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Robert Wilson – Voom Portraits. Still life is real life
una serie di video-ritratti di stars del cinema e membri di famiglie reali, gente comune e animali straordinari, che l’artista texano ha realizzato lavorando negli ultimi due anni con VOOM HD Networks, un’azienda americana all’avanguardia nella ricerca delle tecnologie per la televisione in alta definizione. Brad Pitt, Jeanne Moreau, Jonny Depp, Isabelle Huppert, Carolina di Monaco, Dita von Teese, Mikhail Baryshnikov, Gao Xingjian, Winona Ryder, gufi e rane, sono i protagonisti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Brad Pitt, Jeanne Moreau, Jonny Depp, Isabelle Huppert, Carolina di Monaco, Dita von Teese, Mikhail Baryshnikov, Gao Xingjian, Winona Ryder, gufi e rane, sono i protagonisti di VOOM PORTRAITS. A Still Life is a Real Life, l'opera di Robert Wilson realizzata negli spazi del MADRE, museo d'arte contemporanea Donna Regina, per il Teatro Festival Italia|prologo. Commissionato e prodotto da VOOM HD Networks, VOOM PORTRAITS è un progetto speciale per Teatro Festival Italia di Napoli a cura di Change Performing Arts Milano visitabile l'11, 12 e 13 ottobre dalle 19.00 alle 24.00, e fino all'8 dicembre negli orari consueti del Museo.
VOOM PORTRAITS è una serie di video-ritratti di stars del cinema e membri di famiglie reali, gente comune e animali straordinari, che l'artista texano ha realizzato lavorando negli ultimi due anni con VOOM HD Networks, un'azienda americana all'avanguardia nella ricerca delle tecnologie per la televisione in alta definizione. Componente fondamentale nella realizzazione di questi ritratti del XXI secolo è la tecnologia che Voom ha sviluppato per produrre immagini di una qualità pura. Utilizzando un sistema di ripetizione senza fine, i video-ritratti sono stati pensati per essere mostrati in un museo, in uno spazio pubblico o nella casa di un collezionista, singolarmente o a gruppi. Naturalmente la raffinatezza artistica di questi ritratti si coniuga con la ricerca più avanzata per la preservazione dei lavori in un futuro illimitato: una sfida in continua evoluzione nell'era di rapidi cambiamenti tecnologici.
Ogni VOOM PORTRAIT è un'opera autonoma, sviluppata da Wilson in collaborazione con il soggetto ritratto ed in genere trae ispirazione da icone della storia e dell'arte o da film celebri, come ad esempio il ritratto della principessa Carolina di Monaco ispirato al ruolo interpretato da sua madre Grace Kelly ne La finestra sul cortile.
Presentati in un ciclo infinito di loop i VOOM PORTRAITS - ciascuno della durata variabile tra 30 secondi e 20 minuti - sembrerebbero ad un primo sguardo tradizionali ritratti statici. Poi però i personaggi compiono una semplice azione, un piccolo movimento, un battere di ciglia e l'esperienza della percezione cambia radicalmente.
La nitidezza della tecnologia delle immagini in alta definizione rafforza questi sottili effetti, esaltati da colonne sonore composte per l'occasione da musicisti come Lou Reed, Tom Waits, Bernard Hermann, Michael Galasso e Hans Peter Kuhn.
Per questa esclusiva presentazione al Teatro Festival Italia di Napoli, Robert Wilson ha curato personalmente la scelta e l'allestimento di una serie di video-ritratti nello spazio magico della Chiesa gotica del Museo Donna Regina: dalla sognante atmosfera del portico di ingresso popolato da una famiglia di bianchi e ieratici gufi, si passa alla densa famiglia di personaggi famosi tra i quali uno stralunato Brad Pitt in shorts sotto una pioggia a catinelle e una Jeanne Moreau nei panni della regina di Scozia, Jonny Depp che si ispira ad una foto di Man Ray e Isabelle Huppert in una sognante interpretazione di Greta Garbo.
Dopo questo denso olimpo di stelle collocate nelle navate laterali della chiesa, il visitatore si troverà ai piedi dell'abside in uno stagno di rane gracidanti e, in fondo alla salita, al centro di un trittico tra una frizzante Dita von Teese e Mikhail Baryshnikov nei panni di San Sebastiano, dove campeggia il ritratto dello scrittore cinese Gao Xingjian, con il suo volto sacrale come di porcellana, sul quale si inscrive la frase “La solitudine è la condizione necessaria della libertà”.
Una collocazione a parte ha invece il ritratto di Winona Ryder, il più lungo della serie e l'unico presentato in video-proiezione, in cui l'attrice americana si ispira al personaggio di Winnie di Giorni felici di Samuel Beckett. Immersa fino al collo nella sabbia e circondata da oggetti improbabili, Winona/Winnie lascia scorrere solo nella sua mente l'intero celebre testo beckettiano.
