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Sergio Mario Faletti – Tic Tic Tic Tic Tic
mostra Fumetto
Comunicato stampa
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TIC TIC TIC TIC TIC
Si presenta con un ticchettare discreto, di un piccolo congegno che come tale, non può essere stato caricato a caso ed inoltre senza scopo. Misura il tempo e… si scarica!?
A fine corsa la molla produce un ultimo battere: deflagra il tempo della scansione ripetitiva e la misurazione si conclude con uno scenario rimescolato, tra corpi che balzano fuori dai margini della vignetta e nebbie che cancellano la quiete ben composta del campo disegnativo.
Sergio Mario Faletti adopera la sua attrezzerìa di personaggi nella forma di comunicazione del fumetto, suo veicolo di elezione. Costruisce, anzitutto per renderli visibili a se stesso, soggetti che sorgono da un “fare” messo in campo e composto, scomposto, ricomposto… ritmato dal ricorrente fluire dell’energia che tutto e tutti ci percorre.
Per dire forse ciò che non siamo: Supereroi.
Per dire però anche ciò che non vogliamo:
il sopruso, in tutte le sue declinazioni.
Da esseri fragili, abbiamo limiti di fronte alle scelte ed agli eventi che sappiamo ci superano, ci condizionano e ci possono schiacciare.
I protagonisti, che affrontano sempre nuove sfide e si ricaricano in ogni avventura, per il nostro fumettista sono tre:
Rifiutik, Omegatech e Shagan.
Il primo dall’aspetto di saccone informe a “propulsione assente”, che addirittura accumula e raccoglie i resti di quanto fu energetico: con lui vien data forma ad una dismisura stracarica, che conserva involucri di passate soddisfazioni… anche indigestioni!
Il secondo agisce come guerriero cosmico al presidio della sicurezza nell’Universo, da dove avvia le sue gesta pugnaci, senza distinzioni di sorta. Il suo nome, Omegatech, indica forsanche la funzione di integratore, energetico-alimentare e tecnologico ad un tempo.
Infine Shagan, motivato a lottare per un fondamentale anelito di Giustizia, sta saldo sulla “mappa-terreno” delle relazioni umane, con amicizie solidali e di pari potenziale ginnico.
Nella dimensione immaginaria in cui vengono fatti vivere tuttavia, le loro potenze rimandano ai grandi Eroi mitologici di tutti tempi. Possono persino risultare “tonificanti” per noi spettatori, che assistiamo coinvolti dal loro manifestarsi esplosivo.
Ed ancor più, ricaricano l’autore che li anima con azioni convincenti, tanto più muscolari e dal gesto improbabile, disarticolato eppure totalmente credibile, sempre più in balìa degli eventi.
Viene in mente, in questi esibiti contenitori di forza fisica, il mito di Ercole, a mani nude contro il leone ruggente; oppure l’altrettanto mitico racconto cui ci si riferisce a proposito di imprese “sovrumane”: quelle di Sansone.
E non a caso il pensiero corre alla tematica universale della ricerca di Giustizia… connessa alla misura che ne richiede l’esercizio, ai modi e al calibro delle forze adatte a bilanciare i cambiamenti continui…
Gli eroi delle storie di Faletti – esposte per la prima volta in pubblico – sostengono che la forza è pensabile come energia cosmica inesauribile. E lo sostengono “sulla carta”, nero su bianco.
Per loro, trasportare energie implica una danza tutta visibile nei corpi, con licenza di spettacolo per la vita immaginata nel fumetto, che rivela così anche una necessità di riscatto.
Implicitamente, siamo tutti abitati da queste stesse energie nel sidereo cosmo interiore. Nel dinamismo in atto ogni giorno i livelli di interpretazione dei temi valoriali si raccolgono, nel lavorìo del mondo e degli uomini.
Giusi Osio e Gianmario Plebani
Si presenta con un ticchettare discreto, di un piccolo congegno che come tale, non può essere stato caricato a caso ed inoltre senza scopo. Misura il tempo e… si scarica!?
