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Tramonto Latinoamericano
Reading + performance
Comunicato stampa
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Si può affermare, senza dubbio, che la poesia ispanoamericana, incarnata in
un linguaggio adulto, aperta agli influssi e tesa con energia al futuro, è
anche portatrice evidente di un destino di espressione.
L' origine comune e il comune fluire di una lingua poetica, emancipatasi
gradualmente nel corso del secolo scorso dalla matrice spagnola, è oggi
capace di imporre la sua propria suggestione. Interpretare visivamente l'
anima lirica del continente secondo le nostre parentele spirituali, è il
compito che ci siamo dati per questo tramonto latinoamericano in Venezia.
Continente linguisticamente unico, dove è lecito domandarsi in che cosa
consista e se esista una connessione fra le pratiche artistiche. Come dice
Marco Scottini, "un contesto fatto di logiche operative, attitudini della
mente e modi di essere".
Ma la poesia ha qualcosa in comune con le attuali pratiche artistiche?
Abbiamo invitato degli artisti latinoamericani a parlare di questo
attraverso il loro linguaggio
Antonio Arévalo (Cile)
Erich Breuer (Cile)
Federico D'Angelo (Argentina)
Alfredo Fagalde (Cile)
Ines Fontenla (Argentina)
Juan Leal-Ruiz (Colombia)
Nicola Pallavicini (Argentina)
Gaston Ramirez (Mexico)
Maria Rosa Jijon (Ecuador)
Cesar Meneghetti (Brasile)
Felipe Tupper (Cile)
Jesus Garces Lambert (Messico)
L' idea è di controbattere il bisogno della poesia nella contemporaneità,
soprattutto in un continente dove è la poesia, a partire da Ruben Dario
passando per Neruda, J. L. Borges,Vicente Huidobro e Octavio Paz la vera
lingua che ci unisce.
un linguaggio adulto, aperta agli influssi e tesa con energia al futuro, è
anche portatrice evidente di un destino di espressione.
L' origine comune e il comune fluire di una lingua poetica, emancipatasi
gradualmente nel corso del secolo scorso dalla matrice spagnola, è oggi
capace di imporre la sua propria suggestione. Interpretare visivamente l'
anima lirica del continente secondo le nostre parentele spirituali, è il
compito che ci siamo dati per questo tramonto latinoamericano in Venezia.
Continente linguisticamente unico, dove è lecito domandarsi in che cosa
consista e se esista una connessione fra le pratiche artistiche. Come dice
Marco Scottini, "un contesto fatto di logiche operative, attitudini della
mente e modi di essere".
Ma la poesia ha qualcosa in comune con le attuali pratiche artistiche?
Abbiamo invitato degli artisti latinoamericani a parlare di questo
attraverso il loro linguaggio
Antonio Arévalo (Cile)
Erich Breuer (Cile)
Federico D'Angelo (Argentina)
Alfredo Fagalde (Cile)
Ines Fontenla (Argentina)
Juan Leal-Ruiz (Colombia)
Nicola Pallavicini (Argentina)
Gaston Ramirez (Mexico)
Maria Rosa Jijon (Ecuador)
Cesar Meneghetti (Brasile)
Felipe Tupper (Cile)
Jesus Garces Lambert (Messico)
L' idea è di controbattere il bisogno della poesia nella contemporaneità,
soprattutto in un continente dove è la poesia, a partire da Ruben Dario
passando per Neruda, J. L. Borges,Vicente Huidobro e Octavio Paz la vera
lingua che ci unisce.
21
luglio 2005
Tramonto Latinoamericano
21 luglio 2005
performance - happening
serata - evento
serata - evento
Location
PALAZZO FRANCHETTI
Venezia, San Marco, 2847, (Venezia)
Venezia, San Marco, 2847, (Venezia)
Vernissage
21 Luglio 2005, ore 18-19
Curatore




