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SURFACEX
Sabato 15 marzo 2025 alle ore 19 Opificio della Fotografia inaugura Surfacex di Paolo Bonfiglio, una mostra che esplora molteplici significati e sembianze dei muri, delle mura, che indaga la realtà così come può manifestarsi tra linee, ombre, luci, pietra, carta, cemento, colla.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
SURFACEX
PAOLO BONFIGLIO
Mostra fotografica a cura di Federicapaola Capecchi
15 marzo – 19 aprile 2025
Via Niccolò Jommelli 24, Milano
Sabato 15 marzo 2025 alle ore 19 Opificio della Fotografia inaugura Surfacex di Paolo Bonfiglio, una mostra che esplora molteplici significati e sembianze dei muri, delle mura, che indaga la realtà così come può manifestarsi tra linee, ombre, luci, pietra, carta, cemento, colla. Attraverso la ricerca di Paolo Bonfiglio il tutto si trasforma da semplice delimitazione fisica in vere e proprie soglie percettive. L’esposizione, a cura di Federicapaola Capecchi, resterà visitabile fino al 19 aprile. È in collaborazione con Casa Museo Spazio Tadini, all’interno della quale nasce e vive il progetto Opificio della Fotografia.
Il fotografo – il cui sguardo si muove tra estetica e introspezione, tra documento e astrazione – indaga il muro e le superfici in tutte le loro accezioni: riparo, barriera, palinsesto di segni e memorie, luogo di stratificazione culturale e sociale. Non solo ostacolo o confine, ma superficie viva, permeabile al tempo e ai gesti umani. Se da un lato il muro è emblema di difesa e separazione, dall’altro diventa foglio bianco, spazio espressivo per voci anonime, forme spontanee e dettagli capaci di evocare sensazioni inaspettate.
Il progetto originario è articolato in circa 60 fotografie, di cui 33 raccolte nell’omonimo libro con prefazione di Gigliola Foschi che si sviluppa in cinque sezioni.
In questa esposizione, una selezione di 30 fotografie concentra l’attenzione sulle risonanze tra il tempo interiore e le tracce lasciate sulla materia, alla ricerca di quel dialogo con la Recherche di Marcel Proust giocata nel libro. Riferimenti letterari che non fungono da semplice accompagnamento, ma che creano un gioco di rimandi che porta lo spettatore a interrogarsi sulla genesi stessa dello sguardo fotografico e sul suo potere di estrarre senso da ciò che appare involontario.
Uno dei temi centrali dell'opera di Proust è la memoria involontaria, illustrata emblematicamente nell'episodio della madeleine in Dalla parte di Swann. In questo passaggio, il sapore di una madeleine intinta nel tè evoca nel narratore ricordi vividi e dettagliati del suo passato, dimostrando come sensazioni casuali possano risvegliare memorie sopite. Inoltre, Proust riflette sulla capacità degli oggetti quotidiani di custodire frammenti del nostro passato, suggerendo che il mondo materiale intorno a noi è intriso di significati nascosti. Questa idea risuona con l'obiettivo di Surfacex di rivelare, attraverso le superfici, storie e sentimenti celati, trasformando l'ordinario in straordinario. Pertanto, gli estratti proustiani inseriti nel progetto non solo arricchiscono l'esperienza estetica, ma invitano lo spettatore a una riflessione più profonda sulla natura della memoria, della percezione e della fotografia stessa.
Il curatore della mostra, Federicapaola Capecchi, si è messo in gioco con la sua personale percezione visiva (fin dalla selezione definitiva delle immagini) e la suggestione letteraria proposta dalla pubblicazione, andando a scegliere passaggi testuali non per forza presenti nel libro omonimo della mostra ed anche di altri autori. E non sono sempre riportati per esteso nell’allestimento, a volte, “[…] sono solo frasi verticali, come le linee che si generano dalle crepe silenziose dei muri, come segni che il tempo non ha cancellato. Frasi verticali incise dalla luce, ombre che sussurrano storie, superfici che si fanno linguaggio per chi sa leggere l’invisibile […] Federicapaola Capecchi”
Le fotografie di Paolo Bonfiglio esaltano la matericità e la profondità dei dettagli, sottolineando come anche la più comune delle superfici possa trasformarsi in un paesaggio emozionale e simbolico.
Durante il mese di esposizione, verrà presentato il libro Surfacex, con testo critico introduttivo di Gigliola Foschi. L’evento offrirà un’occasione per approfondire il dialogo tra fotografia, scrittura e percezione visiva.
