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Strumenti di tortura dall’epoca romana ai giorni nostri
un centinaio di pezzi di grande valore e pregio provenienti da un’accurata ricerca effettuata in tutta Europa
Comunicato stampa
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Strumenti di tortura dall’epoca romana ai giorni nostri, che sarà visitabile fino al 26 giugno comprende un centinaio di pezzi di grande valore e pregio provenienti da un’accurata ricerca effettuata in tutta Europa. L'unicità di questa collezione sta nel taglio, inedito, perfettamente attuale che è stato dato all'esposizione: l'allestimento, nonostante il tema trattato, è sobrio, fatto di immagini e testimonianze che rappresentano l'atrocità della violazione dei diritti umani. Non a caso l’iniziativa è sostenuta da Amnesty International così come dalle Nazioni Unite e gode dell'appoggio di Enti Pubblici ed Istituzioni Nazionali.
Una Mostra che vuole essere non solo un atto di accusa e di denuncia contro la tortura e la pena di morte o qualsiasi trattamento inumano e degradante, ma che vuole anche richiamare l'attenzione su quei Paesi dove ancor oggi garantismo e democrazia sono valori lontani. Secondo un rapporto redatto da Amnesty International, sono circa 140 i Paesi del mondo dove attualmente hanno luogo gravi violazioni dei diritti umani. Questi abusi esigono una risposta a livello internazionale: la protezione dei diritti umani è una responsabilità universale che trascende i limiti di nazionalità, razza e ideologia (politica o religiosa che sia).
Parallelamente alla mostra saranno organizzate una serie di attività collaterali quali visite guidate, proiezioni cinematografiche e convegni che offriranno ulteriori momenti di riflessione sull’argomento. Il primo appuntamento previsto è per sabato 9 aprile (ore 10), sempre al Centro Comunale Il Ghetto dove si terrà un convegno dal titolo L’uomo e il male al quale prenderanno parte Alessandro Bucarelli, Paolo De Angelis, Alberto Merler, Gavino Faa e Francesco Sitzia. Moderatore Federico Palomba. Nel corso del convegno sarà presentato il volume L’occultismo tra superstizione e costume scritto da Alessandro Bucarelli e da Tamara Greco e Barbara Macis (Scuola Sarda Editrice).
Una Mostra che vuole essere non solo un atto di accusa e di denuncia contro la tortura e la pena di morte o qualsiasi trattamento inumano e degradante, ma che vuole anche richiamare l'attenzione su quei Paesi dove ancor oggi garantismo e democrazia sono valori lontani. Secondo un rapporto redatto da Amnesty International, sono circa 140 i Paesi del mondo dove attualmente hanno luogo gravi violazioni dei diritti umani. Questi abusi esigono una risposta a livello internazionale: la protezione dei diritti umani è una responsabilità universale che trascende i limiti di nazionalità, razza e ideologia (politica o religiosa che sia).
Parallelamente alla mostra saranno organizzate una serie di attività collaterali quali visite guidate, proiezioni cinematografiche e convegni che offriranno ulteriori momenti di riflessione sull’argomento. Il primo appuntamento previsto è per sabato 9 aprile (ore 10), sempre al Centro Comunale Il Ghetto dove si terrà un convegno dal titolo L’uomo e il male al quale prenderanno parte Alessandro Bucarelli, Paolo De Angelis, Alberto Merler, Gavino Faa e Francesco Sitzia. Moderatore Federico Palomba. Nel corso del convegno sarà presentato il volume L’occultismo tra superstizione e costume scritto da Alessandro Bucarelli e da Tamara Greco e Barbara Macis (Scuola Sarda Editrice).
07
aprile 2005
Strumenti di tortura dall’epoca romana ai giorni nostri
Dal 07 aprile al 26 giugno 2005
Location
IL GHETTO
Cagliari, Via Santa Croce, 18, (Cagliari)
Cagliari, Via Santa Croce, 18, (Cagliari)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20
Vernissage
7 Aprile 2005, ore 18
Curatore




