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Tiziana Contino – Trangenderismo
Una mostra di fotografia e video d’artista che raccoglie tre anni di creazioni di Tiziana Contino
Comunicato stampa
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Una mostra di fotografia e video d'artista che raccoglie tre anni di creazioni di Tiziana Contino. L'artista catanese, proposta al pubblico in occasione della Quadriennale di Roma e a settembre '05 durante la XII Bjcem a Napoli, affronta il tema del superando l'accezione sessuale del fenomeno, una ricognizione all'interno del mondo interiore e non della personalità, che colloca il termine in esperienze di vita non necessariamente classificabili e definibili, agendo in contesti sociali, creativi, politici, filosofici e religiosi.
Descrizione dell'opera generale prodotta, a cura di Tiziana Contino:
Negli anni '90, Helena Velena proponeva una definizione di Transgender :
"Il Transgenderismo è una visione del continuum comportamentale che esiste tra le 2 polarità: quella dello spettro infinito di possibilità che si presentano "transitando" da un punto all'altro. Il transgenderismo legittima quindi l'esistenza dell'infinità possibile di momenti di "identità".
Io definisco il Trangenderismo così:
"Transito oltre ogni genere: maschile, femminile, transessuale, androgino. Come il Rebis, mi mostro completo ed equivalente alla pietra filosofale. Mi muovo nell'infinità dei generi e passandoli li supero tutti per approdare al non-genere. Il Transgender non si riferisce solo ad un contesto di genere sessuale, ma di genere sociale creativo, politico, filosofico e religioso. Imprimo su di me ogni esperienza e, appropriandomene la supero all'infinito. Sono tutto e niente contemporaneamente: l'arco e la freccia".
Ho assunto la definizione di Transgender perché per me è uno stile di vita e occupandomi di arti visive ho ritenuto interessante parlare della live art; la vita intesa come arte, le azioni come azioni estetiche.
Note esplicative sui lavori:
Come ho già esposto nella breve INTRO, il mio lavoro fotografico è una ricognizione all'interno del mondo interiore e non della personalità: ogni individuo è ed esprime un essere che è in continuo divenire, io ho posto l'attenzione su questo momento costante di 'transito', il formarsi del cambiamento e la sua possibilità di realizzarsi in modi totalmente radicali, all'interno dell'individuo. Essere un Transgender non significa essere necessariamente un transessuale, significa riuscire a transitare all'interno di esperienze non necessariamente classificabili e definibili; la mia ricerca individua l'esigenza di trasformazione e passaggio continuo. Molti dei miei lavori fotografici fanno parte di progetti video, omonimi, in cui descrivo queste esperienze di transito.
Un po' di testo sui video…
tRANSIN/tRANSOUT, 2003, dvd, 1',46'', musiche originali
Nel video "tRANSIN/tRANSOUT" ho utilizzato la metafora della bocca, intesa come mezzo di comunicazione, luogo di scambio e di trasformazione; infatti nei primi frame si passa dallo zoom sulla bocca che afferma la possibilità di esistenza come transgender definendone le infinite possibilità di presenza nella 'molteplicità' (v."capitalismo e schizofrenia", Deleuze e Guattari), fino al continuo inghiottire e sputare, appunto trasformare all'infinito.
ANTEPRIMA_LATEX_PERFORMANCE, 2003, dvd, 2',00'', musiche originali
Di seguito presento il video della performance che ho messo in atto durante la mostra "Anteprima - Napoli, Quadriennale di Roma"; il video ha il titolo "Anteprima_latex_performance". Durante l'inaugurazione, ho creato un evento fra la gente, mascherandomi con una tutina di latex nero lucido totalmente intera, dove l'unica parte di pelle scoperta era appunto una bocca (being nobody), ma una bocca che durante la performance non parlava; mi sono aggirata per le sale del palazzo ospitante la mostra come fossi muta, un virus di cui si sente la presenza ma non si sa come debellarlo, un intruso silenzioso, ma forte e distruttivo che può fare saltare il sistema (Hacker art). La mia entità transgender, si è unita per l'occasione della Quadriennale con Aurora Rosselli, una persona da me mai vista che ha prodotto un poster sul quale il mio video è stato proiettato, ma solo per la sera dell'inaugurazione dato che il poster ospitava sulla sua superficie della materia organica (sangue mestruale) che ha letteralmente inondato di un terribile tanfo la stanza contenente l'installazione (un box foderato di velluto nero), questo ha dato luogo all'intervento del servizio d'igiene pubblica che ha ordinato la chiusura immediata del box o la rimozione istantanea del poster. Il mio video continua a girare nel box, ma la contaminazione è avvenuta in modo forte, generando il ribrezzo nel pubblico e il superamento della contaminazione per me, che ho rimosso con le mie mani il poster dando al mio video un unico nuovo supporto non contaminato, bianco, riportando allo stadio iniziale il mio lavoro, cosa che serve a produrre la trasformazione e ad iniziare l'opera alchemica.
