L'artista modenese Susanna Boni porta al circolo Godot di Vicolo Casalecchi (vicino alla centralissima p.zza S. Prospero) una serie di opere ideate da un "mix di causali": la qualità della vita degli ultimi anni, spiccatamente solitaria e monologica; il bisogno di esprimersi e di imprimere getti di colore non-premeditato su qualsivoglia superficie; la necessità di sfogare un lungo travaglio psichico. L'esposizione intitolata Monologhi è stata inaugurata lunedi 2 maggio e sarà visitabile fino al prossimo 2 giugno. Le opere di Susanna Boni sono impulsive, eseguite perlopiù su supporti di recupero e con mezzi scarni e poco artistici, quali vernici, carta e solventi. I "monologhi" della Boni esprimono la sordità dell'urlo muto, le ferite del quotidiano, la visione del riflesso delle cose e la gioia e la speranza in una preghiera. Elemento costante è comunque l'opacità del nero, che appena permette frammenti di lucido colore, quel colore che è da sempre inesauribile presenza e speranza.

Susanna Boni è nata a Modena. La passione artistico-creativa la vede costantemente impegnata in imprese marketing-comunicative soprattutto all'estero e talvolta sfocia in incarichi artistici, come la creazione di scenografie animate (per Ro Marcenaro) o nella elaborazione digitale di scenografie per Zucchero o per la stampa di tessuti per Versace e Missoni.