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Simone Mannino – Quando la luce diventa scultura
Il 20 novembre a Palermo si presenta la grande scultura in vetro Murano di Simone Mannino, realizzata con Berengo Studio. L’opera segna l’inizio del percorso verso Glasstress Venezia e inaugura il secondo capitolo della personale di Mannino “Corpus Imaginum” all’Ex Oratorio di Atelier Nostra Signora
Comunicato stampa
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Quando la luce diventa scultura: la nuova opera in vetro di Murano di Simone Mannino con Berengo Studio presentata in anteprima a Palermo il 20 ottobre
Corpus Imaginum – Secondo Capitolo. Una grande scultura in vetro di Murano di 160 kg sarà svelata in un evento esclusivo all’Ex Oratorio di Palermo, nuovo centro di ricerca per le arti performative sede di Atelier Nostra Signora. L’opera celebra la collaborazione tra l’artista siciliano e la storica fornace di Murano, e segna l’inizio del percorso di Mannino verso Glasstress. Mostra prorogata fino al 20 dicembre 2025.
CORPUS IMAGINUM – LE PITTURE NERE ALLA QUINTA DELL’OMBRA
Mostra personale di Simone Mannino
13 settembre – 20 dicembre 2025
Atelier Nostra Signora – Ex Oratorio, Vicolo Sant’Orsola 13, Palermo
Dopo il successo di pubblico e critica, Corpus Imaginum – Le pitture nere di Simone Mannino si rinnova con un secondo capitolo: un atto di luce. Il 20 novembre, in un evento speciale aperto al pubblico dalle ore 18 – con posti limitati - verrà presentata in anteprima una nuova scultura in vetro, realizzata in collaborazione con Berengo Studio di Murano — la storica fornace che da oltre trent’anni porta il vetro d’arte nel linguaggio contemporaneo, collaborando con artisti come Anish Kapoor, Robert Wilson, Ai Weiwei e Tony Cragg.
Quest’opera, nata in occasione di una serie di lavori inediti recentemente acquisiti da un’importante collezione internazionale, segna l’avvio di una collaborazione artistica che proseguirà con l’ingresso di Simone Mannino nella collezione Glasstress 2026 a Venezia. Frutto di oltre un anno di ricerca condivisa con i maestri vetrai di Murano, la scultura è una sfida tecnica e poetica che ha spinto i limiti del vetro in fusione, sia per dimensione che per intensità luminosa. Come nei light-box pittorici che abitano l’Ex Oratorio, la luce non è semplice illuminazione, ma sostanza architettonica. Nel dialogo con il vetro, la pittura di Mannino si fa trasparenza, riflesso e visione sospesa.
Quest’opera segna il secondo capitolo del progetto ‘Corpus Imaginum’, ampliandone la visione e prolungando l’apertura della mostra fino al 20 dicembre 2025. Il progetto consolida il profilo internazionale dell’Atelier Nostra Signora, lo spazio indipendente ricavato dall’ex oratorio settecentesco e restituito alla città come centro permanente di produzione e ricerca. Il percorso conduce dall’oscurità delle pitture nere, ispirate a Goya, alla trasparenza del vetro fino alla rinascita luminosa dell’ultima opera: un itinerario alchemico che trasforma ombra, colore e riflesso in linguaggio contemporaneo.
Con la riapertura, prende forma uno studio rinascimentale contemporaneo ideato da Mannino: uno spazio indipendente e sperimentale dove pratica artistica, ricerca e formazione dialogano con la vita urbana. L’Ex Oratorio si trasforma in un atelier permanente, luogo di creazione e di pensiero aperto a cittadini, artisti, studenti e operatori culturali. Il restauro non è solo conservazione, ma gesto progettuale: un atto che intreccia produzione, riflessione e fruizione in un sistema condiviso di pratiche artistiche.
Il progetto prevede inoltre un programma di residenze artistiche, con una rete internazionale che coinvolgerà Palermo, Istanbul, Berlino, Parigi, Tunisi e l'area del Mediterraneo, dando vita a una piattaforma stabile di scambio e co-creazione. La collaborazione con Berengo Studio e con la Fondazione Studio Rizoma, già partner dell’Atelier, consolida il profilo curatoriale e rafforza i collegamenti trans-mediterranei, promuovendo nuove forme di produzione culturale tra artisti e territori.
