Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Simona Angeletti – Vorrei vivere una notte, anche una sola
L’essenzialità del suo segno e il ricorso non solo all’acrilico ma soprattutto ai pennarelli uniposca attestano l’assimilazione e la trasformazione del linguaggio metropolitano in una cifra che, di per sé, è indice di un orientamento preciso
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In Simona Angeletti non compare, per scelta, raffigurazione d’umano. Gli stati d’animo sono tutti delegati ai deliziosi componenti del suo zoo, con prevalenza di gatti, elefanti, pesci, coccinelle, api. E non mancano patate, peperoni, ortaggi vari. Non attendetevi, tuttavia, nella sua arte alcunché di agreste, bucolico né una pedissequa e affettata imitazione della natura. Quello che ci viene proposto è, al contrario, un mondo immaginario, scaturito da impulsi e scatti ben marcati, che molto ha a che fare con un certo gusto postmoderno per la grafica e il design. L’essenzialità del suo segno e il ricorso non solo all’acrilico ma soprattutto ai pennarelli uniposca attestano l’assimilazione e la trasformazione del linguaggio metropolitano in una cifra che, di per sé, è indice di un orientamento preciso. In questo senso, appare subito evidente un’affinità con alcuni esiti di Ugo Nespolo. Come quest’ultimo, Simona mostra attenzione e propensione per una traccia che ambisce ad instaurare un rapporto privilegiato con il mondo della produzione industriale. Tenere e insieme ironiche, malinconiche o indicibilmente gioiose, le sue creature-creazioni non disdegnano d’essere moltiplicate e diffuse secondo i criteri della serialità. Nonostante ciò, ci troviamo dinanzi ad icone ben differenti dalle sacre stilizzazioni, di derivazione russa e bizantina, acutamente indagate e interpretate da Pavel Florenskij. Qui non c’è annuncio e richiamo di trascendenza ma estrema secolarizzazione, come, in fondo, nel graffitismo di Keith Haring o di Jean Michel Basquiat. Diversamente da questi artisti profondamente radicati nell’esperienza della città allargata e disseminata, in Simona Angeletti non c’è, però, drammaticità esistenziale e gestuale ma disincantata levità, una leggerezza che conferisce alle sue opere un movimento del tutto particolare, una dinamicità sempre foriera di spunti imprevedibili.
(Francesco Pullia)
(Francesco Pullia)
01
giugno 2005
Simona Angeletti – Vorrei vivere una notte, anche una sola
Dal primo giugno al primo luglio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA RISTORANTE CIVICO 25
Perugia, Via Della Viola, 25, (Perugia)
Perugia, Via Della Viola, 25, (Perugia)
Vernissage
1 Giugno 2005, ore 19
Sito web
www.lozoodisimona.it
Autore




