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Tonino Conte non è un regista
una mostra dal titolo autoironico ma che non tradisce, nello specifico, la realtà dei fatti: “Tonino Conte non è un regista”. Il sottotitolo dice di “collage e rime in mostra” e spiega meglio che il protagonista si presenta per la prima volta nel teatro da lui fondato con Emanuele Luzzati 35 anni fa, in una veste del tutto inedita che niente (o quasi) a che fare col mestiere di una vita, per cui tutti lo conoscono, quello del palcoscenico.
Comunicato stampa
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Inaugura martedì 7 dicembre, alle ore 18 (e resta visitabile fino al 31 dicembre), al Teatro della Tosse di Genova una mostra dal titolo autoironico ma che non tradisce, nello specifico, la realtà dei fatti: “Tonino Conte non è un regista”. Il sottotitolo dice di “collage e rime in mostra” e spiega meglio che il protagonista si presenta per la prima volta nel teatro da lui fondato con Emanuele Luzzati 35 anni fa, in una veste del tutto inedita che niente (o quasi) a che fare col mestiere di una vita, per cui tutti lo conoscono, quello del palcoscenico. “Appunti sul futuro” dice il catalogo della stagione 2010-2011 del Teatro della Tosse, per incitare lo spettatore a scrivere la traccia del proprio personale percorso e Tonino Conte, avendo sempre creduto che per essere un buon regista non si debbano mai svestire i panni dello spettatore, ha accolto l’invito presentando l’esito di un nuovo cammino, artistico nel suo caso, iniziato solo nel 2008 e che spesso, ama ripetere, stupisce più lui che gli altri: quello di artista visivo.
Questa ottova mostra racconta di una strada che dal palcoscenico è stata dirottata sul foglio bianco, dove Tonino Conte, con la tecnica del collage, con immagini e talvolta parole (anche se non sono recitate dagli attori) continua a parlare alla gente evidenziando inaspettate simmetrie interdisciplinari, ribaltando le prospettive, infischiandosene dei codici precostituiti, mischiando i campi, soprattutto continuando a divertirsi!
In questa mostra uno dei fili conduttori è quello astrale, tanto caro a noi tutti soprattutto quando si avvicina un nuovo anno. I Segni dello Zodiaco occidentale e cinese faranno capolino da queste composizioni colorate su cartoncino ma anche su quaderni, agende, segnalibri e calendari: cani, arieti, pesci e draghi, serpenti e gemelli fanno girare la testa e traghettano chi guarda in un universo che parla molto anche di passato e presente oltre che di futuro.
Il teatro non riesce del tutto a star fuori da questa esposizione, però: vecchi teatrini popolati dei personaggi preferiti dall'autore, antichi manifesti di spettacoli a lui cari, stampe, i libri non solo di teatro che ha firmato negli anni… una carriera troppo totalizzante per farsi relegare in un angolo. E per dirla tutta c'è anche uno spettacolo teatrale il 31 dicembre - con cui la Tosse festeggia Capodanno - ideato e diretto da Tonino Conte con Gianni Masella…"Tombola..che vinco?”. Impresa improba per l’autore tenere le cose separate: il teatro nei collage e il collage nel teatro, che nello spettacolo saranno, in formato gigante, parte della scenografia. Scappa infatti di dire al regista che non vuole essere chiamato collagista:
Un comune foglio di carta da macchina da scrivere, messo sul tavolo in posizione orizzontale, per me è un palcoscenico. (…)
Ho fatto un collage, quindi sono un “collagista”? Che brutta parola! Si può dire “immaginista”?
Ma forse sarebbe meglio dire che così continuo il mio mestiere di regista teatrale.
Per me un foglio è un palcoscenico.
Curioso “cambiare mestiere” a 73 anni, una gran fortuna mantenere uno sguardo curioso e al riparo dalle convenzioni sul mondo, come sottolinea anche Flavio Costantini:
Tonino - sterminio sornione impassibile poliedrico inventore di storie cinico a volte sfuggente restio talvolta abulico raramente arrabbiato (non l'ho mai visto alle prese con una regia ma lo immagino capace di furori) non prevenuto non politicamente impegnato come ora impone la moda, forse lo è ma a me non l'ha mai detto nè lo ha fatto pensare. Và per la sua strada dritto come un fuso, a volte anche ciondolando: e non è, rimane se stesso nonostante i temporali, non gliene importa, "peggio per loro" dice, peggio per i temporali.