L’esposizione SURFACEX propone un percorso, quasi tattile a volte, attraverso le tracce che il tempo e l’uomo lasciano sulle superfici che li circondano.
PAOLO BONFIGLIO
Paolo Bonfiglio vive a Milano, dove è nato nel 1961. Ha studiato economia e sempre lavorato per società internazionali di consulenza. La fotografia ha svolto una funzione vitale e parallela, vissuta con gioco e rigore, anche grazie alla partecipazione ad alcuni seminari e workshop, tra cui una settimana di lavoro sul nudo con Andreas Bitesnich. Gli elementi portanti dei suoi lavori sono, da un lato, il focus sulla relazione tra la realtà e i suoi tratti a prima vista taciuti ma rivelatori, indipendentemente quindi dal soggetto in sé: una persona, una cosa, un paesaggio. E dall’altro, il legame con il concreto, con i fatti. Per rispettare lo spirito originario della fotografia: la rappresentazione di quel qualcosa che in quel momento è stato. Come tutti noi. Oltre alla fotografia, pratica con passione la scrittura. https://www.pbonfiglio.com/
Opificio della Fotografia
Un opificio della fotografia, un luogo del fare, un luogo in cui vivere la fotografia ogni giorno.
Un fare dedicato alla valorizzazione della fotografia in ogni sua forma e declinazione, dallo storicizzato al nuovo, dai noti agli emergenti. È un progetto interno a Casa Museo Spazio Tadini, negli spazi studio del Maestro Emilio Tadini. Troverai mostre, workshop, eventi, contest, letture portfolio, eventi, festival e rassegne, archiviazione, realizzazione audiovisivi e libri, book shop, stampa fine art. Nasce da e con le esperienze che Federicapaola Capecchi ha ideato e/o sviluppato negli anni. Un progetto e luogo di fruizione della fotografia in linea con il progetto del Museo Spazio Tadini, fondato da Francesco Tadini e Melina Scalise e di cui Federicapaola Capecchi fa parte dal 2008. I visitatori possono così passare dalla fotografia all’arte, dalla storia della vecchia tipografia che ospitava lo spazio nei primi del Novecento ai grandi trittici dell’artista Tadini scomparso nel 2002 con visite guidate e approfondimenti.
https://www.opificiodellafotografia.it
SPAZIO TADINI CASA MUSEO
Fondatori Francesco Tadini, fotografo e regista; Melina Scalise, curatrice d’arte, giornalista, psicologa
Il museo Spazio Tadini ha iniziato a svolgere i suoi primi eventi nel 2006, nel 2008 e stata fondata una associazione culturale che ha visto tra i soci soprattutto artisti, fotografi e appassionati o operatori in ambito artistico. La finalità dell’associazione è stata lavorare sul patrimonio culturale di Emilio Tadini e promuovere arte e cultura. Oggi è una casa museo privata gestita direttamente dai proprietari che condividono il loro spazio lavorativo e abitativo con il pubblico per continuare a rendere fruibile al pubblico il patrimonio culturale che custodiscono.
Pertanto hanno mantenuto degli
orari di apertura dove è possibile visitare la collezione Tadini, il materiale dell’antica tipografia e mostre temporanee, nonché partecipare ad eventi. È un luogo culturale che promuove l'arte, la cultura e l'espressione creativa in tutte le sue forme. Offre spazi e opportunità anche per artisti emergenti, celebrando la diversità culturale attraverso mostre, eventi e iniziative coinvolgenti. www.spaziotadini.com
SURFACEX
PAOLO BONFIGLIO
Mostra Fotografica a cura di Federicapaola Capecchi
FINO AL 19 APRILE 2025
INFO
La mostra inaugura sabato 15 marzo 2025 alle ore 19 (ingresso libero) e sarà visitabile fino al 19 aprile 2025, nei seguenti orari: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato dalle 15:30 alle 19:30 - Venerdì e sabato, solo su prenotazione - federicapaola@gmail.com / museospaziotadini@gmail.com - e con un’offerta a sostegno delle attività, sono possibili visite guidate a tutta la Casa Museo Spazio Tadini: dal progetto dedicato alla fotografia – le sale Opificio della Fotografia - all’archivio, alla biblioteca, alla collezione della Casa Museo ed alle opere in permanenza di Emilio Tadini.
