“ROBERTO ROSATI E LA CASA D’ARTE PALAZZI”

PERCOSI ARTISTICI NELLA ROMA DEGLI ANNI VENTI


Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.Tra il Liberty e il primo Déco, si sviluppano a Roma e nel Lazio diverse produzione ceramiche grazie all’intervento di artisti come Cambellotti, Prini, Randone, Rosati, Palazzi. e molti altri ancora. La mostra che inaugura il 25 giugno 2009 e avrà una durata di tre mesi fino al 27 settembre 2009, presenta oltre 30 opere, tra ceramiche, serigrafie e tele ad olio, approfondendo le figure di Roberto Rosati e Ferruccio Palazzi.

Le opere esposte sono state scelte appositamente per illustrare un periodo affascinante della storia dell'arte italiana, quel fenomeno "ceramica romana", che ha visto la partecipazione nei primi anni Venti del Novecento di un numero importante di artisti/ceramisti, che trovano il loro fulcro attorno alla figura pionieristica di Duilio Cambellotti, che li guida, li sostiene, suggerisce loro come muoversi nell’ambito dell’applicazione dell’arte, lasciando poi che la sensibilità formale di Rosati si sviluppi in un linguaggio personale ed intimo, e che la straripante energia di Palazzi si dedichi alla managerizzazione della ceramica artistica seriale.

Il percorso espositivo è diviso in due sezioni:

Roberto Rosati (1889—1949) esordi, Rosati e Palazzi, Rosati e le altre manifatture

Ferruccio Palazzi (1886—1972), esordi, la LNCR, la FIAMMA, la CASA D’ARTE PALAZZI,

e cuce una tela fatta di colori e materia prodotte dai piccoli forni degli artisti attivi in una Roma secessionista, tutt’oggi scarsamente studiata, ricca di relazioni ed echi europei, con cui offrire un contributo alla stessa storia dell’arte romana, consentendo pure, tramite la figura eccentrica e pionieristica di Ferruccio Palazzi e quella schiva ed affascinante di Roberto Rosati, un approfondimento della storia della città eterna e del fermento culturale di un inizio secolo fatto di avanguardie, linguaggi simbolisti e la voglia di appartenere al linguaggio artistico formale di chiaro stampo internazionale.


Per l’occasione la Galleria Forme Moderne ha realizzato un piccolo catalogo con i saggi di Sara Palma (curatrice mostra), che per l’occasione ha svolto studi d’archivio sulla figure dei due artisti in mostra, e le fotografie dei manufatti in esposizione.

In Galleria sarà inoltre possibile acquistare il catalogo della mostra “Terre Romane. La rinascita della ceramica artistica a Roma nel secondo ottocento”. Oltre naturalmente al primo numero di FORME MODERNE la nuova rivista quadrimestrale di Storia delle Arti Applicate e del Design italiano del XX e XXI secolo, pubblicata dalla IUNO edizioni. Una innovativa collana annuale, realizzata in collaborazione con gli Archivi delle Arti Applicate Italiane del XX Secolo e diretta da I. de Guttry e M. P. Maino.



Ufficio Stampa

Simona Cannatà

FORME MODERNE

Piazza Margana 38 00186 Roma
Tel/Fax (+39) 06.69.92.12.45

Cell. (+39) 349.65.24.680

simocannat@tiscali.it

Curatore della mostra e del catalogo:

Sara Palma e Alessio De Cristofaro con la collaborazione di: Simona Cannatà

Hanno redatto le schede delle opere: S. Cannatà, per la parte tecnica: Sara Palma

Allestimento mostra: ANARCORD studio design

Esecuzione Fotografie opere: Daniele Mosconi

Fotografie di Archivio: Archivi delle Arti Applicate italiane del XX secolo, Roma

Eredi Palazzi