Si suggella così con questo straordinario ritratto/spettacolo non solo l'identità versatile di un artista che ha segnato la storia artistica di questo secolo, ma anche la convergenza progettuale tra il primo Teatro Festival Italia e il Museo MADRE di Napoli.
La Fondazione TramontanoArte è sponsor del Teatro Festival Italia per la prima europea a Napoli della mostra Voom Portraits di Robert Wilson.
La prima mostra di Voom Portraits è stata inaugurata a New York il 16 Gennaio 2007 presso le Gallerie Phillips de Pury e Paula Cooper; subito dopo è stata allestita alla Ace Gallery di Los Angeles. In autunno è prevista la prima messa in onda dei ritratti e del documentario sul making-of per il programma Art In Progress del canale Gallery HD, specializzato in arti visive, curato da Voom.
VOOM PORTRAITS | ROBERT WILSON
Still Life is a Real Life
MADRE Museo d'Arte Contemporanea Donna Regina
11, 12, 13 ottobre ore 19.00|24.00
fino all'8 dicembre 2007 negli orari consueti del Museo
Via Settembrini 79 | Info: tel. 081.193 13 016 | www.museomadre.it
A proposito dei suoi VOOM PORTRAITS
Robert Wilson ha dichiarato:
Ciascun videoritratto può essere visto nei tre classici modi in cui gli artisti costruiscono lo spazio. Se limito la mia vista ponendo le mie mani di fronte al mio viso, posso osservarlo come un ritratto. Se lo guardo invece ad una certa distanza, lo posso osservare come parte di uno still life, e se lo osservo dalla parte opposta di una strada, lo vedo come parte di un paesaggio.
Questi ritratti derivano da un mio lavoro degli anni '70 - i Video Fifties - nei quali ho realizzato anche diversi ritratti, come quelli dello scrittore surrealista Louis Aragon, della signora Helene Rochas, di una papera, di un prete che ho incontrato in un bar, del direttore di museo Pontus Hulten, dell'amministratore delegato della Sony Akio Morita e il ministro della cultura francese Michel Guy. Quei ritratti potrebbero essere visti nelle gallerie d'arte, nei musei, nelle fermate della metropolitana, nelle hall degli alberghi, negli aeroporti o anche sul quadrante di un orologio da polso.
Spesso le persone mi chiedono: 'Qual è l'idea dietro il ritratto?' Non do interpretazioni del mio lavoro. L'interpretazione spetta agli altri. Fissare il senso di un'opera ne limita la poetica e la possibilità di generare altre idee. Sono affermazioni personali e poetiche di personalità differenti.
ROBERT WILSON
Il New York Times ha definito Robert Wilson 'una figura svettante nel mondo del teatro sperimentale mondiale'. La sua produzione di altissima intensità estetica e di grande potenza emotiva gli ha portato numerosi premi tra cui il Leone d'Oro per la scultura alla Biennale di Venezia (1993), il Premio Europa per il Teatro (1997), il premio del National Design alla carriera (2001) e il prestigioso Commandeur des arts et des lettres (2002).
Nato in Texas, sin dalla fine degli anni Sessanta si è imposto all'attenzione come una delle personalità più interessanti del teatro d'avanguardia newyorkese. Con la sua Byrd Hoffman School of Byrds ha sviluppato spettacoli di straordinario successo come Deafman Glance (1970) e The Life and Times of Joseph Stalin (1973). La sua opera Einstein on the Beach (1976), scritta con Philip Glass, diviene un successo planetario cambiando la concezione convenzionale dell'opera come forma artistica.
Ha messo in scena produzioni originali così come spettacoli del repertorio tradizionale: l'epico the CIVIL warS, andato in scena in tre continenti, Salomé alla Scala di Milano, Parsifal ad Amburgo e Houston, Il flauto magico e Madama Butterfly all'Opera di Parigi, Erwartung and Bluebeard's Castle al Festival di Salisburgo e Lohengrin al Metropolitan di New York. Nella sua carriera ha collaborato con artisti come Heiner Müller, Tom Waits, William S. Burroughs, David Byrne, Lou Reed, Allen Ginsberg, Jessye Norman e Susan Sontag. Tra le sue opere recenti L'anello di Wagner con la direzione di Christoph Eschenbach (2005-6) e La passione di San Giovanni di Bach per il Teatro Châtelet di Parigi (2007).