TRANS_IN_TIME, 2005, dvd 1',19'', musiche originali
Nel video, "Trans_In_Time", il soggetto viene trasformato, svuotato; l'esperienza della possibilità di morte crea nel soggetto una bilocazione virtuale, che si evolve e si amplia moltiplicando a livello infinitesimale il soggetto che diventa quasi un contenitore vuoto e al contempo pieno di tutte le possibilità esistenti di 'essere'. Ecco che le personalità e i momenti di esperienza escono all'impazzata dal soggetto, lo attraversano creando un turbinio di immagini e di suoni per poi spegnersi e ridursi al silenzio bianco.
PLASTIC WATERS, 2005, dvd, 1',25'', musiche originali
In questo video il Trangender (corredato di tuta in latex nero) cade in acqua si ritrova improvvisamente in questo ambiente estraneo. Superato l'iniziale spaesamento egli inizia a osservare i suoi cambiamenti di forma e movimento.
Il transgender si accorge dell'esistenza di altre forme di vita in questo ambiente submarino e comincia ad imitarne i movimenti. Inizia la trasformazione di stato. Il transgender si accorge di un particolare animale submarino (murena) che sta facendo il suo passaggio dalla vita alla morte. Entra in simbiosi con l'animale e comincia a prenderne la posa. Il Transgender decide di iniziare anch'esso il passaggio di trasformazione che sta facendo l'animale e sostituendosi all'animale ne prende le sembianze: una nuova pelle submarina. La trasformazione si completa con la rinascita dell'animale submarino ormai Transgender che si re-inabissa.
Descrizione dell'opera generale prodotta, a cura di Tiziana Contino:
Negli anni '90, Helena Velena proponeva una definizione di Transgender :
"Il Transgenderismo è una visione del continuum comportamentale che esiste tra le 2 polarità: quella dello spettro infinito di possibilità che si presentano "transitando" da un punto all'altro. Il transgenderismo legittima quindi l'esistenza dell'infinità possibile di momenti di "identità".
Io definisco il Trangenderismo così:
"Transito oltre ogni genere: maschile, femminile, transessuale, androgino. Come il Rebis, mi mostro completo ed equivalente alla pietra filosofale. Mi muovo nell'infinità dei generi e passandoli li supero tutti per approdare al non-genere. Il Transgender non si riferisce solo ad un contesto di genere sessuale, ma di genere sociale creativo, politico, filosofico e religioso. Imprimo su di me ogni esperienza e, appropriandomene la supero all'infinito. Sono tutto e niente contemporaneamente: l'arco e la freccia".
Ho assunto la definizione di Transgender perché per me è uno stile di vita e occupandomi di arti visive ho ritenuto interessante parlare della live art; la vita intesa come arte, le azioni come azioni estetiche.
Note esplicative sui lavori:
Come ho già esposto nella breve INTRO, il mio lavoro fotografico è una ricognizione all'interno del mondo interiore e non della personalità: ogni individuo è ed esprime un essere che è in continuo divenire, io ho posto l'attenzione su questo momento costante di 'transito', il formarsi del cambiamento e la sua possibilità di realizzarsi in modi totalmente radicali, all'interno dell'individuo. Essere un Transgender non significa essere necessariamente un transessuale, significa riuscire a transitare all'interno di esperienze non necessariamente classificabili e definibili; la mia ricerca individua l'esigenza di trasformazione e passaggio continuo. Molti dei miei lavori fotografici fanno parte di progetti video, omonimi, in cui descrivo queste esperienze di transito.
