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Roberto Barni
Personale
Comunicato stampa
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GRANDI AUTORI A MALCESINE
La Perla del Lago di Garda riserva nuovi appuntamenti con l’Arte
Molti sono gli eventi, le mostre e le esposizioni che rendono vivo ed interessante l'aspetto culturale di Malcesine: artisti, pittori e scultori di fama internazionale hanno trovato, nelle sale e nei giardini del Palazzo dei Capitani e del Castello Scaligero, l’ambientazione ideale per le loro esposizioni.
Grazie all’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura di Malcesine, la cittadina ospita infatti importanti mostre d’arte nel corso di tutta la stagione estiva. Non solo lago, quindi, ma anche l’opportunità di conoscere le opere di alcuni dei più importanti autori internazionali.
Il 16 maggio la stagione si è aperta con la Personale di Roberto Barni, esposizione che verrà ufficialmente inaugurata sabato 9 luglio, alle ore 11.00 presso il Castello Scaligero.
Roberto Barni nasce a Pistoia nel 1939 e vive a Firenze. Inizia a dipingere negli anni '50.
Alla Galleria Numero di Firenze espone nel 1962 il suo necrologio.
Nel 1972, a dieci anni dal necrologio annuncia la propria resurrezione e negli anni successivi realizza grandi calendari di carta e approfondisce il suo rapporto con la pittura; di quegli anni sono anche le prime sculture.
Gli anni ’80 lo vedono tra i protagonisti della riflessione sulla pittura in numerose mostre. Partecipa alla Biennale di Venezia del 1984 e dal 1986 al 1987 soggiorna a New York dove espone alla Sharpe Gallery, al Queens Museum, da Marisa del Re e da Di Laurenti. La figura umana è sempre più al centro del suo lavoro. Di ritorno dagli Stati Uniti realizza la scultura Servi Muti che espone alla Biennale di Venezia del 1988.
I primi anni '90 vedono nascere quadri e disegni con grandi rilievi di carta di giornale. La scultura assume un ruolo sempre più importante: nascono Atto muto, Filastrocca, Vacina, Opposte vedute. Dedicate soprattutto alla scultura le mostre del 2001 e del 2003 da Alessandro Bagnai a Siena e Firenze.
Hanno scritto di lui: Maurizio Calvesi, Alberto Boatto, Giovanni Carandente, Paolo Balmas, Howard Fox, Bruno Corà, Achille Bonito Oliva, Giorgio Cortnenova, Howard Fox, Sam Hunter, Gérard-Georges Lemaire, Demetrio Paparoni, Agnes Kohlmeyer.
Tratto dal testo di Alberto Boatto:
“Le sculture di Roberto Barni discendono, come fissate da un flash visionario, dall’accesa immaginazione dello scultore: presentano l’uomo compromesso, più che coinvolto, in un fascio di situazioni eccentriche e ordinarie, ed è la singolare qualità di simile mescolanza a determinare, accanto alla forza, l’originalità della sua creazione. Il suo è un intento metaforico, una tendenza allegorica di cui da più parti si è sottolineata un’inclinazione di natura riflessiva, se non espressamente metafisica.
Due sono i componenti che incontriamo in ogni scultura: l’uomo, o gli uomini, e un oggetto o attrezzo. Oggetti familiari, ma fatti deviare fuori della normalità. Non è più l’uomo ad impiegare e manipolare gli oggetti, bensì risultano questi ultimi a regolarne la condotta, il gesto, fino a servirsi dell’uomo medesimo. L’uomo è venuto meno, non si sa se per inettitudine o fatalità, al suo ruolo di signore degli strumenti.
L’uomo che occupa il fulcro dell’universo di Barni è un uomo che si conserva in sostanza immutato per tutta la durata delle sue apparizioni, e tuttavia sottoposto anche lui a minimi scarti, a variazioni non troppo vistose ma ugualmente determinanti. E’ un uomo anonimo, un semplice numero in mezzo alla folla, sempre intralciato dal maneggio degli oggetti, escluso dalla quiete, estraneo alla contemplazione, disperso di continuo in imprese vane…”
Situazioni quotidiane si trasformano così in messaggi metaforici che invitano alla riflessione.