Dichiarazione di Simone Mannino
Con questo secondo atto dedicato alla Luce e al Corpo, dove la pittura si fa scultura e la materia diventa, ancora una volta, rivelazione. Questo nuovo capitolo segna un passaggio: dalla superficie alla tridimensionalità. Da gennaio, l’Atelier guarderà oltre la mostra, per aprirsi come palestra e centro di produzione, sperimenteremo un luogo dove la creazione si fa esperienza condivisa e dove il corpo torna a essere un gesto di resistenza e comunione. Le relazioni internazionali sono per me una linfa vitale: servono a non soccombere, a mantenere aperto il respiro. Vivere e creare in un’isola - e dentro un’isola interiore - significa avere una forte motivazione: amplificare lo spazio, trasformare il limite in orizzonte. Come succede anche a Venezia, questa collaborazione con Adriano Berengo ne suggella, in fondo, il manifesto.
Dichiarazione di Adriano Berengo
La natura ricca e variegata della pratica multidisciplinare di Simone Mannino era qualcosa che sapevo avrebbe creato un dialogo stimolante con i maestri del vetro di Berengo Studio. Mannino non ha paura di avventurarsi in territori sconosciuti, di esplorare e sperimentare per trovare il contenitore giusto per un’idea. Questo spirito coraggioso lo ha portato al vetro, un materiale che offre possibilità in continua espansione, soprattutto nel campo dell’arte contemporanea. Ci vogliono creativi come Mannino, che non temono di infrangere le regole e hanno la convinzione di seguire i propri sentimenti e intuizioni, per dare vita a opere che sfidano i preconcetti e forgiano una nuova vita per questo mezzo.
Note biografiche
Simone Mannino (Palermo, 1981) è pittore, scultore, scenografo e regista teatrale di origini siciliane.
Vive e lavora tra Italia, Francia e Tunisia. La sua ricerca è caratterizzata da un forte impatto visivo e da una produzione artistica ampia e complessa, che attraversa i campi delle arti visive e performative.
Con un approccio interdisciplinare maturato all’interno del linguaggio teatrale, le sue opere nascono come esperienze totali, dove estetica, emozione e concetto si fondono.
Attraverso la materia, la luce e il corpo, Mannino ridefinisce i confini percettivi e simbolici dell’immagine, trasformando l’arte in un gesto poetico e in uno strumento di riflessione spirituale e sociale.
Berengo Studio è una delle realtà più prestigiose nel panorama internazionale del vetro d’arte contemporaneo. Fondato nel 1989 da Adriano Berengo a Murano (Venezia), il laboratorio ha rinnovato la tradizione vetraria veneziana promuovendo collaborazioni con artisti di fama mondiale – da Ai Weiwei a Tony Cragg, Jan Fabre, Laure Prouvost, Thomas Schütte, Jannis Kounellis, e molti altri. Attraverso il progetto Glasstress, Berengo Studio ha aperto il linguaggio del vetro alla sperimentazione contemporanea, portando la materia oltre il suo valore artigianale per farne un medium concettuale e scultoreo, con mostre in tutto il mondo.
________________________________________
CORPUS IMAGINUM – SECOND ACT
LIGHT AND MATTER
20 novembre 2025, ore 18:00 – Ex Oratorio / Atelier Nostra Signora, Vicolo S. Orsola 13, Palermo
Mostra prorogata fino al 20 dicembre 2025
Artista: Simone Mannino
Collaborazione: Berengo Studio, Murano
Evento speciale: 20 novembre 2025 ore 18:00 – presentazione (ingresso fino ad esaurimento posti)
Luogo: Ex Oratorio – Atelier Nostra Signora, Vicolo S. Orsola 13, Palermo
Periodo mostra: 13 settembre – 20 dicembre 2025
Orario di apertura: venerdì, sabato e domenica ore 17:00 - 19:00.
visite guidate su appuntamento (martedì–sabato)
ingresso libero
Titolo mostra: CORPUS IMAGINUM – Le pitture nere alla Quinta dell’ombra di Simone Mannino
A cura di: Atelier Nostra Signora
Comunicazione e Ufficio Stampa: Rossella Puccio
13 settembre – 20 novembre 2025
Atelier Nostra Signora – Ex Oratorio, Vicolo Sant’Orsola 13, Palermo
Orari: venerdì–domenica 17:00–20:00; visite guidate su appuntamento (martedì–sabato)
📞 +39 340 396 9004 – ✉ exoratorio.ns@gmail.com
Corpus Imaginum – Secondo Capitolo. Una grande scultura in vetro di Murano di 160 kg sarà svelata in un evento esclusivo all’Ex Oratorio di Palermo, nuovo centro di ricerca per le arti performative sede di Atelier Nostra Signora. L’opera celebra la collaborazione tra l’artista siciliano e la storica fornace di Murano, e segna l’inizio del percorso di Mannino verso Glasstress. Mostra prorogata fino al 20 dicembre 2025.
