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Silvio Dei Fogolari – Foto grafia
L’autore in questa sua prima personale propone una interessante ricerca del rapporto che intercorre tra la luce e l’immagine; l’immagine che è luce; luce che catturata attraverso l’uso di strumenti fotografici produce immagini, bagliori, riverberi ed ombre di Venezia, sua città natia
Comunicato stampa
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Imagina cafè, storica galleria della città lagunare, ora punto di ritrovo vivace e creativo di artisti e giovani universitari, presenta l’esposizione fotografica di Silvio Dei Fogolari.
L’autore in questa sua prima personale propone una interessante ricerca del rapporto che intercorre tra la luce e l’immagine; l’immagine che è luce; luce che catturata attraverso l’uso di strumenti fotografici produce immagini, bagliori, riverberi ed ombre di Venezia, sua città natia.
Così l’autore presenta questa sua personale:
“Avrei voluto intitolare questa esposizione ‘DALL’IMMAGINE AL SEGNO’ ma ricordava troppo il titolo di un testo studiato in altri tempi. Sorge anche la domanda sul perché bisogni dare un titolo a ciò che creiamo o produciamo.
Questa ‘personale’ vuole essere, nel suo piccolo, una rappresentazione di come l’immagine possa mutare a seconda del supporto, della tecnica e della luce.
Luce intesa come forma, delineazione di confini tra immagini, riflesso delle stesse ripetuto su qualunque supporto. Noi possiamo vedere solo grazie alla luce;lapalissiano.
L’immagine è luce. Senza di essa non potremmo godere di ciò che ci circonda; quindi è la luce che genera l’immagine.
Tra le varie tecniche fotografiche per questa esposizione ho usato la fotografia digitale usando programmi di ritocco come agissi in camera oscura.
Non uso procedimenti di montaggio o fotomontaggio digitali limitandomi alle strette esigenze di una camera oscura virtuale. Più volte mi sono scontrato nell’interpretare l’immagine come segno e viceversa. Infatti un’immagine priva di mezzi toni (grigi nel b.n. sfumature del colore nel col.)appare scheletrica, formata solo da linee essenziali il segno appunto.
Ed è da questa scarnificazione che inizia il procedimento che riporta all’immagine. Che muta, prende forma fino a dissolversi in quella che noi recepiamo come immagine.
Immagine,questa, che ognuno recepisce ed interpreta in maniera sempre diversa da persona a persona. Logico che due cerchi uniti da dei segmenti nell’iconografia della realtà indichino una bicicletta ma nell’immaginario che c’è in ognuno di noi quei tratti,quelle forme assumono identità diverse pur partendo dalla stessa radice. Ed è per questo che le foto esposte non hanno titolo e neppure la personale”.
Silvio Dei Fogolari nasce a Venezia nel 1960, dopo il diploma Magistrale frequenta a Milano L’Istituto Europeo di Design. Qui comincia a muoversi come grafico pubblicitario presso L’M Studio di Marco Mirabella Roberti. Studio che ha frequentato per 5 anni e con il quale ha partecipato a diverse campagne pubblicitarie, al mantenimento ed alla creazione di “immagini coordinate” sia come grafico che come fotografo.
Sempre con lo stesso studio ha ideato ed allestito gli stand per l’incremento ippico del cavallo Anglo-Arabo-Sardo e per l’incremento della produzione del sughero in Sardegna; per l’allora fiera campionaria a Milano.
Tra gli anni ’80 e’90 reimposta l’immagine della Brico Center (gr. Rinascente) facendo aggiudicare allo studio il premio per la migliore pubblicità mobile.
Abbandonate matite e carte riprende nel 2000 l’attività di fotografo sperimentale divertendosi a trovare sempre nuovi campi di sperimentazione fotografica; dai mezzi ai supporti, alle tecniche.
Con P. Giabardo, collega fotografo, fonda Foto & Grafia studio di ricerca fotografica e design.
Imagina Cafè si trova tra Campo Santa Margherita ed il Campo san Barnaba tipico campo veneziano con attraccato alla riva il barcone adibito alla vendita delle verdure provenienti dalle isole, ai piedi del Ponte dei Pugni, così denominato perché qui si affrontavano in una spettacolare tenzone, gli abitanti di due parti opposte di Venezia, i Castellani e i Nicolotti, lottando sul ponte dove esistono ancora le sagome dei piedi del punto d'iniz io della battaglia.
Nata come storica galleria fotografica, Imagina Cafè è ora un locale che organizza mostre di giovani artisti oltre ad iniziative culturali di ampio respiro capaci di mobilitare il mondo artistico veneziano e non solo.
Oltre alle esposizioni di pittura e fotografia si organizzano incontri con l’autore, concerti jazz e serate letterarie, il tutto in una cornice architettonica di chiara impronta newyorchese: l’arredamento, infatti, gioca sul bianco predominante degli interni, il rosso vivo delle sedie e l’acciaio brillante dei particolari.
