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things that will never become objects
Siamo lieti di presentare “things that will never become objects” prima mostra personale di Caterina Silva (1983, Roma) in galleria. La mostra include quadri provenienti da due cicli pittorici realizzati dall’artista negli ultimi due anni e diverse opere pittoriche tridimensionali.
Comunicato stampa
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CATERINA SILVA
things that will never become objects
30 aprile - 5 luglio 2025
Preview: martedì 29 aprile 18-20
Opening: mercoledì 30 aprile ore 18-21
Testo critico di Paola Bonani
Galleria Eugenia Delfini è lieta di presentare things that will never become objects prima mostra personale di Caterina Silva (1983, Roma) in galleria. La mostra include quadri provenienti da due cicli pittorici realizzati dall’artista negli ultimi due anni e diverse opere pittoriche tridimensionali.
Silva considera la sua ricerca una forma di resistenza al linguaggio e ai suoi sistemi di classificazione. Nel suo lavoro, l’artista combina un metodo tradizionale di costruzione dell’immagine con un approccio performativo alla tela, affrontando quest’ultima come uno spazio da risolvere ed elaborando un linguaggio che allude al compimento della forma senza però chiuderla mai definitivamente.
Nei quadri del ciclo Things that will never become objects (2023-) e in quelli parte della serie Divide et impera Silva (2024-), Silva registra immagini che provengono da una varietà di fonti come le piattaforme online, la storia dell'arte e la sua vita personale e attraverso un processo di appropriazione, modifica e risignificazione ci propone la realtà sotto forma di un suo personale alfabeto composto da gesti più o meno controllati, marcature materiche, segni spray irriverenti, spume di colore fumose e campiture di bianco digitale.
Un’altra forma di decostruzione del linguaggio pittorico viene proposta in mostra attraverso la presentazione di alcune opere provenienti dal ciclo Le cose non mi hanno aspettato (2014-), ovvero dei cilindri prodotti a partire da quadri di grandi dimensioni che l’artista ha sezionato in strisce parallele e successivamente arrotolato e fissato con la sparapunti su tubi di cartone. In questo caso il quadro perde il suo statuto originario bidimensionale ma rimane disponibile all’immaginazione dell’osservatore come aggregato pittorico tridimensionale.
In questa mostra, le opere selezionate si presentano dunque come il risultato di una negoziazione, una lotta o dialogo tra l’artista e lo schema visivo di partenza, tra il suo corpo e il linguaggio pittorico, tra l’indicibile e ciò che rappresenta la norma.
—-
Caterina Silva è pittrice e performer.
È stata artista in residenza presso Cité des arts, Parigi 2012; Rijksakademie van beeldende kunsten, Amsterdam 2014 - 2015; Asia Culture Center, Gwangju 2016; NKD, Dale, Norvegia 2018 e nel 2022 è vincitrice del bando di ricerca Italian Council XI Edizione.
Il suo lavoro è rappresentato da Galleria Eugenia Delfini a Roma e da Bosse&Baum a Londra ed è stato esposto in istituzioni nazionali e internazionali come ad esempio Terra, Burgundy, Francia; Plataforma Festival, Santiago de Compostela; Rugby art gallery and Museum, Rugby, UK; Lateral, Roma; Fondazione Giuliani, Roma; La Galleria Nazionale, Roma; Fondazione Smart, Roma; MACTE, Termoli; Fondazione Spinola Banna, Poirino; Casa Testori, Milano; Centrale Montemartini, Roma; Rozenstraat a rose is a rose, Amsterdam; Galleria Valentina Bonomo, Roma, Rita Urso Artopia, Milano; Galleria Riccardo Crespi, Milano.
things that will never become objects
30 aprile - 5 luglio 2025
Preview: martedì 29 aprile 18-20
Opening: mercoledì 30 aprile ore 18-21
Testo critico di Paola Bonani
Galleria Eugenia Delfini è lieta di presentare things that will never become objects prima mostra personale di Caterina Silva (1983, Roma) in galleria. La mostra include quadri provenienti da due cicli pittorici realizzati dall’artista negli ultimi due anni e diverse opere pittoriche tridimensionali.
Silva considera la sua ricerca una forma di resistenza al linguaggio e ai suoi sistemi di classificazione. Nel suo lavoro, l’artista combina un metodo tradizionale di costruzione dell’immagine con un approccio performativo alla tela, affrontando quest’ultima come uno spazio da risolvere ed elaborando un linguaggio che allude al compimento della forma senza però chiuderla mai definitivamente.
Nei quadri del ciclo Things that will never become objects (2023-) e in quelli parte della serie Divide et impera Silva (2024-), Silva registra immagini che provengono da una varietà di fonti come le piattaforme online, la storia dell'arte e la sua vita personale e attraverso un processo di appropriazione, modifica e risignificazione ci propone la realtà sotto forma di un suo personale alfabeto composto da gesti più o meno controllati, marcature materiche, segni spray irriverenti, spume di colore fumose e campiture di bianco digitale.
Un’altra forma di decostruzione del linguaggio pittorico viene proposta in mostra attraverso la presentazione di alcune opere provenienti dal ciclo Le cose non mi hanno aspettato (2014-), ovvero dei cilindri prodotti a partire da quadri di grandi dimensioni che l’artista ha sezionato in strisce parallele e successivamente arrotolato e fissato con la sparapunti su tubi di cartone. In questo caso il quadro perde il suo statuto originario bidimensionale ma rimane disponibile all’immaginazione dell’osservatore come aggregato pittorico tridimensionale.
In questa mostra, le opere selezionate si presentano dunque come il risultato di una negoziazione, una lotta o dialogo tra l’artista e lo schema visivo di partenza, tra il suo corpo e il linguaggio pittorico, tra l’indicibile e ciò che rappresenta la norma.
—-
Caterina Silva è pittrice e performer.
È stata artista in residenza presso Cité des arts, Parigi 2012; Rijksakademie van beeldende kunsten, Amsterdam 2014 - 2015; Asia Culture Center, Gwangju 2016; NKD, Dale, Norvegia 2018 e nel 2022 è vincitrice del bando di ricerca Italian Council XI Edizione.
Il suo lavoro è rappresentato da Galleria Eugenia Delfini a Roma e da Bosse&Baum a Londra ed è stato esposto in istituzioni nazionali e internazionali come ad esempio Terra, Burgundy, Francia; Plataforma Festival, Santiago de Compostela; Rugby art gallery and Museum, Rugby, UK; Lateral, Roma; Fondazione Giuliani, Roma; La Galleria Nazionale, Roma; Fondazione Smart, Roma; MACTE, Termoli; Fondazione Spinola Banna, Poirino; Casa Testori, Milano; Centrale Montemartini, Roma; Rozenstraat a rose is a rose, Amsterdam; Galleria Valentina Bonomo, Roma, Rita Urso Artopia, Milano; Galleria Riccardo Crespi, Milano.
30
aprile 2025
things that will never become objects
Dal 30 aprile al 05 luglio 2025
arte contemporanea
personale
personale
Location
Galleria Eugenia Delfini
Roma, Via Giulia, 96, (RM)
Roma, Via Giulia, 96, (RM)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15-19
Vernissage
30 Aprile 2025, ore 18-21
Sito web
Autore
Autore testo critico




