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Rossella Biscotti – Everything is somehow related to everything else, yet the whole is terrifyingly unstable
La giovane artista pugliese, che attualmente vive a Rotterdam, ha già realizzato numerose opere a sfondo socio – antropologico, che sono state presentate in diverse importanti istituzioni d’arte contemporanea. Le modalità del suo lavoro, basato sulla ricerca, consistono in sopralluoghi, interviste, riprese fotografiche e riprese video, al fine di poter meglio comprendere un territorio e chi lo abita.
Comunicato stampa
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Mercoledì 23 aprile si inaugura il progetto che Rossella Biscotti ha realizzato su invito di Museion per il “Piccolo Museion” di via Sassari a Bolzano. La giovane artista pugliese, che attualmente vive a Rotterdam, ha già realizzato numerose opere a sfondo socio - antropologico, che sono state presentate in diverse importanti istituzioni d’arte contemporanea. Le modalità del suo lavoro, basato sulla ricerca, consistono in sopralluoghi, interviste, riprese fotografiche e riprese video, al fine di poter meglio comprendere un territorio e chi lo abita.
Nell’arco di diversi mesi, la Biscotti ha svolto un’intensa indagine nel quartiere Don Bosco. Ne è nato un lavoro incentrato sul perimetro del muro del lager di via Resia. La scelta del tema non è stata dettata da un interesse storico, ma da un più ampio interesse artistico, esplicitato in una capillare osservazione del territorio. Attenta alle stratificazioni storiche sia fisiche che emotive, l’artista ha voluto ambientare il suo progetto proprio laddove il lager è stato abbattuto e sono stati eretti degli edifici all’interno del suo perimetro. In una messa in scena pianificata, la Biscotti cammina sul muro carico di storia, dimostrandone implicitamente la sua attuale e completa interazione con la vita quotidiana e il suo quasi naturale cambio di destinazione. Attraverso un’azione di apparente leggerezza – dotata invece di profonda consapevolezza - l’artista si muove sul muro, dove incontra anche gli abitanti del quartiere e intreccia dunque la sua percezione con quella degli altri. Con il passare del tempo, il muro è diventato parte della vita di tutti i giorni e ha mutato la sua funzione mantenendo al contempo una forte presenza fisica.
La Biscotti ha inoltre intensificato la propria relazione con il soggetto su cui si è concentrata mettendo in gioco completamente la propria persona. Ha percorso infatti il perimetro del muro nonostante soffra in maniera acuta di vertigini: il senso di vertigine annulla la distanza tra le cose e come nel ricordo trasfigura l’ordine cronologico degli avvenimenti. Pertanto l’artista stessa ha sottolineato il suo particolare interesse a legare la sua vertigine alle storie personali del luogo e a mettere a nudo la sua vulnerabilità davanti alla gente: di fronte alla messa in gioco di Rossella Biscotti la gente ha offerto incoraggiamenti, ha narrato storie personali …
Fa parte del progetto anche un giornale, in cui sono riprodotte le fotografie che mostrano l’artista mentre percorre il perimetro del muro ed incontra gli abitanti del quartiere. Il giornale è distribuito nel quartiere e ha uno stretto legame con l’installazione prodotta nel Piccolo Museion, che entra più specificamente in merito del concetto di perimetro.
Le ricerche sono state condotte grazie alla collaborazione dell’Archivio Storico della Città di Bolzano, del Centro Civico di Don Bosco, dell’Associazione La Vispa Teresa, del centro giovanile Villa delle Rose e di diversi abitanti del quartiere.
Il piccolo Museion è nato dalla collaborazione tra l’Ufficio cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano e Museion.
Nell’arco di diversi mesi, la Biscotti ha svolto un’intensa indagine nel quartiere Don Bosco. Ne è nato un lavoro incentrato sul perimetro del muro del lager di via Resia. La scelta del tema non è stata dettata da un interesse storico, ma da un più ampio interesse artistico, esplicitato in una capillare osservazione del territorio. Attenta alle stratificazioni storiche sia fisiche che emotive, l’artista ha voluto ambientare il suo progetto proprio laddove il lager è stato abbattuto e sono stati eretti degli edifici all’interno del suo perimetro. In una messa in scena pianificata, la Biscotti cammina sul muro carico di storia, dimostrandone implicitamente la sua attuale e completa interazione con la vita quotidiana e il suo quasi naturale cambio di destinazione. Attraverso un’azione di apparente leggerezza – dotata invece di profonda consapevolezza - l’artista si muove sul muro, dove incontra anche gli abitanti del quartiere e intreccia dunque la sua percezione con quella degli altri. Con il passare del tempo, il muro è diventato parte della vita di tutti i giorni e ha mutato la sua funzione mantenendo al contempo una forte presenza fisica.
La Biscotti ha inoltre intensificato la propria relazione con il soggetto su cui si è concentrata mettendo in gioco completamente la propria persona. Ha percorso infatti il perimetro del muro nonostante soffra in maniera acuta di vertigini: il senso di vertigine annulla la distanza tra le cose e come nel ricordo trasfigura l’ordine cronologico degli avvenimenti. Pertanto l’artista stessa ha sottolineato il suo particolare interesse a legare la sua vertigine alle storie personali del luogo e a mettere a nudo la sua vulnerabilità davanti alla gente: di fronte alla messa in gioco di Rossella Biscotti la gente ha offerto incoraggiamenti, ha narrato storie personali …
Fa parte del progetto anche un giornale, in cui sono riprodotte le fotografie che mostrano l’artista mentre percorre il perimetro del muro ed incontra gli abitanti del quartiere. Il giornale è distribuito nel quartiere e ha uno stretto legame con l’installazione prodotta nel Piccolo Museion, che entra più specificamente in merito del concetto di perimetro.
Le ricerche sono state condotte grazie alla collaborazione dell’Archivio Storico della Città di Bolzano, del Centro Civico di Don Bosco, dell’Associazione La Vispa Teresa, del centro giovanile Villa delle Rose e di diversi abitanti del quartiere.
Il piccolo Museion è nato dalla collaborazione tra l’Ufficio cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano e Museion.
23
aprile 2008
Rossella Biscotti – Everything is somehow related to everything else, yet the whole is terrifyingly unstable
Dal 23 aprile al 23 maggio 2008
arte contemporanea
Location
PICCOLO MUSEION
Bolzano, Via Sassari, 17, (Bolzano)
Bolzano, Via Sassari, 17, (Bolzano)
Vernissage
23 Aprile 2008, ore 18:00
Autore