OPIFICIO DELLA FOTOGRAFIA in collaborazione con CASA MUSEO SPAZIO TADINI
Via Niccolò Jommelli n°24, Milano
www.opificiodellafotografia.it
www.spaziotadini.com
INFO PER IL PUBBLICO info@opificiodellafotografia.it
INFO PER LA STAMPA federicapaola@gmail.com
PAOLO BONFIGLIO
Mostra fotografica a cura di Federicapaola Capecchi
15 marzo – 19 aprile 2025
Via Niccolò Jommelli 24, Milano
Sabato 15 marzo 2025 alle ore 19 Opificio della Fotografia inaugura Surfacex di Paolo Bonfiglio, una mostra che esplora molteplici significati e sembianze dei muri, delle mura, che indaga la realtà così come può manifestarsi tra linee, ombre, luci, pietra, carta, cemento, colla. Attraverso la ricerca di Paolo Bonfiglio il tutto si trasforma da semplice delimitazione fisica in vere e proprie soglie percettive. L’esposizione, a cura di Federicapaola Capecchi, resterà visitabile fino al 19 aprile. È in collaborazione con Casa Museo Spazio Tadini, all’interno della quale nasce e vive il progetto Opificio della Fotografia.
Il fotografo – il cui sguardo si muove tra estetica e introspezione, tra documento e astrazione – indaga il muro e le superfici in tutte le loro accezioni: riparo, barriera, palinsesto di segni e memorie, luogo di stratificazione culturale e sociale. Non solo ostacolo o confine, ma superficie viva, permeabile al tempo e ai gesti umani. Se da un lato il muro è emblema di difesa e separazione, dall’altro diventa foglio bianco, spazio espressivo per voci anonime, forme spontanee e dettagli capaci di evocare sensazioni inaspettate.
Il progetto originario è articolato in circa 60 fotografie, di cui 33 raccolte nell’omonimo libro con prefazione di Gigliola Foschi che si sviluppa in cinque sezioni.
In questa esposizione, una selezione di 30 fotografie concentra l’attenzione sulle risonanze tra il tempo interiore e le tracce lasciate sulla materia, alla ricerca di quel dialogo con la Recherche di Marcel Proust giocata nel libro. Riferimenti letterari che non fungono da semplice accompagnamento, ma che creano un gioco di rimandi che porta lo spettatore a interrogarsi sulla genesi stessa dello sguardo fotografico e sul suo potere di estrarre senso da ciò che appare involontario.
Uno dei temi centrali dell'opera di Proust è la memoria involontaria, illustrata emblematicamente nell'episodio della madeleine in Dalla parte di Swann. In questo passaggio, il sapore di una madeleine intinta nel tè evoca nel narratore ricordi vividi e dettagliati del suo passato, dimostrando come sensazioni casuali possano risvegliare memorie sopite. Inoltre, Proust riflette sulla capacità degli oggetti quotidiani di custodire frammenti del nostro passato, suggerendo che il mondo materiale intorno a noi è intriso di significati nascosti. Questa idea risuona con l'obiettivo di Surfacex di rivelare, attraverso le superfici, storie e sentimenti celati, trasformando l'ordinario in straordinario. Pertanto, gli estratti proustiani inseriti nel progetto non solo arricchiscono l'esperienza estetica, ma invitano lo spettatore a una riflessione più profonda sulla natura della memoria, della percezione e della fotografia stessa.
Il curatore della mostra, Federicapaola Capecchi, si è messo in gioco con la sua personale percezione visiva (fin dalla selezione definitiva delle immagini) e la suggestione letteraria proposta dalla pubblicazione, andando a scegliere passaggi testuali non per forza presenti nel libro omonimo della mostra ed anche di altri autori. E non sono sempre riportati per esteso nell’allestimento, a volte, “[…] sono solo frasi verticali, come le linee che si generano dalle crepe silenziose dei muri, come segni che il tempo non ha cancellato. Frasi verticali incise dalla luce, ombre che sussurrano storie, superfici che si fanno linguaggio per chi sa leggere l’invisibile […] Federicapaola Capecchi”
Le fotografie di Paolo Bonfiglio esaltano la matericità e la profondità dei dettagli, sottolineando come anche la più comune delle superfici possa trasformarsi in un paesaggio emozionale e simbolico.
Durante il mese di esposizione, verrà presentato il libro Surfacex, con testo critico introduttivo di Gigliola Foschi. L’evento offrirà un’occasione per approfondire il dialogo tra fotografia, scrittura e percezione visiva.
L’esposizione SURFACEX propone un percorso, quasi tattile a volte, attraverso le tracce che il tempo e l’uomo lasciano sulle superfici che li circondano.
