L'arte "inattuale" di Silvia Codignola

L’arte “inattuale” di Silvia Codignola, nonostante si sviluppi all’interno di una dialettica tra le sue opere e l’arte figurativa di tutto il ‘900, non è fatta di stili, di citazioni, di influenze, ma al contrario di immagini che, grazie alle potenzialità connesse alla forma stessa del linguaggio pittorico, creano un’arte onirica e visionaria, opere senza metafora e senza tempo che si danno nella loro vitalità ed immediatezza.

La mostra, seguendo il filo delle analogie, ripercorre un itinerario reversibile e fuori dal tempo che trova la sua ragione nella capacità di generare e far riemergere figure della modernità.

Ma la pittura “classica”di Silvia Codignola è inattuale anche in quanto bella.
L’arte contemporanea ci ha abituati ad un estetica del brutto, del banale, del disarmonico: Silvia Codignola ha intercettato e dato forma al fantasma del bello che sopravvive nell’arte del secolo scorso, ricongiungendo bellezza e Novecento.
Anche la competenza tecnica di Silvia Codignola concorre alla restituzione di immagini che racchiudono in una forma classica una presenza viva, consentendoci di calarci per un istante in una dimensione di misura ed armonia che credevamo definitivamente perduta.

La prima retrospettiva milanese della pittrice romana Silvia Codignola trova spazio nei locali di via Cascia 6, un complesso residenziale e lavorativo, che occupa i vasti ambienti dell’ex-fabbrica “Giò Style”. L’antico edificio industriale è stato completamente ristrutturato dallo studio milanese mutti&architetti, capace di ricavarne un suggestivo complesso di loft e studi professionali, L’operazione Cascia 6 vuole ripercorrere quanto di buono gli stessi progettisti hanno saputo realizzare riconvertendo l’ex-fabbrica “Faema” e trasformando via Ventura in un asse strartegico di creatività e sperimentazione.



Infoline: 0039-335-137.77.30
casciapress@alice.it



Cenni biografici

Silvia Codignola è nata a Ivrea nel 1962. Ha studiato a Roma architettura negli anni dell'"architettura disegnata". Ha lavorato in teatro come scenografo e come assistente di Luciano Damiani, storico coautore di Strehler al Piccolo Teatro di Milano. Ha iniziato a dipingere verso i trent'anni: ritratti di amici e luoghi famigliari e privati. Ha esordito nel 1996 nella Galleria A.A.M.di Francesco Moschini, gallerista e storico dell'architettura, con il quale ha iniziato ad insegnare all'Istituto Europeo di Design. Ha esposto anche al Polittico di Arnaldo Romani Brizzi, che dagli anni '80 propone una linea di ritorno alla pittura. Nel 2003 ha partecipato al Premio Michetti curato da Duccio Trombadori ed è stata invitata da Sandra Pinto ad esporre alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna. Nel 2006 ha realizzato i cartoni preparatori per il mosaico della fontana di Piazza S. Cosimato a Roma.
Hanno scritto di lei Marco Vallora, Alessandro Riva, Duccio Trombadori, Arnaldo Romani Brizzi, Lorenza Trucchi, Lele Luzzati, Valerio Magrelli, Massimo Donà, Federico Vercellone, Vito Calabretta.




Opere in mostra

q Migliara 56, 1998, olio su tela, cm. 60x120
q Monte circeo, 1998, olio su tela, cm. 85x170
q L'isola, 1998, olio su tela, cm.95x173
q Sestri, 1999, olio su tela, cm.95x173
q Tavola da pranzo, 1997, olio su tavola, cm115x175
q Elise e Annalisa,1996, olio su tela, cm.185x95
q Due poltrone, 1997, olio su tela, cm. 130x190
q Montecitorio, 2003, olio su tela, cm. 300x200
q S. Francesco d'Assisi, 2003, olio su tela, cm.170x200
q Villa Adriana, 1996, olio su tela, cm.227x142
q Colli Euganei, 2003, olio su tela, cm. 300x145
q Da Ponte Sisto, 1996, olio su tela, cm.237x120
q Nuotatrice Bianca, 2002, matita su carta, cm 200x100
q Grande immersione, 2001, olio su tela, cm 200x100
q Nel mare, 2001, olio su tela, cm.200x100
q Bosco, 2000-2007, olio su tela, cm.100x60
q Notturno I, 1999, olio su tela, cm.91,5x203
q Notturno II, 1999, olio su tela, cm. 91.5x203
q La Nera, 1994/95, olio su tela, cm.400x160