A fine corsa la molla produce un ultimo battere: deflagra il tempo della scansione ripetitiva e la misurazione si conclude con uno scenario rimescolato, tra corpi che balzano fuori dai margini della vignetta e nebbie che cancellano la quiete ben composta del campo disegnativo.
Sergio Mario Faletti adopera la sua attrezzerìa di personaggi nella forma di comunicazione del fumetto, suo veicolo di elezione. Costruisce, anzitutto per renderli visibili a se stesso, soggetti che sorgono da un “fare” messo in campo e composto, scomposto, ricomposto… ritmato dal ricorrente fluire dell’energia che tutto e tutti ci percorre.
Per dire forse ciò che non siamo: Supereroi.
Per dire però anche ciò che non vogliamo:
il sopruso, in tutte le sue declinazioni.
Da esseri fragili, abbiamo limiti di fronte alle scelte ed agli eventi che sappiamo ci superano, ci condizionano e ci possono schiacciare.
I protagonisti, che affrontano sempre nuove sfide e si ricaricano in ogni avventura, per il nostro fumettista sono tre:
Rifiutik, Omegatech e Shagan.
Il primo dall’aspetto di saccone informe a “propulsione assente”, che addirittura accumula e raccoglie i resti di quanto fu energetico: con lui vien data forma ad una dismisura stracarica, che conserva involucri di passate soddisfazioni… anche indigestioni!
Il secondo agisce come guerriero cosmico al presidio della sicurezza nell’Universo, da dove avvia le sue gesta pugnaci, senza distinzioni di sorta. Il suo nome, Omegatech, indica forsanche la funzione di integratore, energetico-alimentare e tecnologico ad un tempo.
Infine Shagan, motivato a lottare per un fondamentale anelito di Giustizia, sta saldo sulla “mappa-terreno” delle relazioni umane, con amicizie solidali e di pari potenziale ginnico.
Nella dimensione immaginaria in cui vengono fatti vivere tuttavia, le loro potenze rimandano ai grandi Eroi mitologici di tutti tempi. Possono persino risultare “tonificanti” per noi spettatori, che assistiamo coinvolti dal loro manifestarsi esplosivo.
Ed ancor più, ricaricano l’autore che li anima con azioni convincenti, tanto più muscolari e dal gesto improbabile, disarticolato eppure totalmente credibile, sempre più in balìa degli eventi.
Viene in mente, in questi esibiti contenitori di forza fisica, il mito di Ercole, a mani nude contro il leone ruggente; oppure l’altrettanto mitico racconto cui ci si riferisce a proposito di imprese “sovrumane”: quelle di Sansone.
E non a caso il pensiero corre alla tematica universale della ricerca di Giustizia… connessa alla misura che ne richiede l’esercizio, ai modi e al calibro delle forze adatte a bilanciare i cambiamenti continui…
Gli eroi delle storie di Faletti – esposte per la prima volta in pubblico – sostengono che la forza è pensabile come energia cosmica inesauribile. E lo sostengono “sulla carta”, nero su bianco.
Per loro, trasportare energie implica una danza tutta visibile nei corpi, con licenza di spettacolo per la vita immaginata nel fumetto, che rivela così anche una necessità di riscatto.
Implicitamente, siamo tutti abitati da queste stesse energie nel sidereo cosmo interiore. Nel dinamismo in atto ogni giorno i livelli di interpretazione dei temi valoriali si raccolgono, nel lavorìo del mondo e degli uomini.
Giusi Osio e Gianmario Plebani
08
aprile 2025
Sergio Mario Faletti – Tic Tic Tic Tic Tic
Dall'otto al 27 aprile 2025
personale
Location
CALISTO CAFE’
Vailate, Via Alessandro Manzoni, 2, (Cremona)
Vailate, Via Alessandro Manzoni, 2, (Cremona)
Orario di apertura
martedì mercoledì giovedì 7:30 -15:00 / 17:30 -1:00 venerdì sabato 7:30 / 1:00 domenica 8:00 / 1:00
Vernissage
8 Aprile 2025, ore 21:00
Autore




