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Sarajevo
La mostra “Sarajevo” è un mosaico di sguardi e visioni: 22 autori hanno attraversato la città, dal centro ottomano di Baščaršija alla periferia di Alipašino Polje, e ne hanno raccontato le ferite, la bellezza, il rumore e il silenzio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ci sono giorni che non si possono descrivere: si possono solo sentire, vivere, custodire nel cuore.
I nostri due viaggi fotografici non si sono limitati a raccontare luoghi: hanno dato voce alla grande Storia attraverso le piccole storie delle persone incontrate lungo il cammino.
La mostra “Sarajevo” è un mosaico di sguardi e visioni: 22 autori hanno attraversato la città, dal centro ottomano di Baščaršija alla periferia di Alipašino Polje, e ne hanno raccontato le ferite, la bellezza, il rumore e il silenzio.
Una straordinaria costellazione di fotografie in cui il passato sfiora il presente, e il ricordo si intreccia con la memoria.
Dal bianco e nero al colore, le immagini rivelano frammenti di vita: una ruga sul volto di un’anziana donna che parla di lacrime e speranze, una granata sulla facciata di un palazzo di cui si sente ancora il frastuono, una rosa rossa che compare all’improvviso, fragile e indelebile.
La mia dedica va ad Armin, il nostro dolce autista, come simbolo di una generazione che ha vissuto l’assedio del ’92.
Grazie perchè alle nostre increduli domande l’unica risposta possibile è stata “because of love”.
Ci ha ricordato che per l’amore, solo per l’amore, vale la pena di esistere a questo mondo.
I nostri due viaggi fotografici non si sono limitati a raccontare luoghi: hanno dato voce alla grande Storia attraverso le piccole storie delle persone incontrate lungo il cammino.
La mostra “Sarajevo” è un mosaico di sguardi e visioni: 22 autori hanno attraversato la città, dal centro ottomano di Baščaršija alla periferia di Alipašino Polje, e ne hanno raccontato le ferite, la bellezza, il rumore e il silenzio.
Una straordinaria costellazione di fotografie in cui il passato sfiora il presente, e il ricordo si intreccia con la memoria.
Dal bianco e nero al colore, le immagini rivelano frammenti di vita: una ruga sul volto di un’anziana donna che parla di lacrime e speranze, una granata sulla facciata di un palazzo di cui si sente ancora il frastuono, una rosa rossa che compare all’improvviso, fragile e indelebile.
La mia dedica va ad Armin, il nostro dolce autista, come simbolo di una generazione che ha vissuto l’assedio del ’92.
Grazie perchè alle nostre increduli domande l’unica risposta possibile è stata “because of love”.
Ci ha ricordato che per l’amore, solo per l’amore, vale la pena di esistere a questo mondo.
17
dicembre 2025
Sarajevo
Dal 17 dicembre 2025 al 31 gennaio 2026
fotografia
Location
Wire Coworking Space
Roma, Via Baccio Baldini, 12, (RM)
Roma, Via Baccio Baldini, 12, (RM)
Orario di apertura
Visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00
Vernissage
17 Dicembre 2025, Dalle 18:00 alle 21:00
Sito web
Autore
Curatore
Allestimento
Produzione organizzazione




