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Stefano Loria – Prisma
Opere astratte su tela e su carta, di medio e piccolo formato. L’artista presenta strutture visive geometriche di impianto minimale messe a confronto con altre aperture cromatiche più vitali ed imprevedibili.
Comunicato stampa
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Stanza 251 presenta Prisma, una mostra personale di Stefano Loria che raccoglie alcune opere recenti, ma anche una serie di dipinti realizzati in periodi più lontani. Considerato che l'artista ha ormai una lunga storia di lavoro pittorico, questa esposizione intende offrire una sorta di suggestivo riassunto delle principali direzioni in cui la ricerca di Loria è andata sviluppandosi attraverso gli ultimi anni.
Una ricerca condotta sempre all'interno del regno della pittura non figurativa, con alcune caratteristiche peculiari che si sono rinforzate e chiarite attraverso una pratica esecutiva costantemente affiancata da una riflessione sul significato stesso del linguaggio pittorico astratto. L'artista fiorentino è così approdato gradualmente ad uno stile che si colloca in un equilibrio sottile tra due opposti poli: strutture visive geometriche di impianto minimale sono messe a confronto con altre aperture più vitali ed imprevedibili (affidate ad un uso del colore variabile, di volta in volta sognante e lirico o passionale e sferzante). Di conseguenza troviamo superfici lisce - quasi monocrome - attraversate da barrature in rilievo oppure da essenziali forme tracciate a carboncino, come segnali grafici collocati a marcare un territorio sconosciuto. Altre volte una densa materia viene depositata sulla superficie della tela, lasciando però uno spazio perfettamente vuoto, una cella levigata a ricordare un punto di origine irrinunciabile. E' una pittura animata da dislivelli: superfici lisce contrapposte ad altre dense di colore, segni di forte impronta grafica immersi in atmosfere cromatiche più delicate. Ci sono
molti riferimenti (anche se collocati in profondità, quindi nascosti) all'architettura modernista del secolo scorso e grande attenzione al taglio degli spazi, elementi che determinano equilibri visivi importanti nella costruzione complessiva dei dipinti.
Non si pensi comunque ad una pittura interamente dominata da un progetto di stampo concettuale. E' sempre presente nel linguaggio di Stefano Loria una componente lirica, un abbandono a ragioni private, una proiezione verso l'esterno di necessità, aspirazioni, energie profonde. Il titolo dell'esposizione- Prisma- vuole indicare proprio questo passaggio di flussi emotivi in trasformazione: da un nucleo intimo invisibile verso un campo esterno prezioso ed esemplare, la tela.
Stanza 251
Una ricerca condotta sempre all'interno del regno della pittura non figurativa, con alcune caratteristiche peculiari che si sono rinforzate e chiarite attraverso una pratica esecutiva costantemente affiancata da una riflessione sul significato stesso del linguaggio pittorico astratto. L'artista fiorentino è così approdato gradualmente ad uno stile che si colloca in un equilibrio sottile tra due opposti poli: strutture visive geometriche di impianto minimale sono messe a confronto con altre aperture più vitali ed imprevedibili (affidate ad un uso del colore variabile, di volta in volta sognante e lirico o passionale e sferzante). Di conseguenza troviamo superfici lisce - quasi monocrome - attraversate da barrature in rilievo oppure da essenziali forme tracciate a carboncino, come segnali grafici collocati a marcare un territorio sconosciuto. Altre volte una densa materia viene depositata sulla superficie della tela, lasciando però uno spazio perfettamente vuoto, una cella levigata a ricordare un punto di origine irrinunciabile. E' una pittura animata da dislivelli: superfici lisce contrapposte ad altre dense di colore, segni di forte impronta grafica immersi in atmosfere cromatiche più delicate. Ci sono
molti riferimenti (anche se collocati in profondità, quindi nascosti) all'architettura modernista del secolo scorso e grande attenzione al taglio degli spazi, elementi che determinano equilibri visivi importanti nella costruzione complessiva dei dipinti.
Non si pensi comunque ad una pittura interamente dominata da un progetto di stampo concettuale. E' sempre presente nel linguaggio di Stefano Loria una componente lirica, un abbandono a ragioni private, una proiezione verso l'esterno di necessità, aspirazioni, energie profonde. Il titolo dell'esposizione- Prisma- vuole indicare proprio questo passaggio di flussi emotivi in trasformazione: da un nucleo intimo invisibile verso un campo esterno prezioso ed esemplare, la tela.
Stanza 251
20
dicembre 2025
Stefano Loria – Prisma
Dal 20 dicembre 2025 al 24 gennaio 2026
arte contemporanea
Location
Stanza 251
Firenze, Via del Drago D'Oro, 4r, (FI)
Firenze, Via del Drago D'Oro, 4r, (FI)
Orario di apertura
Da Lunedi a Sabato 16:00-19:30
Vernissage
20 Dicembre 2025, 18:00-20:30
Autore






