Alla presenza del Sindaco di Cagliari Emilio Floris e dell’Assessore alla Cultura Giorgio Pellegrini, sabato 19 marzo, alle ore 18:30, presso la Sala delle Volte del Centro Comunale d’Arte e Cultura EXMA’, via San Lucifero 71, a Cagliari, si inaugura la mostra Sacro e Privato, Iconografia della Passione nel Fondo Ingrao, che rappresenta uno dei momenti più importanti e suggestivi fra le manifestazioni che l’Assessorato alla Cultura della città di Cagliari ha programmato per il 2005.



La mostra, curata da Anna Maria Montaldo, direttrice della Galleria Comunale d’Arte e curatrice anche del catalogo edito da Ilisso, rappresenta un altro nucleo importante della splendida donazione Francesco Paolo Ingrao ricevuta dalla città di Cagliari.



Le opere, 45 sculture e 8 dipinti di soggetto religioso, nella maggior parte dei casi di piccole dimensioni, presentano un’interessante tipologia della statuaria e della pittura artistica prodotta nelle botteghe d’arte italiane dal ‘400 fino alla fine dell’800.

Sono particolarmente interessanti i crocefissi lignei legati ai riti della Settimana Santa, per la maggior parte risalenti al XVII sec.

Opere destinate alla committenza privata o alle cappelle laterali dei luoghi di culto, sono tutte di raffinata fattura e, ancora una volta, dichiarano la fama di Francesco Paolo Ingrao come grande collezionista ed esperto d’arte.



L’allestimento della mostra enfatizza l’aspetto religioso e insieme privato delle opere, invitando il pubblico a una visione silenziosa che valorizza la spiritualità e la concentrazione, evocando l’intimo dialogo fra ciascun fedele e il suo santo.



In occasione dell’inaugurazione sarà anche presentata Is Argiolas, la nuova etichetta delle Cantine Argiolas di Serdiana che da diversi anni legano la propria produzione e la propria immagine alle più importanti mostre allestite nel Centro Comunale Exma’.

Nel corso della presentazione sarà anche esposta la preziosa coppia di “arrecadas a gurdoni ‘e axina”, orecchini con foglie in lamina d’oro e grappolo di perline bianche, risalenti alla fine del ‘700, facenti parte del Tesoro delle Suore Clarisse di Iglesias, che sono stati di ispirazione per la raffinata etichetta del nuovo vino.