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Silvia Argiolas – X 648
Due installazioni e dipinti di piccole e medie dimensioni per la mostra personale di Silvia Argiolas
Comunicato stampa
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Venerdì 28 ottobre alle ore 19.30, presso lo spazio polivalente May Mask Café, a Cagliari, sarà inaugurata la mostra personale di Silvia Argiolas dal titolo “X 648”, curata da Roberta Vanali. Fino al 16 novembre sarà possibile visitare l’esposizione costituita da dieci opere ad olio di medio e piccolo formato e due installazioni che verranno allestite in un percorso confacente a narrare la vicenda di X 648.
"Sono bambole che hanno perduto l’aura di ingenuità, icone date in pasto agli appetiti di adulti perversi, quelle che Silvia Argiolas confina in un limbo di sofferenza e degrado. Maltrattate, ferite, smembrate, le dolls sono frammenti di donne bambine martoriate da una società in balìa della più cruda decadenza, imprigionate in claustrofobici spazi generati dall’inconsuetudine dei tagli fotografici. Esseri senza identità, indistintamente omologati, marchiati da sigle come bestie da macello, dilaniati dai rostri aguzzi di spettrali uccelli, bieche metafore della degenerazione umana. Innocenti spogliati del loro candore, riflesso ancora negli occhi e tra le pieghe delle loro guance, scandiscono lentamente il tempo fluttuando in uno spazio intangibile.
Muovendo dall’immaginario manga Silvia Argiolas individua il sottile confine che separa il bene dal male, la vita dalla morte, l’indefinibile religiosità nella quale convivono sacro e profano. Il gusto per l’eccesso della provocazione consacra le dolls a vittime sacrificali, non lontane da quelle di kitaniana memoria, dove la catarsi si rivela l’unica salvezza possibile per il genere umano. In un’ambigua rappresentazione al limite della dissacrazione, l’artista mette in scena un altare votivo tempestato di chiodi, simbolo di martirio ed eco di ritualità tribali, dove adagia X 648, sullo sfondo di un assemblaggio di purpurei fogli vergati con le fattezze di perdute creature che affiorano come flash back appena illuminate da flebili fiammelle." (da testo di presentazione a cura di Roberta Vanali)
Silvia Argiolas nasce a Cagliari nel 1977. Allieva di Gaetano Brundu si diploma al Liceo Artistico di Cagliari. Vive e lavora a Cagliari. Ambiti espressivi: pittura, installazione. Principali mostre:
2001 2 + 1, La Bacheca, Cagliari
Imperfetto futuro, Man Ray, Cagliari
2002 Abito d’artista, Man Ray, Cagliari. A cura di Wanda Nazzari
Fermata di tempo, Man Ray, Cagliari. A cura di Mariolina Cosseddu
Stanze 2002, Man Ray, Cagliari. A cura di Alessandra Menesini
2003 Catarsi, Man Ray, Cagliari
Imperfetto futuro, Parco Sarroch. A cura di Wanda Nazzari
2004 Beautiful People, La Bacheca, Cagliari
Todo me parece bonito, Sottopiano, Cagliari. A cura di Roberta Vanali
Puzzle, La Bacheca, Cagliari
2005 Man Ray 1995-2005, Man Ray, Cagliari. A cura di Mariolina Cosseddu
Cronache, Galleria Sottopiano, Cagliari
Creative Turbulences, Castello S. Michele, Cagliari. A cura di A. Menesini e R. A. Musumeci
Capitolo IV – Rassegna d’Arti visive Zone parallele. La Bacheca Cagliari. A cura di Roberta Vanali
"Sono bambole che hanno perduto l’aura di ingenuità, icone date in pasto agli appetiti di adulti perversi, quelle che Silvia Argiolas confina in un limbo di sofferenza e degrado. Maltrattate, ferite, smembrate, le dolls sono frammenti di donne bambine martoriate da una società in balìa della più cruda decadenza, imprigionate in claustrofobici spazi generati dall’inconsuetudine dei tagli fotografici. Esseri senza identità, indistintamente omologati, marchiati da sigle come bestie da macello, dilaniati dai rostri aguzzi di spettrali uccelli, bieche metafore della degenerazione umana. Innocenti spogliati del loro candore, riflesso ancora negli occhi e tra le pieghe delle loro guance, scandiscono lentamente il tempo fluttuando in uno spazio intangibile.
Muovendo dall’immaginario manga Silvia Argiolas individua il sottile confine che separa il bene dal male, la vita dalla morte, l’indefinibile religiosità nella quale convivono sacro e profano. Il gusto per l’eccesso della provocazione consacra le dolls a vittime sacrificali, non lontane da quelle di kitaniana memoria, dove la catarsi si rivela l’unica salvezza possibile per il genere umano. In un’ambigua rappresentazione al limite della dissacrazione, l’artista mette in scena un altare votivo tempestato di chiodi, simbolo di martirio ed eco di ritualità tribali, dove adagia X 648, sullo sfondo di un assemblaggio di purpurei fogli vergati con le fattezze di perdute creature che affiorano come flash back appena illuminate da flebili fiammelle." (da testo di presentazione a cura di Roberta Vanali)
Silvia Argiolas nasce a Cagliari nel 1977. Allieva di Gaetano Brundu si diploma al Liceo Artistico di Cagliari. Vive e lavora a Cagliari. Ambiti espressivi: pittura, installazione. Principali mostre:
2001 2 + 1, La Bacheca, Cagliari
Imperfetto futuro, Man Ray, Cagliari
2002 Abito d’artista, Man Ray, Cagliari. A cura di Wanda Nazzari
Fermata di tempo, Man Ray, Cagliari. A cura di Mariolina Cosseddu
Stanze 2002, Man Ray, Cagliari. A cura di Alessandra Menesini
2003 Catarsi, Man Ray, Cagliari
Imperfetto futuro, Parco Sarroch. A cura di Wanda Nazzari
2004 Beautiful People, La Bacheca, Cagliari
Todo me parece bonito, Sottopiano, Cagliari. A cura di Roberta Vanali
Puzzle, La Bacheca, Cagliari
2005 Man Ray 1995-2005, Man Ray, Cagliari. A cura di Mariolina Cosseddu
Cronache, Galleria Sottopiano, Cagliari
Creative Turbulences, Castello S. Michele, Cagliari. A cura di A. Menesini e R. A. Musumeci
Capitolo IV – Rassegna d’Arti visive Zone parallele. La Bacheca Cagliari. A cura di Roberta Vanali
28
ottobre 2005
Silvia Argiolas – X 648
Dal 28 ottobre al 16 novembre 2005
giovane arte
Location
MAY MASK CAFE’
Cagliari, Via Vincenzo Sulis, 63, (Cagliari)
Cagliari, Via Vincenzo Sulis, 63, (Cagliari)
Vernissage
28 Ottobre 2005, ore 19.30
Curatore