PAOLO BONFIGLIO
Paolo Bonfiglio vive a Milano, dove è nato nel 1961. Ha studiato economia e sempre lavorato per società internazionali di consulenza. La fotografia ha svolto una funzione vitale e parallela, vissuta con gioco e rigore, anche grazie alla partecipazione ad alcuni seminari e workshop, tra cui una settimana di lavoro sul nudo con Andreas Bitesnich. Gli elementi portanti dei suoi lavori sono, da un lato, il focus sulla relazione tra la realtà e i suoi tratti a prima vista taciuti ma rivelatori, indipendentemente quindi dal soggetto in sé: una persona, una cosa, un paesaggio. E dall’altro, il legame con il concreto, con i fatti. Per rispettare lo spirito originario della fotografia: la rappresentazione di quel qualcosa che in quel momento è stato. Come tutti noi. Oltre alla fotografia, pratica con passione la scrittura. https://www.pbonfiglio.com/
Opificio della Fotografia
Un opificio della fotografia, un luogo del fare, un luogo in cui vivere la fotografia ogni giorno.
Un fare dedicato alla valorizzazione della fotografia in ogni sua forma e declinazione, dallo storicizzato al nuovo, dai noti agli emergenti. È un progetto interno a Casa Museo Spazio Tadini, negli spazi studio del Maestro Emilio Tadini. Troverai mostre, workshop, eventi, contest, letture portfolio, eventi, festival e rassegne, archiviazione, realizzazione audiovisivi e libri, book shop, stampa fine art. Nasce da e con le esperienze che Federicapaola Capecchi ha ideato e/o sviluppato negli anni. Un progetto e luogo di fruizione della fotografia in linea con il progetto del Museo Spazio Tadini, fondato da Francesco Tadini e Melina Scalise e di cui Federicapaola Capecchi fa parte dal 2008. I visitatori possono così passare dalla fotografia all’arte, dalla storia della vecchia tipografia che ospitava lo spazio nei primi del Novecento ai grandi trittici dell’artista Tadini scomparso nel 2002 con visite guidate e approfondimenti.
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SPAZIO TADINI CASA MUSEO
Fondatori Francesco Tadini, fotografo e regista; Melina Scalise, curatrice d’arte, giornalista, psicologa
Il museo Spazio Tadini ha iniziato a svolgere i suoi primi eventi nel 2006, nel 2008 e stata fondata una associazione culturale che ha visto tra i soci soprattutto artisti, fotografi e appassionati o operatori in ambito artistico. La finalità dell’associazione è stata lavorare sul patrimonio culturale di Emilio Tadini e promuovere arte e cultura. Oggi è una casa museo privata gestita direttamente dai proprietari che condividono il loro spazio lavorativo e abitativo con il pubblico per continuare a rendere fruibile al pubblico il patrimonio culturale che custodiscono.
Pertanto hanno mantenuto degli
orari di apertura dove è possibile visitare la collezione Tadini, il materiale dell’antica tipografia e mostre temporanee, nonché partecipare ad eventi. È un luogo culturale che promuove l'arte, la cultura e l'espressione creativa in tutte le sue forme. Offre spazi e opportunità anche per artisti emergenti, celebrando la diversità culturale attraverso mostre, eventi e iniziative coinvolgenti. www.spaziotadini.com
SURFACEX
PAOLO BONFIGLIO
Mostra Fotografica a cura di Federicapaola Capecchi
FINO AL 19 APRILE 2025
INFO
La mostra inaugura sabato 15 marzo 2025 alle ore 19 (ingresso libero) e sarà visitabile fino al 19 aprile 2025, nei seguenti orari: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato dalle 15:30 alle 19:30 - Venerdì e sabato, solo su prenotazione - federicapaola@gmail.com / museospaziotadini@gmail.com - e con un’offerta a sostegno delle attività, sono possibili visite guidate a tutta la Casa Museo Spazio Tadini: dal progetto dedicato alla fotografia – le sale Opificio della Fotografia - all’archivio, alla biblioteca, alla collezione della Casa Museo ed alle opere in permanenza di Emilio Tadini.
OPIFICIO DELLA FOTOGRAFIA in collaborazione con CASA MUSEO SPAZIO TADINI
Via Niccolò Jommelli n°24, Milano
www.opificiodellafotografia.it
www.spaziotadini.com
INFO PER IL PUBBLICO info@opificiodellafotografia.it
INFO PER LA STAMPA federicapaola@gmail.com
15
marzo 2025
SURFACEX
Dal 15 marzo al 19 aprile 2025
fotografia
Location
Opificio della Fotografia
Milano, Via Niccolò Jommelli, 24, (MI)
Milano, Via Niccolò Jommelli, 24, (MI)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato dalle 15:30 alle 19:30
Vernissage
15 Marzo 2025, 19
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione







