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The Naked Age
“The Naked Age” rientra nelle mostre che, con cadenza semestrale, presentano le opere della collezione assieme ad alcune opere inedite degli artisti della galleria. “The Naked Age”, è quindi un contenitore tematico che negli ampi spazi della galleria arriva ad accomunare, per l’importanza e il respiro in termini dimensionali e di approfondimento che si potrà verificare visitando la mostra, masterpieces della collezione e degli artisti della galleria in stretto dialogo fra loro
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria d’arte contemporanea GAGLIARDI E DOMKE
presenta la mostra “The Naked Age”
Opening: 28 aprile 2016 ore 18
La mostra “The Naked Age” sarà visitabile dal 28 aprile 2016 al 15 ottobre 2016.
“The Naked Age” rientra nelle mostre che, con cadenza semestrale, presentano le opere della collezione assieme ad alcune opere inedite degli artisti della galleria. “The Naked Age”, è quindi un contenitore tematico che negli ampi spazi della galleria arriva ad accomunare, per l’importanza e il respiro in termini dimensionali e di approfondimento che si potrà verificare visitando la mostra, masterpieces della collezione e degli artisti della galleria in stretto dialogo fra loro.
Ho preso a prestito il titolo “The Naked Age” da Pasquale Barbella col quale nel 2002, lavoravo ancora nella mia agenzia di pubblicità la Barbella Gagliardi Saffirio. Realizzammo allora un volume che avrebbe dovuto essere di stimolo alla creatività per il network internazionale a cui apparteneva la nostra struttura, e, a pochissimi mesi dall’11 settembre 2001, non si sarebbe potuto prescindere dalla nudità con cui il globo intero avrebbe dovuto confrontarsi per progettare il futuro. Ricordo che in copertina c’era un lavoro di un artista: RonMueck e non poteva essere diversamente. Gli artisti sarebbero stati negli anni a seguire sempre più sensibili alla nudità che ci avrebbe colti ad ogni alba negli anni a seguire.
Incalzato dagli eventi tragici che non smettono di susseguirsi, mi è venuto spontaneo in questi giorni ripercorrere quanto hanno fatto gli artisti con cui ho lavorato nel corso degli anni, a partire dal 2003, anno di fondazione della galleria, e ho scoperto che già dalla mostra di esordio si coglievano in alcuni di loro i segnali di inquietudine che avrebbero marcato anche gli anni successivi.
Nella prima mostra della galleria (una personale di Ennio Bertrand) presentavo infatti “Under Attak” un lavoro interattivo con cui forse l’artista intendeva esorcizzare il dramma, illudendosi che lo spettatore potesse impedire il tragico episodio delle due torri, o (per quanto scorgiamo perversa l’umanità) reiterarlo a piacimento. Sullo stesso tema dell’11/11/01 con Bertrand operò Vincenzo Cerami, l’indimenticabile sceneggiatore de “La vita è bella” di Benigni, più che un film un monumento all’umanità messa a nudo dagli eventi.
13 anni dopo Sara Renzetti e Antonello Serra (I Santissimi) si presentano con “épave”, relitto, e subito la nostra visione ci riporta agli spiaggiati di Lampedusa.
Con toni che spaziano dalla suggestione più veritiera alla rappresentazione metaforica o facendo ricorso all’ironia o alla poesia quasi tutti gli artisti della galleria hanno sondato la nudità con la quale siamo costretti a confrontarci di fronte ai problemi del terrorismo, delle migrazioni, della perdita di identità legata alla perdita di potere economico o alla scomparsa delle libertà individuali, della sottomissione del pianeta al dio dell’energia e dei credenti alla violenza. Nella mostra sono presenti la gran parte di loro: Aro, Viale, Coltro, Quan Knight, Strukelj, Consorti, J&PEG, Valade, Ferrero, Raffaelli. Non mancano poi presenze quali quelle di Wurm, Van Liesouth, Pettena, Rizzi, Scheda, che pur meno assidui, hanno tuttavia lasciato testimonianze significative sul tema.
Due parole a parte merita la piccola raccolta di poster realizzati dal famoso grafico Armando Milani. Li si trova in mostra come omaggio all’artista grafico che ha dato un carattere al volume Raggi Ombrosi di Antonio Marchetti Lamera. Un riconoscimento che consentirà all’osservatore attento di scoprire che ogni soggetto dei posters di Armando nasca da urgenti appelli alla società, espliciti inviti a perseguire obiettivi multipli tendenti a eliminare le nudità con cui porsi a confronto con il pianeta e con l’umanità negli anni a venire.
PG
28
aprile 2016
The Naked Age
Dal 28 aprile al 15 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
GAGLIARDI E DOMKE
Torino, Via Cervino, 16, (Torino)
Torino, Via Cervino, 16, (Torino)
Orario di apertura
martedì-sabato: 5.30/19.30
Vernissage
28 Aprile 2016, h 18