CORPUS IMAGINUM – LE PITTURE NERE ALLA QUINTA DELL’OMBRA
Mostra personale di Simone Mannino
13 settembre – 20 dicembre 2025
Atelier Nostra Signora – Ex Oratorio, Vicolo Sant’Orsola 13, Palermo
Dopo il successo di pubblico e critica, Corpus Imaginum – Le pitture nere di Simone Mannino si rinnova con un secondo capitolo: un atto di luce. Il 20 novembre, in un evento speciale aperto al pubblico dalle ore 18 – con posti limitati - verrà presentata in anteprima una nuova scultura in vetro, realizzata in collaborazione con Berengo Studio di Murano — la storica fornace che da oltre trent’anni porta il vetro d’arte nel linguaggio contemporaneo, collaborando con artisti come Anish Kapoor, Robert Wilson, Ai Weiwei e Tony Cragg.
Quest’opera, nata in occasione di una serie di lavori inediti recentemente acquisiti da un’importante collezione internazionale, segna l’avvio di una collaborazione artistica che proseguirà con l’ingresso di Simone Mannino nella collezione Glasstress 2026 a Venezia. Frutto di oltre un anno di ricerca condivisa con i maestri vetrai di Murano, la scultura è una sfida tecnica e poetica che ha spinto i limiti del vetro in fusione, sia per dimensione che per intensità luminosa. Come nei light-box pittorici che abitano l’Ex Oratorio, la luce non è semplice illuminazione, ma sostanza architettonica. Nel dialogo con il vetro, la pittura di Mannino si fa trasparenza, riflesso e visione sospesa.
Quest’opera segna il secondo capitolo del progetto ‘Corpus Imaginum’, ampliandone la visione e prolungando l’apertura della mostra fino al 20 dicembre 2025. Il progetto consolida il profilo internazionale dell’Atelier Nostra Signora, lo spazio indipendente ricavato dall’ex oratorio settecentesco e restituito alla città come centro permanente di produzione e ricerca. Il percorso conduce dall’oscurità delle pitture nere, ispirate a Goya, alla trasparenza del vetro fino alla rinascita luminosa dell’ultima opera: un itinerario alchemico che trasforma ombra, colore e riflesso in linguaggio contemporaneo.
Con la riapertura, prende forma uno studio rinascimentale contemporaneo ideato da Mannino: uno spazio indipendente e sperimentale dove pratica artistica, ricerca e formazione dialogano con la vita urbana. L’Ex Oratorio si trasforma in un atelier permanente, luogo di creazione e di pensiero aperto a cittadini, artisti, studenti e operatori culturali. Il restauro non è solo conservazione, ma gesto progettuale: un atto che intreccia produzione, riflessione e fruizione in un sistema condiviso di pratiche artistiche.
Il progetto prevede inoltre un programma di residenze artistiche, con una rete internazionale che coinvolgerà Palermo, Istanbul, Berlino, Parigi, Tunisi e l'area del Mediterraneo, dando vita a una piattaforma stabile di scambio e co-creazione. La collaborazione con Berengo Studio e con la Fondazione Studio Rizoma, già partner dell’Atelier, consolida il profilo curatoriale e rafforza i collegamenti trans-mediterranei, promuovendo nuove forme di produzione culturale tra artisti e territori.
Dichiarazione di Simone Mannino
Con questo secondo atto dedicato alla Luce e al Corpo, dove la pittura si fa scultura e la materia diventa, ancora una volta, rivelazione. Questo nuovo capitolo segna un passaggio: dalla superficie alla tridimensionalità. Da gennaio, l’Atelier guarderà oltre la mostra, per aprirsi come palestra e centro di produzione, sperimenteremo un luogo dove la creazione si fa esperienza condivisa e dove il corpo torna a essere un gesto di resistenza e comunione. Le relazioni internazionali sono per me una linfa vitale: servono a non soccombere, a mantenere aperto il respiro. Vivere e creare in un’isola - e dentro un’isola interiore - significa avere una forte motivazione: amplificare lo spazio, trasformare il limite in orizzonte. Come succede anche a Venezia, questa collaborazione con Adriano Berengo ne suggella, in fondo, il manifesto.
