Pio Baldi, direttore generale della DARC-direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanee del Ministero per i beni e le attività culturali, nell’ambito delle attività culturali del MAXXI,museo nazionale delle arti del XXI secolo, presenta SHOW REEL, una serie di incontri con artisti. Gli incontri si terranno presso il Cinema Tiziano (adiacente al MAXXI) e sono curati da Cristiana Perrella. L’obiettivo della manifestazione è quello di presentare al pubblico il percorso creativo di alcuni tra i più significativi artisti internazionali dell’ ultima generazione che utilizzano l’immagine in movimento, attraverso una rassegna dei loro lavori più importanti scelti e introdotti dagli stessi autori. Parole e immagini contribuiscono in uguale misura a tracciare un percorso ideale attraverso le differenti poetiche.

L’incontro diretto con gli autori vuole incoraggiare una visione attiva dell’arte e sollecitare, soprattutto nel pubblico giovane, l’interesse e la conoscenza verso una forma di espressione artistica estremamente attuale come il video.

Show Reel si struttura in una serie di appuntamenti settimanali:
• 5 maggio alle ore 18 con Francesco Vezzoli;
• 12 maggio alle ore 18 con Pipilotti Rist;
• 19 maggio alle ore 18 con Isaac Julien.

Dopo l’estate, la serie riprenderà ad ottobre con altri 6 incontri.

Isaac Julien ( 1960, Londra, vive a Londra) regista e video-artista, è stato il co-fondatore del collettivo Sankofa che negli anni Ottanta ha agitato la vita artistica britannica sensibilizzando gli ambiti contemporanei sul problema razziale con un progetto di nuova politica della rappresentazione. Lo stile di Julien è ben riconoscibile: dai lavori più vecchi, che lo imposero all'attenzione mondiale (il film "Looking for Langston" del 1989, dedicato alla vicenda artistica, politica e personale di Langston Huges) fino al recente "Long Road to Mazatlan", che utilizza gli stilemi del cinema Western per una riflessione sui cambiamenti sessuali e razziali, il segno forte è quello di una narrazione per assemblaggi di senso, quasi onirica, con procedimenti a inserzione (montaggi alternati astratti o espedienti quali parentesi temporali) che da Julien vengono solitamente realizzati con la multiproiezione, lo split screen, piani narrativi contemporanei, o piccoli scarti temporali sui vari piani della visione.
Candidato al Turner Prize nel 2001, Isaac Julien ha partecipato all’ultima edizione di Documenta, Kassel 2002, con “Paradise/Omeros”, un opera che riflette sulla promessa della "new life" di un occidente da boom economico, e alla recente Biennale di Berlino.