Venti opere tipiche della produzione artistica di Salvo ne ripercorrono gli ultimi venti anni, a partire dalle Ottomanie fino alle recentissime Pianure. Il corpo centrale della mostra è costituito da Notturni e Primavere ed è impreziosito da un ormai introvabile Interno con funzioni straordinarie ed un raro Temporale in Versilia. Salvo. Vedere un quadro come un quadro è il titolo significativo della mostra. Chiunque si pone davanti ad un’opera di Salvo si trova davanti un supporto geometricamente definito, disegnato in architetture e in scorci di paesaggio elementari, ma ricoperto di luce e di colori. Ed è questo che deve catturare e cattura l’attenzione di chi guarda, non significati nascosti, messaggi di varia natura, un dover andare oltre il quadro per interpretarlo. Tra lo spettatore e l’opera si crea un filo diretto, una comunicazione istantanea senza mediazioni. Sono soggetti di antica memoria, ricordi di regioni visitate, contesti fiabeschi, inventati. Ammalia il colore, ora effervescente, ora evanescente verso cromie frutto di consumata maestria e lungo lavoro, che rende le opere di Salvo uniche e difficilmente imitabili. Infine la luce, sfavillante nelle Primavere, tenue, soffusa negli scorci serali. Si rimane appagati, storditi o incantati davanti alle opere di Salvo; ci si ferma qui senza voglia di andare oltre a scovare chissà che cosa, che magari non esiste, oltre la tela; si vede il quadro…. proprio come un quadro.