Un po' di testo sui video…
tRANSIN/tRANSOUT, 2003, dvd, 1',46'', musiche originali
Nel video "tRANSIN/tRANSOUT" ho utilizzato la metafora della bocca, intesa come mezzo di comunicazione, luogo di scambio e di trasformazione; infatti nei primi frame si passa dallo zoom sulla bocca che afferma la possibilità di esistenza come transgender definendone le infinite possibilità di presenza nella 'molteplicità' (v."capitalismo e schizofrenia", Deleuze e Guattari), fino al continuo inghiottire e sputare, appunto trasformare all'infinito.
ANTEPRIMA_LATEX_PERFORMANCE, 2003, dvd, 2',00'', musiche originali
Di seguito presento il video della performance che ho messo in atto durante la mostra "Anteprima - Napoli, Quadriennale di Roma"; il video ha il titolo "Anteprima_latex_performance". Durante l'inaugurazione, ho creato un evento fra la gente, mascherandomi con una tutina di latex nero lucido totalmente intera, dove l'unica parte di pelle scoperta era appunto una bocca (being nobody), ma una bocca che durante la performance non parlava; mi sono aggirata per le sale del palazzo ospitante la mostra come fossi muta, un virus di cui si sente la presenza ma non si sa come debellarlo, un intruso silenzioso, ma forte e distruttivo che può fare saltare il sistema (Hacker art). La mia entità transgender, si è unita per l'occasione della Quadriennale con Aurora Rosselli, una persona da me mai vista che ha prodotto un poster sul quale il mio video è stato proiettato, ma solo per la sera dell'inaugurazione dato che il poster ospitava sulla sua superficie della materia organica (sangue mestruale) che ha letteralmente inondato di un terribile tanfo la stanza contenente l'installazione (un box foderato di velluto nero), questo ha dato luogo all'intervento del servizio d'igiene pubblica che ha ordinato la chiusura immediata del box o la rimozione istantanea del poster. Il mio video continua a girare nel box, ma la contaminazione è avvenuta in modo forte, generando il ribrezzo nel pubblico e il superamento della contaminazione per me, che ho rimosso con le mie mani il poster dando al mio video un unico nuovo supporto non contaminato, bianco, riportando allo stadio iniziale il mio lavoro, cosa che serve a produrre la trasformazione e ad iniziare l'opera alchemica.
TRANS_IN_TIME, 2005, dvd 1',19'', musiche originali
Nel video, "Trans_In_Time", il soggetto viene trasformato, svuotato; l'esperienza della possibilità di morte crea nel soggetto una bilocazione virtuale, che si evolve e si amplia moltiplicando a livello infinitesimale il soggetto che diventa quasi un contenitore vuoto e al contempo pieno di tutte le possibilità esistenti di 'essere'. Ecco che le personalità e i momenti di esperienza escono all'impazzata dal soggetto, lo attraversano creando un turbinio di immagini e di suoni per poi spegnersi e ridursi al silenzio bianco.
PLASTIC WATERS, 2005, dvd, 1',25'', musiche originali
In questo video il Trangender (corredato di tuta in latex nero) cade in acqua si ritrova improvvisamente in questo ambiente estraneo. Superato l'iniziale spaesamento egli inizia a osservare i suoi cambiamenti di forma e movimento.
Il transgender si accorge dell'esistenza di altre forme di vita in questo ambiente submarino e comincia ad imitarne i movimenti. Inizia la trasformazione di stato. Il transgender si accorge di un particolare animale submarino (murena) che sta facendo il suo passaggio dalla vita alla morte. Entra in simbiosi con l'animale e comincia a prenderne la posa. Il Transgender decide di iniziare anch'esso il passaggio di trasformazione che sta facendo l'animale e sostituendosi all'animale ne prende le sembianze: una nuova pelle submarina. La trasformazione si completa con la rinascita dell'animale submarino ormai Transgender che si re-inabissa.
12
aprile 2006
Tiziana Contino – Trangenderismo
Dal 12 aprile al 04 maggio 2006
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
AMANTES
Torino, Via Principe Amedeo, 38/A, (Torino)
Torino, Via Principe Amedeo, 38/A, (Torino)
Biglietti
libero in galleria, accesso al circolo con tessera ARCI
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 16-24
Vernissage
12 Aprile 2006, ore 19
Sito web
www.tizianacontino.com
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