MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO E DELLA COLLEGIATA DI CASOLE D'ELSA

TONI ALFANO / AMORE SACRO AMOR PROFANO
Da Maria Maddalena a Nagao Minako
Storie di prostitute, madri, sante e sorelle

DA SABATO 7 GIUGNO A DOMENICA 2 NOVEMBRE 2025


COMUNICATO STAMPA

CONTESTO ESPOSITIVO
In risonanza con le attuali correnti di decentralizzazione della cultura, dove l’arte non vive solo in grandi centri e spazi espositivi ma è in grado di avvicinarsi ai cittadini e ai luoghi, l’artista Toni Alfano e il Comune di Casole d’Elsa promuovono il progetto espositivo “AMORE SACRO AMOR PROFANO”, patrocinato dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Italia Giappone del Ministero degli Affari Esteri. Un dialogo tra arte antica e contemporanea e un più ampio dialogo tra Occidente e Oriente, accostando figure e simboli delle due culture.
Toni Alfano ha scelto di vivere a Casole d’Elsa, un borgo eccellente della Toscana che negli ultimi anni sta godendo di un rinnovato e crescente fervore culturale. Il colloquio tra le sue opere ispirate all’Oriente e quelle storiche è nato in modo naturale; i temi, i personaggi, i sentimenti sono i medesimi che troviamo raccontati nell’arte di tutti i tempi e di tutti i luoghi: dall’Etruria del VI sec. a.C. al Giappone del 1600 fino ai giorni nostri.
La sua tecnica, il descialbo, è anch’essa un linguaggio ponte tra archeologia e contemporaneo, tra passato e futuro.
Il Museo Civico di Casole d’Elsa accoglie e custodisce reperti etruschi e opere d’arte dal Medioevo al Novecento che raccontano la storia culturale e artistica del proprio territorio.
Casole d’Elsa è da sempre un comune ricco di arte e cultura; qui è stata ritrovata la straordinaria scultura di divinità femminile ribattezzata “Testa Bargagli”, qui sono nati e hanno lavorato artisti quali Alessandro Casolani e Augusto Bastianini.
Il percorso espositivo prevede una selezione di opere (ritratti, frammenti, disegni) e un’opera originale realizzata appositamente per il museo, in tributo alla “Testa Bargagli”.


TEMA ESPOSITIVO
Ci sono molti modi di amare e ognuno di essi è sempre totale, assoluto, o come diceva San Bernardo di Chiaravalle: “La misura dell’amore è amare senza misura.”
Alcuni sono amori universali, come quello materno. Poi c’è l’amore romantico, fatuo, passionale, e poi l’amore difficile, violento, possessivo. Ci sono amori sacri, riconosciuti e celebrati da tutti, e poi ci sono amori profani, tenuti nascosti o perseguitati e puniti. La storia dell’arte è come una linea sinuosa che, nel corso dei millenni, danza ossessivamente attorno alla figura femminile, eletta ancestralmente a simbolo dell’amore e dell’amare: Afrodite, Astarte, Parvati, Venere, ma anche Elena di Troia e Maria Maddalena, fino a Nagao Minako, l’ultima geisha dello Yoshiwara: un simbolo che racconta di come una donna, resa schiava, serva e amante, abbia saputo elevarsi a immagine sacra di bellezza mistica, in perenne equilibrio tra sensualità e malinconia.


BIOGRAFIA
Toni Alfano nasce a Legnano (Milano) nel 1977 e dal 2013 vive e lavora a Casole d’Elsa.
Espone in tutto il mondo in gallerie private, fiere e musei pubblici. Da sempre coinvolto in una ricerca trasversale che porta alla pittura pura e alla sua decostruzione informale. Influenzato dai fenomeni di arte spontanea, realizza percorsi espressivi nell’ambito delle cure palliative e delle terapie non farmacologiche.
Nel 2014 pubblica la graphic novel POMPEI per Neo Edizioni: saggio sulla ricerca di sé attraverso i codici espressivi dell’arte e del processo creativo.
Nel 2019, in occasione della 26ª Giornata Mondiale dell’Alzheimer, espone al Museo MA*GA la pittura monumentale THE HIDDEN GATE.
È ospite nelle principali fiere internazionali d’arte contemporanea: Lille ArtUP, St-Art Strasbourg, AAF Hong Kong/Singapore/New York/Bruxelles/Amsterdam, ArtMarket San Francisco, Excellent Woonbeurs Rotterdam.

Con il patrocinio di: Fondazione Italia Giappone - Regione Toscana