I suoi lavori sono stati esposti in musei e gallerie d'arte di tutto il mondo. Il Centro Pompidou di Parigi e il Museum of Fine Arts di Boston gli hanno dedicato una retrospettiva. Ha disegnato installazioni per lo Stedelijk Museum di Amsterdam, per il museo Boymans-van Beuningen di Rotterdam, per Clink Street Vaults di Londra, per il MASS MoCA e il Guggenheim di New York (dove è stata presentata per la prima volta la sua mostra su Giorgio Armani poi programmata in diversi musei in tutto il mondo, tra cui recentemente La Triennale di Milano). Ogni estate Wilson sviluppa nuovi progetti al Watermill Center di Long Island, un vero e proprio laboratorio internazionale dedicato alla creatività cui partecipano studenti, artisti e professionisti dei diversi ambiti artistici.
VOOM PORTRAITS è una serie di video-ritratti di stars del cinema e membri di famiglie reali, gente comune e animali straordinari, che l'artista texano ha realizzato lavorando negli ultimi due anni con VOOM HD Networks, un'azienda americana all'avanguardia nella ricerca delle tecnologie per la televisione in alta definizione. Componente fondamentale nella realizzazione di questi ritratti del XXI secolo è la tecnologia che Voom ha sviluppato per produrre immagini di una qualità pura. Utilizzando un sistema di ripetizione senza fine, i video-ritratti sono stati pensati per essere mostrati in un museo, in uno spazio pubblico o nella casa di un collezionista, singolarmente o a gruppi. Naturalmente la raffinatezza artistica di questi ritratti si coniuga con la ricerca più avanzata per la preservazione dei lavori in un futuro illimitato: una sfida in continua evoluzione nell'era di rapidi cambiamenti tecnologici.
Ogni VOOM PORTRAIT è un'opera autonoma, sviluppata da Wilson in collaborazione con il soggetto ritratto ed in genere trae ispirazione da icone della storia e dell'arte o da film celebri, come ad esempio il ritratto della principessa Carolina di Monaco ispirato al ruolo interpretato da sua madre Grace Kelly ne La finestra sul cortile.
Presentati in un ciclo infinito di loop i VOOM PORTRAITS - ciascuno della durata variabile tra 30 secondi e 20 minuti - sembrerebbero ad un primo sguardo tradizionali ritratti statici. Poi però i personaggi compiono una semplice azione, un piccolo movimento, un battere di ciglia e l'esperienza della percezione cambia radicalmente.
La nitidezza della tecnologia delle immagini in alta definizione rafforza questi sottili effetti, esaltati da colonne sonore composte per l'occasione da musicisti come Lou Reed, Tom Waits, Bernard Hermann, Michael Galasso e Hans Peter Kuhn.
Per questa esclusiva presentazione al Teatro Festival Italia di Napoli, Robert Wilson ha curato personalmente la scelta e l'allestimento di una serie di video-ritratti nello spazio magico della Chiesa gotica del Museo Donna Regina: dalla sognante atmosfera del portico di ingresso popolato da una famiglia di bianchi e ieratici gufi, si passa alla densa famiglia di personaggi famosi tra i quali uno stralunato Brad Pitt in shorts sotto una pioggia a catinelle e una Jeanne Moreau nei panni della regina di Scozia, Jonny Depp che si ispira ad una foto di Man Ray e Isabelle Huppert in una sognante interpretazione di Greta Garbo.
Dopo questo denso olimpo di stelle collocate nelle navate laterali della chiesa, il visitatore si troverà ai piedi dell'abside in uno stagno di rane gracidanti e, in fondo alla salita, al centro di un trittico tra una frizzante Dita von Teese e Mikhail Baryshnikov nei panni di San Sebastiano, dove campeggia il ritratto dello scrittore cinese Gao Xingjian, con il suo volto sacrale come di porcellana, sul quale si inscrive la frase “La solitudine è la condizione necessaria della libertà”.
Una collocazione a parte ha invece il ritratto di Winona Ryder, il più lungo della serie e l'unico presentato in video-proiezione, in cui l'attrice americana si ispira al personaggio di Winnie di Giorni felici di Samuel Beckett. Immersa fino al collo nella sabbia e circondata da oggetti improbabili, Winona/Winnie lascia scorrere solo nella sua mente l'intero celebre testo beckettiano.
Si suggella così con questo straordinario ritratto/spettacolo non solo l'identità versatile di un artista che ha segnato la storia artistica di questo secolo, ma anche la convergenza progettuale tra il primo Teatro Festival Italia e il Museo MADRE di Napoli.
La Fondazione TramontanoArte è sponsor del Teatro Festival Italia per la prima europea a Napoli della mostra Voom Portraits di Robert Wilson.
La prima mostra di Voom Portraits è stata inaugurata a New York il 16 Gennaio 2007 presso le Gallerie Phillips de Pury e Paula Cooper; subito dopo è stata allestita alla Ace Gallery di Los Angeles. In autunno è prevista la prima messa in onda dei ritratti e del documentario sul making-of per il programma Art In Progress del canale Gallery HD, specializzato in arti visive, curato da Voom.
