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Tino Stefanoni
Viaggiando con la sensibilità culturale ai margini della tensione metafisica, Tino Stefanoni restituisce all’occhio dell’osservatore il risultato di una sedimentazione lenta, attuata per depurare le tracce conoscitive del mondo dai contorni dell’interpretazione e riportarle all’originaria fisionomia costitutiva.
Comunicato stampa
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...L'estrema semplificazione del paesaggio di Tino Stefanoni risponde all'esigenza di decantare il significato delle cose e ricavare dalla loro combinazione significante la carica poetica, adatta a chiudere un orizzonte dentro un ambito di risonanza simbolica; proprio qui si confrontano sottile slancio ironico e appena percettibile tono malinconico. La stratificazione di velature dà corpo a una pittura dove gli elementi interni assumono il ruolo di protagonisti, anche quando confinati nella scontata essenza del quotidiano. Mentre il reale sfila per frammenti su una sorta di teatrino, depurato da ogni dettaglio superfluo e ben inserito in una costruzione, che illude uno spazio tutto spirituale, dove la cadenza del tempo è l'eco di una storia indefinita: così brani di memoria e porzioni di presente si incontrano al limite di una pagina pittorica intessuta di filamenti da leggenda. Viaggiando con la sensibilità culturale ai margini della tensione metafisica, Tino Stefanoni restituisce all'occhio dell'osservatore il risultato di una sedimentazione lenta, attuata per depurare le tracce conoscitive del mondo dai contorni dell'interpretazione e riportarle all'originaria fisionomia costitutiva. Con un invito ad assaporare l'esistenza cominciando dalle presenze "iconiche" dei suoi racconti, con un viaggio in mezzo ai cipressi, alle case, sotto le finestre di piccole dimensioni, di fronte ai muri capaci di riverberare una luminosità inquietante, se non fosse per quei colori che riscaldano immediatamente la certezza: in ogni caso, quel complesso di scenari e circostanze di natura incidono sull'umore di chi solo immagini una possibilità d'incursione....
27
novembre 2004
Tino Stefanoni
Dal 27 novembre al 31 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA NUOVA ARTESEGNO
Udine, Via Gervasutta, 29, (Udine)
Udine, Via Gervasutta, 29, (Udine)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato : 10,00-12,30 16,00-19,30
Vernissage
27 Novembre 2004, ore 18,30