Questo tentativo di biografia, scusatemi, è una mia illazione, specie dopo aver visto i suoi collages.
Molti dei pezzi esposti saranno acquistabili, in una mostra che è certamente anche un originalissimo Mercatino di Natale.
Questa ottova mostra racconta di una strada che dal palcoscenico è stata dirottata sul foglio bianco, dove Tonino Conte, con la tecnica del collage, con immagini e talvolta parole (anche se non sono recitate dagli attori) continua a parlare alla gente evidenziando inaspettate simmetrie interdisciplinari, ribaltando le prospettive, infischiandosene dei codici precostituiti, mischiando i campi, soprattutto continuando a divertirsi!
In questa mostra uno dei fili conduttori è quello astrale, tanto caro a noi tutti soprattutto quando si avvicina un nuovo anno. I Segni dello Zodiaco occidentale e cinese faranno capolino da queste composizioni colorate su cartoncino ma anche su quaderni, agende, segnalibri e calendari: cani, arieti, pesci e draghi, serpenti e gemelli fanno girare la testa e traghettano chi guarda in un universo che parla molto anche di passato e presente oltre che di futuro.
Il teatro non riesce del tutto a star fuori da questa esposizione, però: vecchi teatrini popolati dei personaggi preferiti dall'autore, antichi manifesti di spettacoli a lui cari, stampe, i libri non solo di teatro che ha firmato negli anni… una carriera troppo totalizzante per farsi relegare in un angolo. E per dirla tutta c'è anche uno spettacolo teatrale il 31 dicembre - con cui la Tosse festeggia Capodanno - ideato e diretto da Tonino Conte con Gianni Masella…"Tombola..che vinco?”. Impresa improba per l’autore tenere le cose separate: il teatro nei collage e il collage nel teatro, che nello spettacolo saranno, in formato gigante, parte della scenografia. Scappa infatti di dire al regista che non vuole essere chiamato collagista:
Un comune foglio di carta da macchina da scrivere, messo sul tavolo in posizione orizzontale, per me è un palcoscenico. (…)
Ho fatto un collage, quindi sono un “collagista”? Che brutta parola! Si può dire “immaginista”?
Ma forse sarebbe meglio dire che così continuo il mio mestiere di regista teatrale.
Per me un foglio è un palcoscenico.
Curioso “cambiare mestiere” a 73 anni, una gran fortuna mantenere uno sguardo curioso e al riparo dalle convenzioni sul mondo, come sottolinea anche Flavio Costantini:
Tonino - sterminio sornione impassibile poliedrico inventore di storie cinico a volte sfuggente restio talvolta abulico raramente arrabbiato (non l'ho mai visto alle prese con una regia ma lo immagino capace di furori) non prevenuto non politicamente impegnato come ora impone la moda, forse lo è ma a me non l'ha mai detto nè lo ha fatto pensare. Và per la sua strada dritto come un fuso, a volte anche ciondolando: e non è, rimane se stesso nonostante i temporali, non gliene importa, "peggio per loro" dice, peggio per i temporali.
Questo tentativo di biografia, scusatemi, è una mia illazione, specie dopo aver visto i suoi collages.
Molti dei pezzi esposti saranno acquistabili, in una mostra che è certamente anche un originalissimo Mercatino di Natale.
07
dicembre 2010
Tonino Conte non è un regista
Dal 07 al 31 dicembre 2010
Location
TEATRO DELLA TOSSE
Genova, Piazza Renato Negri, 4, (Genova)
Genova, Piazza Renato Negri, 4, (Genova)
Biglietti
le opere sono in vendita
Orario di apertura
Visite e possibilità di acquisto dal 7 al 24 dicembre con i seguenti orari:
>nei giorni di spettacolo ore 17-21
>domenica ore 15-19
>gli altri giorni 16-19
>lunedì riposo
Solo visite anche nei giorni di normale apertura del teatro fino al 31 dicembre
Vernissage
7 Dicembre 2010, ore 18