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Tom Porta – W.A.R. We Are Restless The unheard soldier scream
Per la seconda edizione di “La Storia in Piazza”, il cui tema è ”L’Invenzione della guerra”, Palazzo Ducale presenta, tra le altre, una mostra di dipinti di Tom Porta
Comunicato stampa
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Per la seconda edizione di “La Storia in Piazza”, il cui tema è ”L’Invenzione della guerra”, Palazzo Ducale presenta, tra le altre, una mostra di dipinti di Tom Porta.
Tom Porta, artista contemporaneo, negli anni ha sviluppato numerosi temi sottilmente uniti fra loro dalla storia della guerra, indissolubilmente legata allo scorrere della vita nel tempo. Il suo lavoro si concentra sulla storia del ‘900, usando il passato come specchio del presente.
Nelle 13 tele esposte in mostra, il gesto pittorico tenta di riprodurre il pensiero minatorio ed autodistruttivo che l’uomo, nella sua perfida ironia, lega allo sviluppo della società e, alcune volte, alla democrazia.
Aerei ed eroi soldati sono presentati nei gesti più iconici: nemici fra loro ma simili come il pensiero che ne ha generato la sfida mortale. Dall’estremo sacrificio ineluttabile dei Kamikaze allo sbarco di liberazione che, nel contrastare la strada all’ignominia hitleriana, iniziava la costruzione di una società votata al consumo.
Nel rappresentare poi la Terra con le sue città, mari, monumenti, fiumi… nel suo capitolo finale, Porta interpreta perfettamente il bisogno di catarsi contemporanea, così presente in tanta letteratura e cinema.
L’intento è quello di raccontare attraverso queste opere, appartenenti ai 4 diversi cicli che hanno caratterizzato il suo lavoro, il mondo delle armi, degli istinti, della sofferenza e di quanto di diabolico la guerra si porti dietro, pur con la nobiltà del pensiero eroico.
I video in mostra, realizzati dallo stesso Porta, raccontano i quadri, la loro genesi storica e culturale ed il gesto della composizione.
L’esposizione è a cura di Mario Giusti e Igor Zanti.
I cicli delle opere
The Shinpu Tokkotai Project
Il progetto sui kamikaze ha richiesto un approfondimento durato circa due anni e mezzo attraverso ogni possibile testo in lingua occidentale ed un fitto scambio con studiosi americani e giapponesi.
Ogni ritratto rappresenta un vero pilota dei Corpi Speciali d’Attacco Fiori di Ciliegio (Shinpu-tokkotai) di cui Porta ha spesso trovato il nome, gli scritti e la data di missione. Si è addentrato nello spirito di giovani colti ed evoluti per scoprirne ragioni e pensieri molto spesso ben lontani da desideri di suicidio o fanatismi politici. Ne ha interpretato la vita ancorchè il gesto della morte in battaglia, dell’abbandono, della dottrina fanatica, della famiglia.
World War Games
Un ciclo in sviluppo continuo, iniziato nel 2007, nel quale Porta ha sovrapposto gli eventi bellici alla seguente penetrazione cultural-commerciale senza però voler toccare tematiche pop che non gli appartengono. Una ridicolizzazione delle azioni di guerra, banalizzate dall’iconografia pubblicitaria contemporanea, invasiva ed opprimente.
Mann Gegen Mann
I paesaggi ritratti nel ciclo sono i luoghi per eccellenza della guerra (spiaggia di Omaha, la piana di Stalingrado, ecc.), sono volutamente banalizzati e privi di ogni riferimento a presenze umane. Solo la didascalia che riporta il numero dei soldati morti, a decine, centinaia o migliaia, ci parla di quegli orrori, ma la sensazione che il visitatore ne riceve è quella di luoghi senza tempo, dove sconfitta e vittoria pari sono.
EXTINTION AGENDA III # FAIR WARNING
Questo è il terzo capitolo dedicato alla Nube Purpurea, il romanzo di Matthew Phipps Shiel, e alla corruzione delle città, delle sue architetture più simboliche, dei continenti. L’America è qui rappresentata dalla bandiera Stars&Strips, stracciata non dalle battaglie ma dalla distruzione causata dall’ignavia dell’uomo e dalla sua arroganza.
