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Romano Martinetti – La vertigine della luce
La Mazzoleni Galleria d’Arte espone nell’affascinante cornice delle sale espositive di Palazzo Panizza le recenti composizioni del Maestro di Merano.
Comunicato stampa
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Dopo le due personali, “Romano Martinetti. Viaggio nelle Terre di Confine. Opere anni ‘90” del 1997 e “Romano Martinetti. Progetto e memoria. Opere 1977-2004” del 2004, la Mazzoleni Galleria d’Arte desidera esporre nell’affascinante cornice delle sale espositive di Palazzo Panizza le recenti composizioni del Maestro di Merano.
A partire dalla fine degli anni Settanta, il percorso artistico di Romano Martinetti è stato caratterizzato da una ricerca personale volta a “trasformare lo spazio della pittura, quello tradizionalmente definito dalla superficie delle tele, in pittura dello spazio […] che si sviluppa attraverso l’elaborazione di un linguaggio pittorico (sganciato da ogni condizionamento referenziale esplicito) in continua oscillazione fra ordine e disordine, fra vuoto e pieno, fra strutture nettamente delineate e articolazioni spaziali sconnesse e frammentarie, fra sfondamenti prospettici e rigide delimitazioni, fra accenni di rigori geometriche fluidi lirismi cromatici informali” (F. Poli, Romano Martinetti. Progetto e memoria. Opere 1977-2004, Torino, Mazzoleni Galleria d’Arte, 20 maggio – 30 giugno 2004, p.4).
La sua poetica lambita da un sostrato che fonde insieme gli studi di architettura, svolti a Torino, la raffinata conoscenza di artisti, quali Santomaso o Vedova, e la passione per la letteratura, da Scoto Eriugena a Costantino Kavafis, da Jorge Luis borges a Yukio Mishima, si esprime sulle tele e sulle carte con contrapposte tonalità bianche, azzurre, brune e grigie, scandite da una gestualità trattenuta e meditata, esaltata dagli oli, dagli smalti e dalle strisce colorate in collage.
In occasione della mostra sarà edito un catalogo con testo critico di Angelo Mistrangelo.
Nato a Merano nel 1931, Romano Martinetti risiede a Torino dal 1961 dove svolge la sua attività di architetto e pittore.
La bibliografia comprende il Dizionario degli Artisti Italiani del XX secolo (IEDA), Bedeutende Vetreter der Italianischen Kunst (FLB, Vaduz-Lugano), il Catalogo dell’Arte Moderna Italiana (G. Mondatori e Associati), etc.
Le sue opere sono presenti in Italia e all’estero in collezioni private e pubbliche, tra cui la Pinacoteca del Palazzo dei Musei Civici di Varallo Sesia, il Palazzo della Regione Sardegna a Cagliari, la Pinacoteca di Volgograd, il Museion – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano, il Museo delle Arti di Palazzo Bandera a Busto Arsizio, la Pinacoteca di San Vito dei Normanni, al Centro della Cultura di Merano e a Palazzo Botton di Castellamonte.
A partire dalla fine degli anni Settanta, il percorso artistico di Romano Martinetti è stato caratterizzato da una ricerca personale volta a “trasformare lo spazio della pittura, quello tradizionalmente definito dalla superficie delle tele, in pittura dello spazio […] che si sviluppa attraverso l’elaborazione di un linguaggio pittorico (sganciato da ogni condizionamento referenziale esplicito) in continua oscillazione fra ordine e disordine, fra vuoto e pieno, fra strutture nettamente delineate e articolazioni spaziali sconnesse e frammentarie, fra sfondamenti prospettici e rigide delimitazioni, fra accenni di rigori geometriche fluidi lirismi cromatici informali” (F. Poli, Romano Martinetti. Progetto e memoria. Opere 1977-2004, Torino, Mazzoleni Galleria d’Arte, 20 maggio – 30 giugno 2004, p.4).
La sua poetica lambita da un sostrato che fonde insieme gli studi di architettura, svolti a Torino, la raffinata conoscenza di artisti, quali Santomaso o Vedova, e la passione per la letteratura, da Scoto Eriugena a Costantino Kavafis, da Jorge Luis borges a Yukio Mishima, si esprime sulle tele e sulle carte con contrapposte tonalità bianche, azzurre, brune e grigie, scandite da una gestualità trattenuta e meditata, esaltata dagli oli, dagli smalti e dalle strisce colorate in collage.
In occasione della mostra sarà edito un catalogo con testo critico di Angelo Mistrangelo.
Nato a Merano nel 1931, Romano Martinetti risiede a Torino dal 1961 dove svolge la sua attività di architetto e pittore.
La bibliografia comprende il Dizionario degli Artisti Italiani del XX secolo (IEDA), Bedeutende Vetreter der Italianischen Kunst (FLB, Vaduz-Lugano), il Catalogo dell’Arte Moderna Italiana (G. Mondatori e Associati), etc.
Le sue opere sono presenti in Italia e all’estero in collezioni private e pubbliche, tra cui la Pinacoteca del Palazzo dei Musei Civici di Varallo Sesia, il Palazzo della Regione Sardegna a Cagliari, la Pinacoteca di Volgograd, il Museion – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano, il Museo delle Arti di Palazzo Bandera a Busto Arsizio, la Pinacoteca di San Vito dei Normanni, al Centro della Cultura di Merano e a Palazzo Botton di Castellamonte.
16
settembre 2010
Romano Martinetti – La vertigine della luce
Dal 16 settembre al 06 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
Galleria Mazzoleni, Torino
Torino, Piazza Solferino, 2, (Torino)
Torino, Piazza Solferino, 2, (Torino)
Orario di apertura
Da martedì a sabato 10.30-13/16-20
Vernissage
16 Settembre 2010, ore 18
Autore
Curatore




