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Sarat Maharaj – Xeno-epistemologia: modi di conoscere l’”altro” e altri modi di conoscenza
L’intervento di Sarat Maharaj indaga se sia possibile desumere un’estetica della resistenza dalle contemporanee condizioni di vita quotidiana, cioè da una dimensione immanente, o piuttosto da un punto esterno, trascendente
Comunicato stampa
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L’intervento di Sarat Maharaj indaga se sia possibile desumere un’estetica della resistenza dalle contemporanee condizioni di vita quotidiana, cioè da una dimensione immanente, o piuttosto da un punto esterno, trascendente.
L’attuale globalizzazione, le migrazioni e i movimenti producono nel quotidiano un’interazione tra soggetti discrepanti, dissimili: alieni, stranieri, senza stato, sans papiers, clandestini, rifugiati, emigranti.
In tali condizioni, lo “straniero” e il “familiare” si mescolano e si scambiano rendendo il quotidiano una “xeno-sfera”. Qui pone l’attenzione sia sui modi di conoscere l’altro, lo straniero, l’alieno, sia sulla creazione di “altri” modi di conoscere - vedere-pensare: la xeno-epistemologia. I prodotti non raziocinanti della pratica artistica sono elementi chiave dello scontro con lo sconosciuto: in quanto motori di esplorazione di tipo audio-visivo e performativo divengono metodi di resistenza trasformativi, che producono forme critiche di esperienza, nuova consapevolezza, attività e coscienza - equivalendo così a una estetica-etica della differenza.
Sarat Maharaj, dal 1997 docente di Storia e Teoria dell’Arte presso il Goldsmith College, dal 2006 sarà Professore di Ricerca. Attualmente è docente di Arte Visiva e Sistemi di Conoscenza alla Lund University.
E’ stato il primo Rudolf Arnheim Professor alla Humboldt University di Berlino e co-curatore di Documenta XI (2002). Le sue recenti ricerche e pubblicazioni riguardano la traslazione culturale, l’ Atlante Nord/Sud, sondando le differenze, la modernità e l’arte visiva quali strumenti di conoscenza.
L’attuale globalizzazione, le migrazioni e i movimenti producono nel quotidiano un’interazione tra soggetti discrepanti, dissimili: alieni, stranieri, senza stato, sans papiers, clandestini, rifugiati, emigranti.
In tali condizioni, lo “straniero” e il “familiare” si mescolano e si scambiano rendendo il quotidiano una “xeno-sfera”. Qui pone l’attenzione sia sui modi di conoscere l’altro, lo straniero, l’alieno, sia sulla creazione di “altri” modi di conoscere - vedere-pensare: la xeno-epistemologia. I prodotti non raziocinanti della pratica artistica sono elementi chiave dello scontro con lo sconosciuto: in quanto motori di esplorazione di tipo audio-visivo e performativo divengono metodi di resistenza trasformativi, che producono forme critiche di esperienza, nuova consapevolezza, attività e coscienza - equivalendo così a una estetica-etica della differenza.
Sarat Maharaj, dal 1997 docente di Storia e Teoria dell’Arte presso il Goldsmith College, dal 2006 sarà Professore di Ricerca. Attualmente è docente di Arte Visiva e Sistemi di Conoscenza alla Lund University.
E’ stato il primo Rudolf Arnheim Professor alla Humboldt University di Berlino e co-curatore di Documenta XI (2002). Le sue recenti ricerche e pubblicazioni riguardano la traslazione culturale, l’ Atlante Nord/Sud, sondando le differenze, la modernità e l’arte visiva quali strumenti di conoscenza.
14
luglio 2005
Sarat Maharaj – Xeno-epistemologia: modi di conoscere l’”altro” e altri modi di conoscenza
14 luglio 2005
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE ANTONIO RATTI – VILLA SUCOTA
Como, Via Per Cernobbio, 19, (Como)
Como, Via Per Cernobbio, 19, (Como)
Vernissage
14 Luglio 2005, ore 19 presso lo spazio ex-Ticosa, Viale Roosvelt, Como



