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Tina Parotti – Personale
Personale di pittura
Comunicato stampa
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Dirigere lo sguardo in un punto preciso, mirare al bersaglio come per mirare al cuore :è quanto fa Tina Parotti quando dipinge e lo fa per appropriarsi della vita; la pittura è lo strumento ideale per guidare consapevolmente gli impulsi e farli ruotare al ritmo delle sensazioni.
Il sogno scoperto di Tina Parotti è questa visione eliocentrica e, più che la narrazione o un progetto, è l’attimo in cui l’energia unisce le forze contrastanti a decidere gli esiti formali.
L’artista ha fatto centro!
Il sole caldo dell’estate, il sole di Alassio, luogo in cui lavora Tina, appare solitario, come un grande occhio, immaginato alla curva o appena sopra all’orizzonte. Si trasforma, a volte permanendo come punto di equilibrio dove ancorare lo sguardo.
La sua operatività confluisce attorno all’emozione e si traduce con l’idea del mandala ( a cui pur sempre i suoi cerchi fanno pensare ) su cui riposare la mente affollata da troppi pensieri.
Tina Parotti per dipingere ha bisogno della musica, ( ascolta la musica di Zucchero Fornaciari) ritmi rock e blues dolci, forti e aggressivi, che le permettono di sintonizzarsi a 360 gradi su energie primitive, selvagge.
Ha bisogno di forme base, chiare, sicure, del cerchio soprattutto e in questo cerchio si intravedono le lotte ingaggiate con la forma, con il colore, con lo spazio.
Il sole riscalda la terra, i soli di Tina Parotti riscaldano l’anima, prima di tutto la sua, un gesto necessario, una adesione totale, una resa alla vita. Il cerchio è una forma dalle implicazioni cosmologiche, simboliche, primordiali, rappresenta il “ femminile “ e corrisponde appieno all’orizzonte visivo umano.
Non è un caso che Tina Parotti utilizza il più semplice, ma anche il più profondo dei pattern visuali. Da questa semplicità Tina Parotti evolve tutto un suo mondo invece assai complesso, forse interiormente tormentato, da cui costruisce le proprie immagini, dai colori piatti e squillanti che si velano e si dinamicizzano attraverso toni più scuri o bande di colori contrastanti.
Per ora Tina Parotti non rinuncia totalmente alle immagini del reale, la sua pittura appare come un vasto e drammatico campo cromatico, il colore infatti pulsa di luce, è carne viva, ha all’interno una variazione continua, è frutto di sovrapposizioni e ripensamenti.
Dipingere per Tina Parotti è un coinvolgimento totale e passionale che la lega inesorabilmente al “ demone “ della pittura.
Un mare blu e un sole rosso e, perché no ? un mare giallo e un sole blu; traspare da queste sue scelte tematiche, la volontà di unire il reale all’astrazione.
“ Cerco un centro di gravità permanente che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose, sulla gente…” così cantava ironicamente Battiato in una sua canzone e questo potrebbe essere il modo di rapportarsi alle cose della vita di Tina Parotti che non ha paura delle contraddizioni e il suo centro lo insegue all’interno e al di fuori di sé ogni volta che si immerge nel lavoro.
Stefania CARROZZINI
Il sogno scoperto di Tina Parotti è questa visione eliocentrica e, più che la narrazione o un progetto, è l’attimo in cui l’energia unisce le forze contrastanti a decidere gli esiti formali.
L’artista ha fatto centro!
Il sole caldo dell’estate, il sole di Alassio, luogo in cui lavora Tina, appare solitario, come un grande occhio, immaginato alla curva o appena sopra all’orizzonte. Si trasforma, a volte permanendo come punto di equilibrio dove ancorare lo sguardo.
La sua operatività confluisce attorno all’emozione e si traduce con l’idea del mandala ( a cui pur sempre i suoi cerchi fanno pensare ) su cui riposare la mente affollata da troppi pensieri.
Tina Parotti per dipingere ha bisogno della musica, ( ascolta la musica di Zucchero Fornaciari) ritmi rock e blues dolci, forti e aggressivi, che le permettono di sintonizzarsi a 360 gradi su energie primitive, selvagge.
Ha bisogno di forme base, chiare, sicure, del cerchio soprattutto e in questo cerchio si intravedono le lotte ingaggiate con la forma, con il colore, con lo spazio.
Il sole riscalda la terra, i soli di Tina Parotti riscaldano l’anima, prima di tutto la sua, un gesto necessario, una adesione totale, una resa alla vita. Il cerchio è una forma dalle implicazioni cosmologiche, simboliche, primordiali, rappresenta il “ femminile “ e corrisponde appieno all’orizzonte visivo umano.
Non è un caso che Tina Parotti utilizza il più semplice, ma anche il più profondo dei pattern visuali. Da questa semplicità Tina Parotti evolve tutto un suo mondo invece assai complesso, forse interiormente tormentato, da cui costruisce le proprie immagini, dai colori piatti e squillanti che si velano e si dinamicizzano attraverso toni più scuri o bande di colori contrastanti.
Per ora Tina Parotti non rinuncia totalmente alle immagini del reale, la sua pittura appare come un vasto e drammatico campo cromatico, il colore infatti pulsa di luce, è carne viva, ha all’interno una variazione continua, è frutto di sovrapposizioni e ripensamenti.
Dipingere per Tina Parotti è un coinvolgimento totale e passionale che la lega inesorabilmente al “ demone “ della pittura.
Un mare blu e un sole rosso e, perché no ? un mare giallo e un sole blu; traspare da queste sue scelte tematiche, la volontà di unire il reale all’astrazione.
“ Cerco un centro di gravità permanente che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose, sulla gente…” così cantava ironicamente Battiato in una sua canzone e questo potrebbe essere il modo di rapportarsi alle cose della vita di Tina Parotti che non ha paura delle contraddizioni e il suo centro lo insegue all’interno e al di fuori di sé ogni volta che si immerge nel lavoro.
Stefania CARROZZINI
10
maggio 2005
Tina Parotti – Personale
Dal 10 maggio al 30 giugno 2005
arte contemporanea
Location
TINA PAROTTI GALLERIA D’ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Statuto, 13, (Milano)
Milano, Via Statuto, 13, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 16-19,30 e su appuntamento
Vernissage
10 Maggio 2005, ore 18
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