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Riccardo Agelini – Al di là della forma
La mostra ripercorre la ricerca dell’artista, dalle prime sperimentazioni bolognesi sul movimento ai cicli parigini tra automatismo, grafite e frottage, fino alle opere più recenti nate dopo il ritorno nelle Marche e ispirate ai “tre segni dell’esistenza”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“AL DI LÀ DELLA FORMA”
Mostra di Riccardo Angelini
a cura di Stefano Bracalente
Monte Vidon Corrado
Centro Studi Osvaldo Licini
20 dicembre 2025 – 22 febbraio 2026
Il Centro Studi Osvaldo Licini, in collaborazione con il Comune di Monte Vidon Corrado e il contributo della Regione Marche, presenta la personale di Riccardo Angelini, un viaggio nelle tappe essenziali della sua ricerca: dalle prime sperimentazioni bolognesi di segno e fotodinamica, ai cicli parigini tra automatismo, grafite e frottage, fino alle opere nate dal ritorno nelle Marche ispirate ai “tre segni dell’esistenza”.
L’appuntamento è per sabato 20 dicembre 2025, presso il teatro comunale di Monte Vidon Corrado, dove l’artista dialogherà con il curatore, Stefano Bracalente, prima della visita alla mostra allestita nelle due sale del Centro Studi Licini.
Impermanenza: Anicca
Insoddisfazione o sofferenza: Dukkha
Non-sé: Anatta.
Questi i “tre segni dell’esistenza”, le tre caratteristiche condivise da tutti i fenomeni – compresi pensieri, emozioni, esperienze – attraverso i quali l’artista conduce la propria meditazione sul senso dell’esistere nel cosmo. Nulla è durevole, niente permane a lungo: non gli stati di soddisfazione e gioia, neppure l’identità del Sé. Tutto cambia anche nella pittura di Angelini, che vive di trasformazioni continue e di metamorfosi, in un processo che parte sempre dalla forma ma che, tramite il rituale sacrificale della sua distruzione, porta «al di là della forma», là dove immagine e materia diventano un campo di risonanza spirituale.
Nella prima sala, le “origini” della ricerca di Angelini e la sua formazione sono documentate da opere come L’Animale, con cui la mostra si apre, e dalle Fotodinamiche futuriste, nelle quali la riflessione sul fotodinamismo di Bragaglia sfocia in una libera e originale rielaborazione sull’impermanenza del gesto, mentre le carte parigine a grafite e la serie Fragment esprimono la tensione sperimentale di un linguaggio che si è sempre mosso tra il gesto e il segno, l’affiorare della figura e la sua dissoluzione facendo propri certi processi della percezione visiva come pure l’esoterismo, il misticismo e gli automatismi psichici surrealisti, mai semplicemente replicati ma sempre personalizzati, ricondotti al vissuto dell’artista, all’infanzia, ai legami familiari.
La seconda sala raccoglie invece la produzione più recente, l’approdo a una “cifra” più consapevole e identitaria attraverso l’uso di polveri naturali, pigmenti organici e acque vive, del fiume Aso e dell’Adriatico, in un processo alchemico che esprime in immagine i “tre segni dell’esistenza”: in queste opere, la pittura si rivela più che mai come un corpo instabile, continuamente esposto al tempo, alla trasformazione, all’ossidazione. Le figure emergono mai compiute, la forma si dà per frammenti, si svela e subito sfugge come una preda in fuga dallo sguardo “cacciatore” del pensiero raziocinante; volutamente ambigue, le figure sono sospese tra umano, zoomorfo e organico, tra memoria sommersa e metamorfosi, in un movimento incessante che non consente di agguantare mai una forma definitiva, conducendo piuttosto oltre la superficie visibile, dove materia e spirito si confondono, restituendo allo sguardo la fragile potenza dell’impermanenza.
Un’opera dal nuovo ciclo Retaggi Lunari — presentata qui in anteprima — chiude la mostra testimoniando la continuità coi lavori precedenti da una parte e l’evoluzione, dall’altra, della attuale ricerca dell’artista.
