L'esposizione dal titolo Vivere il paesaggio presenta una selezione del lavoro "iconografico" dell'artista, incentrato sul tema del paesaggio.

La mostra accoglie una serie di paesaggi, luoghi che fanno parte della memoria dell'artista, luoghi già visti nelle cartoline ammirate nell'infanzia nei quali Pizzi pesca come in una riserva di meraviglie infinite: spiagge tropicali che dolcemente si perdono all'orizzonte, cime innevate sospese nel tempo, solitarie oasi africane. Questi paesaggi, rimasti garbati abitanti della memoria, rivissuti nell'immaginario dell'artista assumono contorni fantastici e fiabeschi. Con segni precisi Pizzi calibra i colori bruni della terra con i verdi e gli azzurri dei prati e dei cieli. L'anima del paesaggio viene così ricostruita con luci e colori, immobile nella scena e nel tempo.

Stefano Pizzi è nato a Pavia nel 1955; ha studiato al Liceo e all'Accademia di Brera ove è attualmente docente di pittura. Dalla fine degli anni '70 è animatore di istanze culturali, allestisce mostre personali ed è invitato ad importanti rassegne. Protagonista del dibattito artistico è conosciuto anche dal grande pubblico per le sue spettacolari installazioni urbane. Pittore di area iconica-surreale confeziona nell'opera immagini plurime con l'aiuto di oggetti trovati, citazioni colte, nuovi e differenziati supporti. Ha esposto nelle principali città italiane ed europee, negli Stati Uniti, in Canada, in Sud America, in Giappone, in Nord Africa e in Korea. Oltre alla pittura si dedica da anni all'incisione xilografica e all'arte ceramica. Sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private. Vive e lavora a Milano.