Dichiarazione di Adriano Berengo
La natura ricca e variegata della pratica multidisciplinare di Simone Mannino era qualcosa che sapevo avrebbe creato un dialogo stimolante con i maestri del vetro di Berengo Studio. Mannino non ha paura di avventurarsi in territori sconosciuti, di esplorare e sperimentare per trovare il contenitore giusto per un’idea. Questo spirito coraggioso lo ha portato al vetro, un materiale che offre possibilità in continua espansione, soprattutto nel campo dell’arte contemporanea. Ci vogliono creativi come Mannino, che non temono di infrangere le regole e hanno la convinzione di seguire i propri sentimenti e intuizioni, per dare vita a opere che sfidano i preconcetti e forgiano una nuova vita per questo mezzo.
Note biografiche
Simone Mannino (Palermo, 1981) è pittore, scultore, scenografo e regista teatrale di origini siciliane.
Vive e lavora tra Italia, Francia e Tunisia. La sua ricerca è caratterizzata da un forte impatto visivo e da una produzione artistica ampia e complessa, che attraversa i campi delle arti visive e performative.
Con un approccio interdisciplinare maturato all’interno del linguaggio teatrale, le sue opere nascono come esperienze totali, dove estetica, emozione e concetto si fondono.
Attraverso la materia, la luce e il corpo, Mannino ridefinisce i confini percettivi e simbolici dell’immagine, trasformando l’arte in un gesto poetico e in uno strumento di riflessione spirituale e sociale.
Berengo Studio è una delle realtà più prestigiose nel panorama internazionale del vetro d’arte contemporaneo. Fondato nel 1989 da Adriano Berengo a Murano (Venezia), il laboratorio ha rinnovato la tradizione vetraria veneziana promuovendo collaborazioni con artisti di fama mondiale – da Ai Weiwei a Tony Cragg, Jan Fabre, Laure Prouvost, Thomas Schütte, Jannis Kounellis, e molti altri. Attraverso il progetto Glasstress, Berengo Studio ha aperto il linguaggio del vetro alla sperimentazione contemporanea, portando la materia oltre il suo valore artigianale per farne un medium concettuale e scultoreo, con mostre in tutto il mondo.
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CORPUS IMAGINUM – SECOND ACT
LIGHT AND MATTER
20 novembre 2025, ore 18:00 – Ex Oratorio / Atelier Nostra Signora, Vicolo S. Orsola 13, Palermo
Mostra prorogata fino al 20 dicembre 2025
Artista: Simone Mannino
Collaborazione: Berengo Studio, Murano
Evento speciale: 20 novembre 2025 ore 18:00 – presentazione (ingresso fino ad esaurimento posti)
Luogo: Ex Oratorio – Atelier Nostra Signora, Vicolo S. Orsola 13, Palermo
Periodo mostra: 13 settembre – 20 dicembre 2025
Orario di apertura: venerdì, sabato e domenica ore 17:00 - 19:00.
visite guidate su appuntamento (martedì–sabato)
ingresso libero
Titolo mostra: CORPUS IMAGINUM – Le pitture nere alla Quinta dell’ombra di Simone Mannino
A cura di: Atelier Nostra Signora
Comunicazione e Ufficio Stampa: Rossella Puccio
13 settembre – 20 novembre 2025
Atelier Nostra Signora – Ex Oratorio, Vicolo Sant’Orsola 13, Palermo
Orari: venerdì–domenica 17:00–20:00; visite guidate su appuntamento (martedì–sabato)
📞 +39 340 396 9004 – ✉ exoratorio.ns@gmail.com
13
settembre 2025
Simone Mannino – Quando la luce diventa scultura
Dal 13 settembre al 20 dicembre 2025
personale
Location
Atelier Nostra Signora – Ex Oratorio
Palermo, Vicolo S. Orsola, 13, (PA)
Palermo, Vicolo S. Orsola, 13, (PA)
Orario di apertura
Periodo mostra: 13 settembre – 20 dicembre 2025
Orario di apertura: venerdì, sabato e domenica ore 17:00 - 19:00.
Visite guidate su appuntamento (martedì–sabato)
Vernissage
20 Novembre 2025, 18:00, su invito
Sito web
Ufficio stampa
Rossella Puccio
Autore
Autore testo critico
Allestimento
Produzione organizzazione