Orari apertura mostra
Sabato e Domenica dalle 16 alle 19
Contatti e Info
Per informazioni
tel. +39 334 927 6790 - +39 0734 759348 int. 6
email: centrostudiosvaldolicini@gmail.com
http://www.centrostudiosvaldolicini.it
Mostra di Riccardo Angelini
a cura di Stefano Bracalente
Monte Vidon Corrado
Centro Studi Osvaldo Licini
20 dicembre 2025 – 22 febbraio 2026
Il Centro Studi Osvaldo Licini, in collaborazione con il Comune di Monte Vidon Corrado e il contributo della Regione Marche, presenta la personale di Riccardo Angelini, un viaggio nelle tappe essenziali della sua ricerca: dalle prime sperimentazioni bolognesi di segno e fotodinamica, ai cicli parigini tra automatismo, grafite e frottage, fino alle opere nate dal ritorno nelle Marche ispirate ai “tre segni dell’esistenza”.
L’appuntamento è per sabato 20 dicembre 2025, presso il teatro comunale di Monte Vidon Corrado, dove l’artista dialogherà con il curatore, Stefano Bracalente, prima della visita alla mostra allestita nelle due sale del Centro Studi Licini.
Impermanenza: Anicca
Insoddisfazione o sofferenza: Dukkha
Non-sé: Anatta.
Questi i “tre segni dell’esistenza”, le tre caratteristiche condivise da tutti i fenomeni – compresi pensieri, emozioni, esperienze – attraverso i quali l’artista conduce la propria meditazione sul senso dell’esistere nel cosmo. Nulla è durevole, niente permane a lungo: non gli stati di soddisfazione e gioia, neppure l’identità del Sé. Tutto cambia anche nella pittura di Angelini, che vive di trasformazioni continue e di metamorfosi, in un processo che parte sempre dalla forma ma che, tramite il rituale sacrificale della sua distruzione, porta «al di là della forma», là dove immagine e materia diventano un campo di risonanza spirituale.
Nella prima sala, le “origini” della ricerca di Angelini e la sua formazione sono documentate da opere come L’Animale, con cui la mostra si apre, e dalle Fotodinamiche futuriste, nelle quali la riflessione sul fotodinamismo di Bragaglia sfocia in una libera e originale rielaborazione sull’impermanenza del gesto, mentre le carte parigine a grafite e la serie Fragment esprimono la tensione sperimentale di un linguaggio che si è sempre mosso tra il gesto e il segno, l’affiorare della figura e la sua dissoluzione facendo propri certi processi della percezione visiva come pure l’esoterismo, il misticismo e gli automatismi psichici surrealisti, mai semplicemente replicati ma sempre personalizzati, ricondotti al vissuto dell’artista, all’infanzia, ai legami familiari.
La seconda sala raccoglie invece la produzione più recente, l’approdo a una “cifra” più consapevole e identitaria attraverso l’uso di polveri naturali, pigmenti organici e acque vive, del fiume Aso e dell’Adriatico, in un processo alchemico che esprime in immagine i “tre segni dell’esistenza”: in queste opere, la pittura si rivela più che mai come un corpo instabile, continuamente esposto al tempo, alla trasformazione, all’ossidazione. Le figure emergono mai compiute, la forma si dà per frammenti, si svela e subito sfugge come una preda in fuga dallo sguardo “cacciatore” del pensiero raziocinante; volutamente ambigue, le figure sono sospese tra umano, zoomorfo e organico, tra memoria sommersa e metamorfosi, in un movimento incessante che non consente di agguantare mai una forma definitiva, conducendo piuttosto oltre la superficie visibile, dove materia e spirito si confondono, restituendo allo sguardo la fragile potenza dell’impermanenza.
Un’opera dal nuovo ciclo Retaggi Lunari — presentata qui in anteprima — chiude la mostra testimoniando la continuità coi lavori precedenti da una parte e l’evoluzione, dall’altra, della attuale ricerca dell’artista.
Orari apertura mostra
Sabato e Domenica dalle 16 alle 19
Contatti e Info
Per informazioni
tel. +39 334 927 6790 - +39 0734 759348 int. 6
email: centrostudiosvaldolicini@gmail.com
http://www.centrostudiosvaldolicini.it
20
dicembre 2025
Riccardo Agelini – Al di là della forma
Dal 20 dicembre 2025 al 22 febbraio 2026
arte contemporanea
Location
MUSEO CASA LICINI – CENTRO STUDI OSVALDO LICINI
Monte Vidon Corrado, Corso G.Garibaldi, 3, (Ascoli Piceno)
Monte Vidon Corrado, Corso G.Garibaldi, 3, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
sabato e domenica ore 16-19
Vernissage
20 Dicembre 2025, ore 17
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Patrocini








