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Tano D’Amico – La memoria ribelle di Tano
Ultimo appuntamento della sezione “Un passo indietro” previsto per l’ottava edizione de IL SABATO DELLA FOTOGRAFIA, il format di incontri, mostre e workshop curato da Pino Miraglia. Dopo Dino Fracchia, Paola Agosti e Fabio Donato è la volta di Tano D’Amico con la mostra: “La memoria ribelle di Tano”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
• La "Memoria ribelle di Tano D'Amico" in mostra in Sala Assoli dal 6 aprile al 29 maggio
Ultimo appuntamento della sezione "Un passo indietro" previsto per l'ottava edizione de
IL SABATO DELLA FOTOGRAFIA, il format di incontri, mostre e workshop curato da Pino Miraglia nella Sala Assoli di Napoli.
Dopo Dino Fracchia, Paola Agosti e Fabio Donato è la volta di Tano D'Amico con la mostra:
"La memoria ribelle di Tano".
Le foto, inequivocabilmente iconiche di Tano D'Amico, così come il suo spirito, rappresentano da sempre una testimonianza fondamentale degli ultimi cinquant'anni di vita italiana e affermano e restituiscono l'immenso valore della foto di reportage come patrimonio di un paese.
Quella di Tano è stata e sarà sempre una scelta di campo politica e sociale; sempre affianco agli esclusi, ai diseredati, agli ultimi; vuoi che si tratti delle donne, dei giovani, dei rom, degli sfollati, dei "matti", degli operai fino alle questioni extra Italia: Palestina, Somalia, SudAmerica.
Nelle immagini di Tano non si può non respirare la nostra memoria, la storia di classi sociali che hanno determinato conquiste civili e diritti a generazioni future. Non si può non ritrovarsi in quelle donne e quei giovani che combattevano per la propria libertà di pensiero, di espressione e di utilizzo libero e responsabile del proprio corpo e della propria sessualità.
Di questo ed altro ci parlano ancora adesso le storie visive di Tano D'Amico e sono tutt'ora vive palpabili, attuabili specie in questo momento storico che sembra mettere in discussione conquiste sociali e civiche acclarate.
In proposito Tano D'Amico afferma;
"I movimenti dei miei anni hanno portato nella storia chi nella storia non era mai entrato. Si era formata una coscienza, una consapevolezza nuova. Ci presentammo tutti insieme nelle strade tenendoci per mano"
E ancora:
"Una buona fotografia, una fotografia che dà l'avvio a un pensiero, che diventa parte di noi, che non possiamo dimenticare, è sempre frutto di conoscenza, di studio, di interesse, di partecipazione, di amore. Sono queste fotografie che non si fanno consumare. Consumano. Ci lavorano dentro. Sono fotografie che hanno una personalità, una vita propria."
L'opening della mostra, "La memoria ribelle di Tano" è fissata per sabato 6 aprile alle ore 11.00 e 18.30 e si potrà visitare fino al 19 maggio.
Il pubblico e i giovani che seguono il Sabato della fotografia potranno incontrare l'autore sabato 6 aprile alle ore 11.30 insieme a Igina Di Napoli (Direttrice artistica di Casa del Contemporaneo) e Sergio Brancato (docente di sociologia dei processi culturali della comunicazione presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II), e interagire con il dibattito su "Dissenso, politica e società: dagli anni settanta ad oggi"
Come di consueto, dopo l'incontro, all'autore è affiancato un film con l'argomento attinente;
Film scelto per Tano D'Amico è l'opera prima di Giuseppe Piccioni "Il grande Blek" (1987)
Ultimo appuntamento della sezione "Un passo indietro" previsto per l'ottava edizione de
IL SABATO DELLA FOTOGRAFIA, il format di incontri, mostre e workshop curato da Pino Miraglia nella Sala Assoli di Napoli.
Dopo Dino Fracchia, Paola Agosti e Fabio Donato è la volta di Tano D'Amico con la mostra:
"La memoria ribelle di Tano".
Le foto, inequivocabilmente iconiche di Tano D'Amico, così come il suo spirito, rappresentano da sempre una testimonianza fondamentale degli ultimi cinquant'anni di vita italiana e affermano e restituiscono l'immenso valore della foto di reportage come patrimonio di un paese.
Quella di Tano è stata e sarà sempre una scelta di campo politica e sociale; sempre affianco agli esclusi, ai diseredati, agli ultimi; vuoi che si tratti delle donne, dei giovani, dei rom, degli sfollati, dei "matti", degli operai fino alle questioni extra Italia: Palestina, Somalia, SudAmerica.
Nelle immagini di Tano non si può non respirare la nostra memoria, la storia di classi sociali che hanno determinato conquiste civili e diritti a generazioni future. Non si può non ritrovarsi in quelle donne e quei giovani che combattevano per la propria libertà di pensiero, di espressione e di utilizzo libero e responsabile del proprio corpo e della propria sessualità.
Di questo ed altro ci parlano ancora adesso le storie visive di Tano D'Amico e sono tutt'ora vive palpabili, attuabili specie in questo momento storico che sembra mettere in discussione conquiste sociali e civiche acclarate.
In proposito Tano D'Amico afferma;
"I movimenti dei miei anni hanno portato nella storia chi nella storia non era mai entrato. Si era formata una coscienza, una consapevolezza nuova. Ci presentammo tutti insieme nelle strade tenendoci per mano"
E ancora:
"Una buona fotografia, una fotografia che dà l'avvio a un pensiero, che diventa parte di noi, che non possiamo dimenticare, è sempre frutto di conoscenza, di studio, di interesse, di partecipazione, di amore. Sono queste fotografie che non si fanno consumare. Consumano. Ci lavorano dentro. Sono fotografie che hanno una personalità, una vita propria."
L'opening della mostra, "La memoria ribelle di Tano" è fissata per sabato 6 aprile alle ore 11.00 e 18.30 e si potrà visitare fino al 19 maggio.
Il pubblico e i giovani che seguono il Sabato della fotografia potranno incontrare l'autore sabato 6 aprile alle ore 11.30 insieme a Igina Di Napoli (Direttrice artistica di Casa del Contemporaneo) e Sergio Brancato (docente di sociologia dei processi culturali della comunicazione presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II), e interagire con il dibattito su "Dissenso, politica e società: dagli anni settanta ad oggi"
Come di consueto, dopo l'incontro, all'autore è affiancato un film con l'argomento attinente;
Film scelto per Tano D'Amico è l'opera prima di Giuseppe Piccioni "Il grande Blek" (1987)
06
aprile 2024
Tano D’Amico – La memoria ribelle di Tano
Dal 06 aprile al 19 maggio 2024
fotografia
Location
Sala Assoli
Napoli, Vico Lungo Teatro Nuovo, 110, (NA)
Napoli, Vico Lungo Teatro Nuovo, 110, (NA)
Orario di apertura
da giovedì a sabato ore 17.00 - domenica e feriali ore 17.00
Vernissage
6 Aprile 2024, Vernissage ore 11.00 e 18.30 - Incontro con l'autore ore 11,45 - Proiezione film Il grande Blek ore 12,30
Sito web
Ufficio stampa
info@movimentiperlafotografia.it
Autore
Produzione organizzazione