Silvia Zanotto
L’autore in questa sua prima personale propone una interessante ricerca del rapporto che intercorre tra la luce e l’immagine; l’immagine che è luce; luce che catturata attraverso l’uso di strumenti fotografici produce immagini, bagliori, riverberi ed ombre di Venezia, sua città natia.
Così l’autore presenta questa sua personale:
“Avrei voluto intitolare questa esposizione ‘DALL’IMMAGINE AL SEGNO’ ma ricordava troppo il titolo di un testo studiato in altri tempi. Sorge anche la domanda sul perché bisogni dare un titolo a ciò che creiamo o produciamo.
Questa ‘personale’ vuole essere, nel suo piccolo, una rappresentazione di come l’immagine possa mutare a seconda del supporto, della tecnica e della luce.
Luce intesa come forma, delineazione di confini tra immagini, riflesso delle stesse ripetuto su qualunque supporto. Noi possiamo vedere solo grazie alla luce;lapalissiano.
L’immagine è luce. Senza di essa non potremmo godere di ciò che ci circonda; quindi è la luce che genera l’immagine.
Tra le varie tecniche fotografiche per questa esposizione ho usato la fotografia digitale usando programmi di ritocco come agissi in camera oscura.
Non uso procedimenti di montaggio o fotomontaggio digitali limitandomi alle strette esigenze di una camera oscura virtuale. Più volte mi sono scontrato nell’interpretare l’immagine come segno e viceversa. Infatti un’immagine priva di mezzi toni (grigi nel b.n. sfumature del colore nel col.)appare scheletrica, formata solo da linee essenziali il segno appunto.
Ed è da questa scarnificazione che inizia il procedimento che riporta all’immagine. Che muta, prende forma fino a dissolversi in quella che noi recepiamo come immagine.
Immagine,questa, che ognuno recepisce ed interpreta in maniera sempre diversa da persona a persona. Logico che due cerchi uniti da dei segmenti nell’iconografia della realtà indichino una bicicletta ma nell’immaginario che c’è in ognuno di noi quei tratti,quelle forme assumono identità diverse pur partendo dalla stessa radice. Ed è per questo che le foto esposte non hanno titolo e neppure la personale”.
Silvio Dei Fogolari nasce a Venezia nel 1960, dopo il diploma Magistrale frequenta a Milano L’Istituto Europeo di Design. Qui comincia a muoversi come grafico pubblicitario presso L’M Studio di Marco Mirabella Roberti. Studio che ha frequentato per 5 anni e con il quale ha partecipato a diverse campagne pubblicitarie, al mantenimento ed alla creazione di “immagini coordinate” sia come grafico che come fotografo.
Sempre con lo stesso studio ha ideato ed allestito gli stand per l’incremento ippico del cavallo Anglo-Arabo-Sardo e per l’incremento della produzione del sughero in Sardegna; per l’allora fiera campionaria a Milano.
Tra gli anni ’80 e’90 reimposta l’immagine della Brico Center (gr. Rinascente) facendo aggiudicare allo studio il premio per la migliore pubblicità mobile.
Abbandonate matite e carte riprende nel 2000 l’attività di fotografo sperimentale divertendosi a trovare sempre nuovi campi di sperimentazione fotografica; dai mezzi ai supporti, alle tecniche.
Con P. Giabardo, collega fotografo, fonda Foto & Grafia studio di ricerca fotografica e design.
Imagina Cafè si trova tra Campo Santa Margherita ed il Campo san Barnaba tipico campo veneziano con attraccato alla riva il barcone adibito alla vendita delle verdure provenienti dalle isole, ai piedi del Ponte dei Pugni, così denominato perché qui si affrontavano in una spettacolare tenzone, gli abitanti di due parti opposte di Venezia, i Castellani e i Nicolotti, lottando sul ponte dove esistono ancora le sagome dei piedi del punto d'iniz io della battaglia.
Nata come storica galleria fotografica, Imagina Cafè è ora un locale che organizza mostre di giovani artisti oltre ad iniziative culturali di ampio respiro capaci di mobilitare il mondo artistico veneziano e non solo.
Oltre alle esposizioni di pittura e fotografia si organizzano incontri con l’autore, concerti jazz e serate letterarie, il tutto in una cornice architettonica di chiara impronta newyorchese: l’arredamento, infatti, gioca sul bianco predominante degli interni, il rosso vivo delle sedie e l’acciaio brillante dei particolari.
Silvia Zanotto
19
novembre 2005
Silvio Dei Fogolari – Foto grafia
Dal 19 novembre al 09 dicembre 2005
fotografia
Location
IMAGINA CAFE’
Venezia, Campo Santa Margherita (Dorsoduro), 3126, (Venezia)
Venezia, Campo Santa Margherita (Dorsoduro), 3126, (Venezia)
Orario di apertura
8-02
Vernissage
19 Novembre 2005, ore 19
Autore




