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Rossella Canuti – Conflitti in corso
Sono esposte 105 immagini, di cui circa 50 inedite, elaborate in digitale su moduli di formato quadrato (cm 9,20 x 9,20) e realizzate tra il 2004 ed il 2005, attraverso le quali l’artista propone una personale riflessione sulla guerra, sul terrorismo e sulle loro disastrose conseguenze.
Comunicato stampa
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Presso lo spazio espositivo della libreria Odradek, in Via dei Banchi Vecchi 57, Rossella Canuti presenta la mostra "Conflitti in corso", a cura di Elena Paloscia.
Sono esposte 105 immagini, di cui circa 50 inedite, elaborate in digitale su moduli di formato quadrato (cm 9,20 x 9,20) e realizzate tra il 2004 ed il 2005, attraverso le quali l’artista propone una personale riflessione sulla guerra, sul terrorismo e sulle loro disastrose conseguenze.
"Rossella Canuti, dopo aver scelto e catalogato le immagini che più la colpiscono traendole dalle pagine dei quotidiani, le conserva iniziando successivamente un complesso intervento di rielaborazione. Si tratta di fotografie d’agenzia, già scelte e in parte "interpretate" dai grafici che si occupano dell’impaginazione, dalle quali l’artista trae spunti cogliendo anche solo un particolare.
Da una lunga striscia nera che si svolge sulle pareti emergono figure che evocano gli avvenimenti più recenti: Bush, Rumsfeld ed il Generale Franks sono i burattinai del tragico teatrino del mondo ed i soldati sono marionette di cui l’artista non esita ad accentuare la meccanicità e la fissità. Ci sono poi i terroristi e le loro vittime: in Russia, a Mosca e in Cecenia, come in Spagna; i bambini soldato del Congo; mani disperate che chiedono cibo e acqua, diritti minimi cui non possono accedere; intere cataste di povere ossa, tutto ciò che rimane dei caduti della guerra in Ruanda. E, ancora, le icone: la bandiera americana e l’elicottero di Nassirya che alitano come spettri sui deserti della disperazione. Non mancano i nuovi mostri, insospettabili creature assetate di sangue, come la giovane soldatessa torturatrice nel carcere di Abu Ghraib. Ci sono, infine, le persone, i morti civili, le lacrime della gente comune vittima suo malgrado.
I numerosi interventi manuali mediante i quali l’artista distorce, muove e moltiplica l’immagine, e la saturazione o la sottrazione del colore, tendono ad accrescere la potenzialità emotiva del soggetto, rendendola quanto più lontana possibile da quella originaria ed accentuandone le caratteristiche in forma ora espressionista, ora simbolista, ora definitivamente astratta: ciò che conta è l’equilibrio compositivo e cromatico, o la sua assenza.
Al racconto per frammenti visivi si aggiunge, attraverso la scrittura che si fa immagine, un’unica voce, la riflessione dedicata alla guerra da Erri De Luca nel libro "Alzaia", in cui, invitando a riflettere sui conflitti in nome della religione, lo scrittore offre il proprio punto di vista, una chiave di lettura per spiegare come l’assurda competizione, il desiderio malato di potere, su una terra che non ci appartiene, siano alle radici di tutte le guerre". (Elena Paloscia)
Sono esposte 105 immagini, di cui circa 50 inedite, elaborate in digitale su moduli di formato quadrato (cm 9,20 x 9,20) e realizzate tra il 2004 ed il 2005, attraverso le quali l’artista propone una personale riflessione sulla guerra, sul terrorismo e sulle loro disastrose conseguenze.
"Rossella Canuti, dopo aver scelto e catalogato le immagini che più la colpiscono traendole dalle pagine dei quotidiani, le conserva iniziando successivamente un complesso intervento di rielaborazione. Si tratta di fotografie d’agenzia, già scelte e in parte "interpretate" dai grafici che si occupano dell’impaginazione, dalle quali l’artista trae spunti cogliendo anche solo un particolare.
Da una lunga striscia nera che si svolge sulle pareti emergono figure che evocano gli avvenimenti più recenti: Bush, Rumsfeld ed il Generale Franks sono i burattinai del tragico teatrino del mondo ed i soldati sono marionette di cui l’artista non esita ad accentuare la meccanicità e la fissità. Ci sono poi i terroristi e le loro vittime: in Russia, a Mosca e in Cecenia, come in Spagna; i bambini soldato del Congo; mani disperate che chiedono cibo e acqua, diritti minimi cui non possono accedere; intere cataste di povere ossa, tutto ciò che rimane dei caduti della guerra in Ruanda. E, ancora, le icone: la bandiera americana e l’elicottero di Nassirya che alitano come spettri sui deserti della disperazione. Non mancano i nuovi mostri, insospettabili creature assetate di sangue, come la giovane soldatessa torturatrice nel carcere di Abu Ghraib. Ci sono, infine, le persone, i morti civili, le lacrime della gente comune vittima suo malgrado.
I numerosi interventi manuali mediante i quali l’artista distorce, muove e moltiplica l’immagine, e la saturazione o la sottrazione del colore, tendono ad accrescere la potenzialità emotiva del soggetto, rendendola quanto più lontana possibile da quella originaria ed accentuandone le caratteristiche in forma ora espressionista, ora simbolista, ora definitivamente astratta: ciò che conta è l’equilibrio compositivo e cromatico, o la sua assenza.
Al racconto per frammenti visivi si aggiunge, attraverso la scrittura che si fa immagine, un’unica voce, la riflessione dedicata alla guerra da Erri De Luca nel libro "Alzaia", in cui, invitando a riflettere sui conflitti in nome della religione, lo scrittore offre il proprio punto di vista, una chiave di lettura per spiegare come l’assurda competizione, il desiderio malato di potere, su una terra che non ci appartiene, siano alle radici di tutte le guerre". (Elena Paloscia)
29
gennaio 2005
Rossella Canuti – Conflitti in corso
Dal 29 gennaio al 28 febbraio 2005
fotografia
Location
ODRADEK LA LIBRERIA
Roma, Via Dei Banchi Vecchi, 57, (Roma)
Roma, Via Dei Banchi Vecchi, 57, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni 9-20
Vernissage
29 Gennaio 2005, ore 18
Autore
Curatore