Opere non allineate//
Nelle schede allegate il segno/ la forma/ il senso di un laboratorio artistico di otto giorni.
Il progetto voluto e organizzato dall’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Romano d’Ezzelino si configura come una sperimentazione artistica che vedrà integrarsi come dimensioni dello spazio due espressioni dell’arte pop: l’immagine e il suono.
L’immagine infatti abbandona la pienezza per cercare il vuoto, perde la tridimensionalità prospettica, diventa linea, ora precisa e polita (Meneghetti) ora ripetuta fino a perdere la sua funzione di contorno (Faggion). In questa sublimazione della sensualità (Meneghetti) e scomposizione di sogni abbracciati (Faggion) la musica diventa dimensione dello spessore emozionale.
Su questa suggestione, si modella la suggestione offerta da Chiesetta Torre. Uno spazio espositivo scelto come co-protagonista proprio perché scegliere un luogo che racchiude in sé una memoria millenaria urta contro l’a-spazialità e a-temporalità della sperimentazione artistica dell’esposizione-performance.
Gli otto giorni in cui si protrarrà il laboratorio artistico ha finora trovato l’interesse di molte realtà emergenti dell’arte pop nazionale che hanno rivolto grande attenzione all’evento.
Solo a titolo d’esempio si citi l’interesse dei Negramaro (recenti vincitori del premio della critica al Festival di Sanremo) che pur essendo impegnati in una serie di date, proprio nel periodo dell’esposizione, hanno promesso una partecipazione con un omaggio del leader del gruppo alle opere di Meneghetti.