Tom Porta, artista contemporaneo, negli anni ha sviluppato numerosi temi sottilmente uniti fra loro dalla storia della guerra, indissolubilmente legata allo scorrere della vita nel tempo. Il suo lavoro si concentra sulla storia del ‘900, usando il passato come specchio del presente.
Nelle 13 tele esposte in mostra, il gesto pittorico tenta di riprodurre il pensiero minatorio ed autodistruttivo che l’uomo, nella sua perfida ironia, lega allo sviluppo della società e, alcune volte, alla democrazia.
Aerei ed eroi soldati sono presentati nei gesti più iconici: nemici fra loro ma simili come il pensiero che ne ha generato la sfida mortale. Dall’estremo sacrificio ineluttabile dei Kamikaze allo sbarco di liberazione che, nel contrastare la strada all’ignominia hitleriana, iniziava la costruzione di una società votata al consumo.
Nel rappresentare poi la Terra con le sue città, mari, monumenti, fiumi… nel suo capitolo finale, Porta interpreta perfettamente il bisogno di catarsi contemporanea, così presente in tanta letteratura e cinema.
L’intento è quello di raccontare attraverso queste opere, appartenenti ai 4 diversi cicli che hanno caratterizzato il suo lavoro, il mondo delle armi, degli istinti, della sofferenza e di quanto di diabolico la guerra si porti dietro, pur con la nobiltà del pensiero eroico.
I video in mostra, realizzati dallo stesso Porta, raccontano i quadri, la loro genesi storica e culturale ed il gesto della composizione.
L’esposizione è a cura di Mario Giusti e Igor Zanti.
I cicli delle opere
The Shinpu Tokkotai Project
Il progetto sui kamikaze ha richiesto un approfondimento durato circa due anni e mezzo attraverso ogni possibile testo in lingua occidentale ed un fitto scambio con studiosi americani e giapponesi.
Ogni ritratto rappresenta un vero pilota dei Corpi Speciali d’Attacco Fiori di Ciliegio (Shinpu-tokkotai) di cui Porta ha spesso trovato il nome, gli scritti e la data di missione. Si è addentrato nello spirito di giovani colti ed evoluti per scoprirne ragioni e pensieri molto spesso ben lontani da desideri di suicidio o fanatismi politici. Ne ha interpretato la vita ancorchè il gesto della morte in battaglia, dell’abbandono, della dottrina fanatica, della famiglia.
World War Games
Un ciclo in sviluppo continuo, iniziato nel 2007, nel quale Porta ha sovrapposto gli eventi bellici alla seguente penetrazione cultural-commerciale senza però voler toccare tematiche pop che non gli appartengono. Una ridicolizzazione delle azioni di guerra, banalizzate dall’iconografia pubblicitaria contemporanea, invasiva ed opprimente.
Mann Gegen Mann
I paesaggi ritratti nel ciclo sono i luoghi per eccellenza della guerra (spiaggia di Omaha, la piana di Stalingrado, ecc.), sono volutamente banalizzati e privi di ogni riferimento a presenze umane. Solo la didascalia che riporta il numero dei soldati morti, a decine, centinaia o migliaia, ci parla di quegli orrori, ma la sensazione che il visitatore ne riceve è quella di luoghi senza tempo, dove sconfitta e vittoria pari sono.
EXTINTION AGENDA III # FAIR WARNING
Questo è il terzo capitolo dedicato alla Nube Purpurea, il romanzo di Matthew Phipps Shiel, e alla corruzione delle città, delle sue architetture più simboliche, dei continenti. L’America è qui rappresentata dalla bandiera Stars&Strips, stracciata non dalle battaglie ma dalla distruzione causata dall’ignavia dell’uomo e dalla sua arroganza.
14
aprile 2011
Tom Porta – W.A.R. We Are Restless The unheard soldier scream
Dal 14 aprile al primo maggio 2011
arte contemporanea
Location
PALAZZO DUCALE
Genova, Piazza Giacomo Matteotti, 9, (Genova)
Genova, Piazza Giacomo Matteotti, 9, (Genova)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica durante il periodo di “Storia in Piazza” (14-17 aprile) dalle 9.00 alle 20.00
dal 19 aprile al 1 maggio dalle 14.00 alle 19.00
Autore
Curatore