VOOM PORTRAITS | ROBERT WILSON
Still Life is a Real Life
MADRE Museo d'Arte Contemporanea Donna Regina
11, 12, 13 ottobre ore 19.00|24.00
fino all'8 dicembre 2007 negli orari consueti del Museo
Via Settembrini 79 | Info: tel. 081.193 13 016 | www.museomadre.it
A proposito dei suoi VOOM PORTRAITS
Robert Wilson ha dichiarato:
Ciascun videoritratto può essere visto nei tre classici modi in cui gli artisti costruiscono lo spazio. Se limito la mia vista ponendo le mie mani di fronte al mio viso, posso osservarlo come un ritratto. Se lo guardo invece ad una certa distanza, lo posso osservare come parte di uno still life, e se lo osservo dalla parte opposta di una strada, lo vedo come parte di un paesaggio.
Questi ritratti derivano da un mio lavoro degli anni '70 - i Video Fifties - nei quali ho realizzato anche diversi ritratti, come quelli dello scrittore surrealista Louis Aragon, della signora Helene Rochas, di una papera, di un prete che ho incontrato in un bar, del direttore di museo Pontus Hulten, dell'amministratore delegato della Sony Akio Morita e il ministro della cultura francese Michel Guy. Quei ritratti potrebbero essere visti nelle gallerie d'arte, nei musei, nelle fermate della metropolitana, nelle hall degli alberghi, negli aeroporti o anche sul quadrante di un orologio da polso.
Spesso le persone mi chiedono: 'Qual è l'idea dietro il ritratto?' Non do interpretazioni del mio lavoro. L'interpretazione spetta agli altri. Fissare il senso di un'opera ne limita la poetica e la possibilità di generare altre idee. Sono affermazioni personali e poetiche di personalità differenti.
ROBERT WILSON
Il New York Times ha definito Robert Wilson 'una figura svettante nel mondo del teatro sperimentale mondiale'. La sua produzione di altissima intensità estetica e di grande potenza emotiva gli ha portato numerosi premi tra cui il Leone d'Oro per la scultura alla Biennale di Venezia (1993), il Premio Europa per il Teatro (1997), il premio del National Design alla carriera (2001) e il prestigioso Commandeur des arts et des lettres (2002).
Nato in Texas, sin dalla fine degli anni Sessanta si è imposto all'attenzione come una delle personalità più interessanti del teatro d'avanguardia newyorkese. Con la sua Byrd Hoffman School of Byrds ha sviluppato spettacoli di straordinario successo come Deafman Glance (1970) e The Life and Times of Joseph Stalin (1973). La sua opera Einstein on the Beach (1976), scritta con Philip Glass, diviene un successo planetario cambiando la concezione convenzionale dell'opera come forma artistica.
Ha messo in scena produzioni originali così come spettacoli del repertorio tradizionale: l'epico the CIVIL warS, andato in scena in tre continenti, Salomé alla Scala di Milano, Parsifal ad Amburgo e Houston, Il flauto magico e Madama Butterfly all'Opera di Parigi, Erwartung and Bluebeard's Castle al Festival di Salisburgo e Lohengrin al Metropolitan di New York. Nella sua carriera ha collaborato con artisti come Heiner Müller, Tom Waits, William S. Burroughs, David Byrne, Lou Reed, Allen Ginsberg, Jessye Norman e Susan Sontag. Tra le sue opere recenti L'anello di Wagner con la direzione di Christoph Eschenbach (2005-6) e La passione di San Giovanni di Bach per il Teatro Châtelet di Parigi (2007).
I suoi lavori sono stati esposti in musei e gallerie d'arte di tutto il mondo. Il Centro Pompidou di Parigi e il Museum of Fine Arts di Boston gli hanno dedicato una retrospettiva. Ha disegnato installazioni per lo Stedelijk Museum di Amsterdam, per il museo Boymans-van Beuningen di Rotterdam, per Clink Street Vaults di Londra, per il MASS MoCA e il Guggenheim di New York (dove è stata presentata per la prima volta la sua mostra su Giorgio Armani poi programmata in diversi musei in tutto il mondo, tra cui recentemente La Triennale di Milano). Ogni estate Wilson sviluppa nuovi progetti al Watermill Center di Long Island, un vero e proprio laboratorio internazionale dedicato alla creatività cui partecipano studenti, artisti e professionisti dei diversi ambiti artistici.
11
ottobre 2007
Robert Wilson – Voom Portraits. Still life is real life
Dall'undici ottobre al 03 dicembre 2007
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
MADRE – MUSEO D’ARTE DONNA REGINA
Napoli, Via Luigi Settembrini, 79, (Napoli)
Napoli, Via Luigi Settembrini, 79, (Napoli)
Orario di apertura
11, 12, 13 ottobre ore 19.00-24.00, fino all'8 dicembre negli orari del Museo
Autore




