventano per l’artista spazi di osservazione e di ascolto, in cui interrogare la relazione tra memoria, rifiuto e trasformazione.
La ricerca si colloca all’interno di un percorso più ampio che Veronica Neri conduce da anni attorno ai temi della vanitas, della fragilità e della materia in trasformazione. L’artista impiega materiali effimeri – fiori in decomposizione, stoffe logore, lenzuola dismesse – per realizzare archivi poetici e precari, capaci di restituire dignità e attenzione a ciò che è stato dimenticato o rimosso. L’opera prende così forma a partire da pratiche intime e silenziose, come la raccolta di resti floreali dai rifiuti dei cimiteri o l’interramento di oggetti per attivare un processo diretto di interazione con la terra.
In un’epoca segnata dalla velocità, dalla sovraesposizione e dalla produttività come valore dominante, Lieve come ciò che scompare si propone come un gesto contrario: un atto di ascolto lento, una ricerca sulla soglia tra visibile e invisibile, tra tempo individuale e tempo collettivo, che interroga il ruolo della memoria nei territori marginali del Sud.
Veronica Neri (Sora, 1995) è un’artista visiva la cui pratica si muove tra installazione, gesto performativo e ritualità quotidiana. Al centro della sua ricerca si trovano la caducità delle forme, la relazione tra cura e abbandono, e il dialogo tra intimità e sfera pubblica. Ha partecipato a numerose residenze e progetti espositivi, lavorando spesso in contesti marginali o domestici, nei quali attiva dispositivi visivi e poetici di resistenza al tempo e all’oblio.
Per informazioni:
osservatoriomaree@gmail.com
www.osservatoriomaree.it
Residenza d’artista di Veronica Neri
4 – 28 luglio 2025
Osservatoriomaree, Paola (CS) – Costa Tirrenica
Dal 4 al 28 luglio 2025, l’artista Veronica Neri è ospite di Osservatoriomaree a Paola, sulla costa tirrenica calabrese, per una nuova tappa del programma di residenze dedicato alla sperimentazione artistica in dialogo con il territorio. La residenza, a cura di Gina Venneri e coordinata da Luca Granato, prende il titolo di Lieve come ciò che scompare e interroga, attraverso i cimiteri calabresi, le tensioni tra pratiche di cura, processi di abbandono e forme mutevoli di attribuzione di senso nello spazio memoriale.
Il progetto si concentra sull’osservazione dei gesti minimi e residuali legati alla commemorazione dei defunti, in particolare l’uso e la dismissione di fiori recisi e altri materiali votivi. Attraverso un approccio che intreccia pratiche installative, raccolta di materiali organici e riflessione etnografica, Neri esplora le soglie tra presenza e assenza, tra ciò che resta e ciò che lentamente svanisce. I luoghi cimiteriali, sempre più spesso trascurati o svuotati di significato rituale, diventano per l’artista spazi di osservazione e di ascolto, in cui interrogare la relazione tra memoria, rifiuto e trasformazione.
La ricerca si colloca all’interno di un percorso più ampio che Veronica Neri conduce da anni attorno ai temi della vanitas, della fragilità e della materia in trasformazione. L’artista impiega materiali effimeri – fiori in decomposizione, stoffe logore, lenzuola dismesse – per realizzare archivi poetici e precari, capaci di restituire dignità e attenzione a ciò che è stato dimenticato o rimosso. L’opera prende così forma a partire da pratiche intime e silenziose, come la raccolta di resti floreali dai rifiuti dei cimiteri o l’interramento di oggetti per attivare un processo diretto di interazione con la terra.
In un’epoca segnata dalla velocità, dalla sovraesposizione e dalla produttività come valore dominante, Lieve come ciò che scompare si propone come un gesto contrario: un atto di ascolto lento, una ricerca sulla soglia tra visibile e invisibile, tra tempo individuale e tempo collettivo, che interroga il ruolo della memoria nei territori marginali del Sud.
Veronica Neri (Sora, 1995) è un’artista visiva la cui pratica si muove tra installazione, gesto performativo e ritualità quotidiana. Al centro della sua ricerca si trovano la caducità delle forme, la relazione tra cura e abbandono, e il dialogo tra intimità e sfera pubblica. Ha partecipato a numerose residenze e progetti espositivi, lavorando spesso in contesti marginali o domestici, nei quali attiva dispositivi visivi e poetici di resistenza al tempo e all’oblio.
Per informazioni:
osservatoriomaree@gmail.com
www.osservatoriomaree.it
14
luglio 2025
Residenza d’artista – Veronica Neri
Dal 14 al 28 luglio 2025
arte contemporanea
Location
Orario di apertura
10-13
15-19
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Produzione organizzazione