La Perla del Lago di Garda riserva nuovi appuntamenti con l’Arte
Molti sono gli eventi, le mostre e le esposizioni che rendono vivo ed interessante l'aspetto culturale di Malcesine: artisti, pittori e scultori di fama internazionale hanno trovato, nelle sale e nei giardini del Palazzo dei Capitani e del Castello Scaligero, l’ambientazione ideale per le loro esposizioni.
Grazie all’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura di Malcesine, la cittadina ospita infatti importanti mostre d’arte nel corso di tutta la stagione estiva. Non solo lago, quindi, ma anche l’opportunità di conoscere le opere di alcuni dei più importanti autori internazionali.
Il 16 maggio la stagione si è aperta con la Personale di Roberto Barni, esposizione che verrà ufficialmente inaugurata sabato 9 luglio, alle ore 11.00 presso il Castello Scaligero.
Roberto Barni nasce a Pistoia nel 1939 e vive a Firenze. Inizia a dipingere negli anni '50.
Alla Galleria Numero di Firenze espone nel 1962 il suo necrologio.
Nel 1972, a dieci anni dal necrologio annuncia la propria resurrezione e negli anni successivi realizza grandi calendari di carta e approfondisce il suo rapporto con la pittura; di quegli anni sono anche le prime sculture.
Gli anni ’80 lo vedono tra i protagonisti della riflessione sulla pittura in numerose mostre. Partecipa alla Biennale di Venezia del 1984 e dal 1986 al 1987 soggiorna a New York dove espone alla Sharpe Gallery, al Queens Museum, da Marisa del Re e da Di Laurenti. La figura umana è sempre più al centro del suo lavoro. Di ritorno dagli Stati Uniti realizza la scultura Servi Muti che espone alla Biennale di Venezia del 1988.
I primi anni '90 vedono nascere quadri e disegni con grandi rilievi di carta di giornale. La scultura assume un ruolo sempre più importante: nascono Atto muto, Filastrocca, Vacina, Opposte vedute. Dedicate soprattutto alla scultura le mostre del 2001 e del 2003 da Alessandro Bagnai a Siena e Firenze.
Hanno scritto di lui: Maurizio Calvesi, Alberto Boatto, Giovanni Carandente, Paolo Balmas, Howard Fox, Bruno Corà, Achille Bonito Oliva, Giorgio Cortnenova, Howard Fox, Sam Hunter, Gérard-Georges Lemaire, Demetrio Paparoni, Agnes Kohlmeyer.
Tratto dal testo di Alberto Boatto:
“Le sculture di Roberto Barni discendono, come fissate da un flash visionario, dall’accesa immaginazione dello scultore: presentano l’uomo compromesso, più che coinvolto, in un fascio di situazioni eccentriche e ordinarie, ed è la singolare qualità di simile mescolanza a determinare, accanto alla forza, l’originalità della sua creazione. Il suo è un intento metaforico, una tendenza allegorica di cui da più parti si è sottolineata un’inclinazione di natura riflessiva, se non espressamente metafisica.
Due sono i componenti che incontriamo in ogni scultura: l’uomo, o gli uomini, e un oggetto o attrezzo. Oggetti familiari, ma fatti deviare fuori della normalità. Non è più l’uomo ad impiegare e manipolare gli oggetti, bensì risultano questi ultimi a regolarne la condotta, il gesto, fino a servirsi dell’uomo medesimo. L’uomo è venuto meno, non si sa se per inettitudine o fatalità, al suo ruolo di signore degli strumenti.
L’uomo che occupa il fulcro dell’universo di Barni è un uomo che si conserva in sostanza immutato per tutta la durata delle sue apparizioni, e tuttavia sottoposto anche lui a minimi scarti, a variazioni non troppo vistose ma ugualmente determinanti. E’ un uomo anonimo, un semplice numero in mezzo alla folla, sempre intralciato dal maneggio degli oggetti, escluso dalla quiete, estraneo alla contemplazione, disperso di continuo in imprese vane…”
Situazioni quotidiane si trasformano così in messaggi metaforici che invitano alla riflessione.
09
luglio 2005
Roberto Barni
Dal 09 luglio al 15 ottobre 2005
arte contemporanea
Location
CASTELLO SCALIGERO
Malcesine, Via Castello, (Verona)
Malcesine, Via Castello, (Verona)
Vernissage
9 Luglio 2005, ore 11
Ufficio stampa
GHEUSIS
Autore



